fedem39

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Proprietario Casa
Salve a tutti sono nuovo nel forum ,

Avrei una semplice domanda ma per un grande problema , a dicembre si venderà casa di mia madre in comproprietà con mio zio , anche se la cifra è davvero esigua andrà tramite bonifico a far superare il limite fissato dalI' INPS di €14.005,94 annui per i coniugati per l'erogazione dell'assegno sociale di mia madre .

Ho già contattato il CAF/patronato e letto diverse testimonianze in rete per cui anche se in teoria il ricavato della vendita non dovrebbe essere calcolato , a l'INPS non importa e lo calcola a tutti gli effetti come reddito percepito e quindi andrà a togliere ( anche se è solo per un anno ) l'assegno sociale a mia madre , sperando anche che non rivoglia indietro anche le mensilità già erogate tramite i loro calcoli e parametri interni ( è già successo anche questo )

Chiedo quindi se in fase di vendita dal notaio sia possibile ricevere il bonifico della vendita a mio nome (figlio) o in alternativa se l'acquirente possa effettuare il bonifico interamente a nome di mio zio e poi lui in un secondo momento accreditare a me la somma corrispondente .

Scusate la mia inesperienza in merito , ma capite che l'importo dell'assegno sociale sia fondamentale nella nostra situazione .

Spero rispondiate alla domanda

Cordiali saluti
 
Considerata la comprovata conoscenza di @Nemesis , il CAF si sbaglia e le testimonianze in rete, se veritiere, testimoniano solo l'abuso dell'INPS.

Se vuoi piantare una grana all'INPS, fallo tramite un avvocato (pima però aspetta che realmente l' INPS agisca togliendo l'assegno a tua madre).


A quanto pare l’INPS prende in considerazione le entrate economiche di qualsiasi natura, anche quelle che non costituiscono redditi ai fini fiscali, se non esplicitamente escluse dalla legge.
 
Considerata la comprovata conoscenza di @Nemesis , il CAF si sbaglia e le testimonianze in rete, se veritiere, testimoniano solo l'abuso dell'INPS.

Se vuoi piantare una grana all'INPS, fallo tramite un avvocato (pima però aspetta che realmente l' INPS agisca togliendo l'assegno a tua madre).

Se invece vuoi aggirare il problema, tua madre può farsi pagare un 50% nell'anno in corso, e un 50% l'anno prossimo. Magari in questo modo l'importo annuale non supera il minimo per mantenere l'assegno.
agendo in questo modo andrei a compromettere l'erogazione dell'assegno per due anni consecutivi
 
A quanto pare l’INPS prende in considerazione le entrate economiche di qualsiasi natura, anche quelle che non costituiscono redditi ai fini fiscali, se non esplicitamente escluse dalla legge.
Sembra proprio che sia così , quindi dovrò dichiarare nel foglio che compila ogni anno tramite il CAF per la contiunuazione dell'erogazione assegno sociale il ricavato della vendita come “altri redditi non assoggettabili all’IRPEF” e poi scoprire cosa succede , e in tal caso intervenire con l'avvocato che hanno in sede li al CAF ma prevedo già come andrà a finire .
 
Sembra proprio che sia così , quindi dovrò dichiarare nel foglio che compila ogni anno tramite il CAF per la contiunuazione dell'erogazione assegno sociale il ricavato della vendita come “altri redditi non assoggettabili all’IRPEF” e poi scoprire cosa succede , e in tal caso intervenire con l'avvocato che hanno in sede li al CAF ma prevedo già come andrà a finire .

Sicuramente è possibile fare ricorso e puoi sentire l’avvocato del CAF, ma da quella sentenza già segnalata che se non sbaglio aveva dato ragione all’INPS non mi pare che si possa essere certi della vittoria.
 
No, non si tratta di reddito

L’INPS e mi pare anche i giudici sembrano pensarla diversamente, nel senso che il “reddito” preso in considerazione dalla legge n. 335/95 non coincide con quello adottato in materia fiscale ed abbraccia i “redditi” di “qualsiasi natura”, di modo che le entrate patrimoniali in genere, fatte salve le eccezioni specificamente previste, secondo questa interpretazione costituiscono “reddito” – incompatibile con la concessione dell’assegno sociale se supera le soglie.
 
Ultima modifica:
Sicuramente è possibile fare ricorso e puoi sentire l’avvocato del CAF, ma da quella sentenza già segnalata che se non sbaglio aveva dato ragione all’INPS non mi pare che si possa essere certi della vittoria.
Buonasera grazie per le risposte , sa se come avevo chiesto nel primo post c'è qualche possibilità tramite notaio con "procura speciale a vendere" se potrei incassare io stesso i soldi della vendita o la procura stessa si limita solamente a firmare il contratto nelle veci di mia madre ?

C'è forse un modo di cui non sono a conoscenza e che potrebbe risolvere la mia situazione o dovrò andare incontro a " INPS certa " ?
 
Buonasera grazie per le risposte , sa se come avevo chiesto nel primo post c'è qualche possibilità tramite notaio con "procura speciale a vendere" se potrei incassare io stesso i soldi della vendita o la procura stessa si limita solamente a firmare il contratto nelle veci di mia madre ?

Mmh. Altri più esperti di me sapranno dire meglio, ma la cosa mi convince poco: anche se la mamma facesse una procura a vendere e incassare materialmente per suo conto, resta comunque lei la beneficiaria della vendita. Dubito che l’INPS accetterebbe lo stratagemma.
 

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