Dubito fortemente che un titolo irredimibile possa essere rivenduto a prezzo superiore al nominale. A meno che preveda cedole stratosferiche rispetto al mercato.
E chi lo sa?!?

Se lo Stato, per invogliare i cittadini nel caso lo spirito patriottico non bastasse per correre a sottoscriverlo, decidesse un tasso un po' superiore a quelli dei BOT e BTP attuali, magari in futuro quel titolo potrebbe quotare sopra la pari.

Comunque se verrà emesso io lo prenderò in considerazione.
Non per motivi speculativi né solo per aiutare la Nazione. A scuola da giovane avevo studiato i vari prestiti irredimibili. Siccome mi incuriosivano mi chiedevo se mai "da grande" avrei avuto i soldi e l'occasione di acquistare qualche obbligazione con quelle caratteristiche. Che sia arrivato il momento?!?
 
A scuola da giovane avevo studiato i vari prestiti irredimibili.
E cosa ti avevano insegnato?
Se lo Stato, ... decidesse un tasso un po' superiore a quelli dei BOT e BTP attuali,
Un po' è piuttosto generico: non ho voglia di mettermi a fare delle simulazioni, ma se un titolo decennale, oltre a darmi un rendimento mi viene rimborsato dopo 10 anni, non credo che mi accontenterei di un rendimento un po' più alto se dopo 10 anni vedo azzerato anche il capitale.
Se invece parliamo di beneficenza...., è altro discorso.
 
perché se non si aiuta chi è in difficoltà, si rischia di avere difficoltà tutti, stavolta.
Sì, hai ragione.
Io preferisco aiutare direttamente chi ritengo possa utilizzare bene i miei soldi.

Esempio: piuttosto che pagare un'imposta patrimoniale allo Stato o alla Regione preferisco acquistare titoli di aziende private.
E mi riferisco anche a capitale di rischio (azioni di singole società o fondi azionari), non solo ad obbligazioni che pagano un interesse al sottoscrittore e generalmente sono meno rischiose.

E' giusto aiutare i disoccupati, i lavoratori in nero, ecc. Ed è giusto ci pensi lo Stato, con le imposte che già paghiamo.
Io sono più sensibile alle esigenze delle aziende, specialmente quelle medio-piccole che operano sul nostro territorio. Che a loro volta creano posti di lavoro quindi svolgono anche una funzione sociale.
 
non credo che mi accontenterei di un rendimento un po' più alto se dopo 10 anni vedo azzerato anche il capitale.
Sì, però si tratterebbe di durate molto più lunghe, dai 30 anni in su.
Per un titolo con scadenza a 50 - 80 anni è difficile ipotizzare ora l'oscillazione del prezzo in un futuro così remoto (quando io, ad esempio, non ci sarò più…)
 
E' giusto aiutare i disoccupati, i lavoratori in nero, ecc. Ed è giusto ci pensi lo Stato, con le imposte che già paghiamo.
Concordo, ma stavolta temo che non basti, e una rivolta sociale farebbe male a tutti.
E poi vorrei che , se dobbiamo aiutare i lavoratori in nero attualmente senza lavoro, poi questa posizione irregolare venga considerata, cioè resti traccia di chi lavorava in nero.
Una sorta di “pulizia” delle grandi occasioni.
 
che poi in parte fu rimborsata
Credo proprio stiamo parlando delle cartelle di mia memoria: quando a fine anni '60, inizio '70 decisero di liquidarle, avevano ormai solo un valore .... solo affettivo. Credo appunto io e mio padre abbiamo deciso di tenere per ricordo le cartelle, così come ho tenuto qualche vecchia banconota in lire (purtroppo non ho avuto quel coraggio con le 500.000 lire: erano tra l'altro bellissime).
 
vorrei che , se dobbiamo aiutare i lavoratori in nero attualmente senza lavoro, poi questa posizione irregolare venga considerata, cioè resti traccia di chi lavorava in nero.
Concordo
Ho anche pensato che per ogni lavoratore in nero esiste un datore di lavoro in nero.
Si dovrebbe riuscire ad individuare questi datori di lavoro, nei vari settori in cui operano (penso all'agricoltura, alle piccole aziende, anche ai datori di lavoro domestici che si avvalgono di colf e badanti senza regolarizzarle). Per sanare la posizione di entrambi: lavoratore e datore.
Un'azienda, per quanto piccola, che utilizza lavoratori in nero fa concorrenza sleale nei confronti delle aziende il cui costo del personale è maggiore perché i loro dipendenti sono in regola.
 
ma stavolta temo che non basti,
Lo temo anch'io. Ma concordo anche con @uva quando dice di preferire aiutare direttamente chi sappiamo essere in difficoltà: e difatti per rimanere sul tema di questo 3D, ho anticipato le richieste di due inquilini con attività colpite dalla chiusura: e uno riguardava una locazione non abitativa, l'altro una residenziale.

Invece tra le tre opzioni (giustamente Franci ha precisato la terza, che poi era effettivamente quella di De Bortoli, se non sbaglio)
una sottoscrizione di titoli non volontaria, ma obbligata, per una percentuale dei risparmi di ognuno.
In questo modo il debito pubblico resterebbe in mani italiane, e sarebbe meno inaccettabile di una patrimoniale, perché qualcosa in cambio si avrebbe.
... insomma, una variante del prelievo forzoso, ma dando una remunerazione.
Temo non sia sufficiente, a meno che stabiliscano una quota di almeno il 10%, che non è facile da digerire. Ne avevo accennato in altra discussione.
Se è corretto che i risparmi privati italiani ammontano a circa 4500 m.di di euro, (escluse le disponibilità finanziarie giacenti in capo alle imprese) per rastrellare appunto i 450 M.di occorre considerare un 10% di prestito forzoso.

La vedo dura, occorrerebbe una sintonia di intenti, maggioranza ed opposizione, ed una efficace comunicazione agli Italiani: cosa per ora non disponibile.
 

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