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User_29045

Ospite
A fronte della richiesta di spiegazioni, l'intervento e' stato fatto su un muro di contenimento terrapieno che separa la nostra proprietà dal marciapiede comunale di passaggio.

Pare che le infiltrazioni siano causate dalla rottura della rete fognaria per la quale si sta studiando la situazione con opportuno computo metrico.

L'unico dubbio che mi viene è: ma il muro di separazione tra marciapiede comunale e nostro terrapieno, non andava pagato per metà dal comune e per metà da noi??
 
Ultima modifica di un moderatore:

moralista

Membro Senior
Professionista
Qualcuno del condominio avrà fatto intervenire l'amministratore denunciando un danno, ora potrebbe allegare delle foto del danno anche per eventuale responsabilità dello stesso prima di dare incarico per eventuali riparazioni
 
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User_29045

Ospite
Senza darmi il tempo di chiedergli le foto, nella risposta di ieri me le ha allegate.
Non si è trattato di una riparazione, ma di una semplice messa in sicurezza, dato che l'intonaco pericolante è stato rimosso.
E comunque non era certo un pericolo di vita, il muro non è altissimo, 2 metri, 2 metri e mezzo, e poi è su una strada non pianeggiante.
Il muro è così da 50 anni, ovviamente adesso che mi è toccata in eredità questa casa, tocca a me pagare.
Secondo me non è neanche così urgente, ma evidentemente qualcuno ha i soldi da buttare e allora...
Secondo me tra l'altro non è neanche colpa della rete fognaria, per questo ora pagheremo un geometra che ci farà spendere 2000 euro per un computo metrico sulla rete fognaria...
 

GianfrancoElly

Membro Attivo
Proprietario Casa
La sentenza di Cassazione 27413/2018 afferma che i frontalii dei balconi, anche aggettanti, sono parti comuni (facciata) e quindi le spese vanno ripartite fra tutti i condomini
 
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User_29045

Ospite
La sentenza di Cassazione 27413/2018 afferma che i frontalini dei balconi, anche aggettanti, sono parti comuni (facciata) e quindi le spese vanno ripartite fra tutti i condomini

Beh, nel mio simpatico condominio hanno messo a verbale che avrei dovuto AUTONOMAMENTE contattare una ditta per messa in sicurezza e ripristino, con la scusa che in precedenza le persone avevano riparato i balconi autonomamente (ma io di questo non ho traccia, visto che prima ci abitavano i nonni).

Comunque nel caso di questo thread, il muro di contenimento del terrapieno dopo 50 anni sta cedendo, e siccome l'onere è a carico del fondo dominante, cioè il nostro condominio, tocca a noi pagare. Si IPOTIZZA che il cedimento del muro sia dovuto a un guasto alla rete fognaria, e così ora ci facciamo fare un computo metrico a pagamento (s'intende) da un geometra, che ci fatturerà circa 2.000 Euro per dirci quanto dovremo spendere in futuro per rifare la rete fognaria (e il muro, visto che finora è solo stato messo in sicurezza rimuovendo l'intonaco pericolante).
Da noi funziona così. Bello, eh?
 
U

User_29045

Ospite
Una sentenza è come una rondine, non fa primavera

Corretto. Infatti non si parte mai dalle sentenze della Corte di Cassazione, per decidere i criteri di riparto. Si parte dal Codice Civile.
Se poi qualche condomino non è d'accordo, può pagare un giudice e opporsi al verbale di assemblea, percorrendo tutti i gradi di giudizio fino alla Suprema Corte.
E comunque, il responso della Cassazione non è vincolante per altri condomini con stessa problematica: il responso è vincolante per il condominio oggetto di giudizio della Suprema Corte. Per gli altri condomini, il responso può costituire uno spunto di riflessione, un riferimento, ma mai un punto di partenza.
 

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