trenet

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Nel compilare i bonifici per "Recupero patrimonio edilizio- Art. 16-Bis TUIR", in due di questi ho dimenticato di inserire il C.F. del secondo fruitore della detrazione (mia moglie in regime di comunione). La mancanza impedisce di fruire della detrazione? E' possibile fare delle correzioni? Ringrazio tutti in anticipo.
 
La mancanza impedisce di fruire della detrazione?

Non conosco casistiche simili ma "formalmente" la detrazione spetta a chi sostiene il pagamento (salvo poi venda l'immobile) e se il c/c da cui è partito il bonifico è cointestato sarebbe innegabile che il pagamento sia attribuibile ad entrambi...ma non mi infilerei in possibili (seppur improbabili) contestazioni visto che il bonus su un paio di fatture di professionisti resta utilizzabile integralmente a chi risulta pagatore.


E' possibile fare delle correzioni?

Dovreste annullare il bonifico e ripeterlo.
 
Buongiorno @trenet , se vuoi una risposta precisa al tuo dubbio, ti consiglio di leggere le pagg. 228 e 229 della circolare 7e 2018 dell'Agenzia delle Entrate.
Infatti, nel post di theitaliantimes.it che ha linkato alberto , oltre a non essere spiegata nel dettaglio la soluzione al tuo caso, ci sono alcuni altri "suggerimenti" (diciamo) poco corretti.
Nessuna critica verso alberto che, anzi, ha cercato di dare una soluzione rapida. Ma purtroppo, essendo il suddetto un portale di news generalista, non è una delle fonti più autorevoli in questo campo, soprattutto quando si tratta di scendere nei dettagli tecnici e fiscali...
Buone detrazioni!
 
se vuoi una risposta precisa al tuo dubbio, ti consiglio di leggere le pagg. 228 e 229 della

Uno dei tanti casi dove la soluzione prospettata o è inattuabile o genera ulteriori domande.

Premesso che è una Circolare 2018 (quindi non adeguata alla successiva normativa della -fatturazione Elettronica)...come potrebbe fornire soluzione al problema posto?

@trenet ha già effettuato il bonifico = la fattura era già stata emessa e, in quanto elettronica, non ammette più modificazioni per poter aggiungere le "indicazioni" precisate nella circolare.
 
Uno dei tanti casi dove la soluzione prospettata o è inattuabile o genera ulteriori domande.

Premesso che è una Circolare 2018 (quindi non adeguata alla successiva normativa della -fatturazione Elettronica)...come potrebbe fornire soluzione al problema posto?

@trenet ha già effettuato il bonifico = la fattura era già stata emessa e, in quanto elettronica, non ammette più modificazioni per poter aggiungere le "indicazioni" precisate nella circolare.
Non si tratta di modificare le cifre riportate in fattura, ma di una semplice annotazione, che dunque non incide sugli aspetti amministrativi e fiscali ricadenti sul fornitore.
L'annotazione può essere fatta direttamente dai contribuenti in fattura deve essere sottoscritta da tutti i beneficiari dei bonus, a fronte di eventuali verifiche.
La soluzione è stata fornita dall'Agenzia delle Entrate, oltre che in alcuni Telefisco e circolari, anche a noi e ad altri colleghi in varie occasioni dal loro call center (l'ultima volta qualche settimana fa).
Resta fermo che deve poter essere dimostrato che i pagamenti sono stati effettivamente sostenuti da chi dichiara di essere tra i beneficiari.
Per cui, fattura elettronica o meno, le cose non cambiano.
 
Non si tratta di modificare le cifre riportate in fattura...

Ci mancherebbe altro...mica ho parlato di fatture.

Ma faccio presente che la fattura elettronica non prevede l'emissione di copia cartacea...anzi l"eventuale "copia di cortesia" riporta chiaramente postilla sulla sua invalidità.
Quindi quale valore potrebbe avere un pezzo di carta "non previsto/dovuto" dove chicchessia a posteriori aggiungesse quanto suggerito???!!!

Co dimostrare che una fattura intestata ad A e pagata da A con un bonifico da un c/c di A
 
Per Trenet:
se la fattura è intestata a te e hai la capienza per la completa detrazione la puoi indicare nel tuo 730 e darne la metà ogni anno a tua moglie (a meno che non pensi che il matrimonio possa durare per i prossimi 10 anni...)
 
Ultima modifica:
Ci mancherebbe altro...mica ho parlato di fatture.

Ma faccio presente che la fattura elettronica non prevede l'emissione di copia cartacea...anzi l"eventuale "copia di cortesia" riporta chiaramente postilla sulla sua invalidità.
Quindi quale valore potrebbe avere un pezzo di carta "non previsto/dovuto" dove chicchessia a posteriori aggiungesse quanto suggerito???!!!

Co dimostrare che una fattura intestata ad A e pagata da A con un bonifico da un c/c di A
La copia cartacea della fattura elettronica ha valenza e obbligatorietà di emissione diverse a seconda di chi è il ricevente, come ribadito dall'Agenzia anche in questo caso negli ultimi Telefisco.
Nel caso di privati e condomini il fornitore è obbligato alla consegna di copia cartacea della fattura elettronica (salvo espresso volere contrario da parte del cliente) e il documento cartaceo può essere tranquillamente esibito e considerato valido in caso di verifiche fiscali.
Ovviamente i dati economici indicati nei due documenti devono corrispondere (le annotazioni non sono dati economici e, dunque, non ne inficiano la validità fiscale)
Noi facciamo decine di fatture l'anno sia B2C che B2B e la copia cartacea derivata dal file xml trasmesso allo SDI non riporta assolutamente alcuna postilla sulla sua invalidità.
Ma basta fare una rapida ricerca sul web a riguardo per trovare decine di fonti accreditate che riportano questi concetti (ecco qui un esempio).
A volte non serve cercare complicazioni a tutti i costi quando è lo stesso Fisco che rende facile la vita ai contribuenti... ;-)
 

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