biglu

Membro Junior
Proprietario Casa
Ciao a tutti.
Dato che sto cercando di stipulare un contratto a canone concordato e vorrei solo farmi firmare l'attestazione da un'associazione di proprietari (o inquilini) senza usufruire della loro assistenza, mi chiedevo come fare a calcolare il canone in cifra tonda. E' ovviamente comune accordarsi con il conduttore su una cifra tonda (o comunque un numero intero) ma come fate a farla uscire dai calcoli? C'è qualcosa che mi sfugge?
Spero di essermi spiegato.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Per calcolare il canone mensile moltiplichi i mq utili dell'unità immobiliare x i valori indicati nella tabella dell'Accordo Territoriale.
Siccome variano da un minimo ad un massimo, puoi scegliere liberamente nel limite della "forchetta".
Poi si calcolano aumenti o riduzioni in base ad altri parametri. Ad esempio la classe energetica dell'immobile, se è stato ristrutturato di recente, ecc.

Io arrotondo il risultato all'unità di euro, in favore del conduttore.
Ad esempio € 423,92 diventa € 423,00 mensili.
 

biglu

Membro Junior
Proprietario Casa
Io arrotondo il risultato all'unità di euro, in favore del conduttore.
Ad esempio € 423,92 diventa € 423,00 mensili.
Quindi nella Scheda Riepilogativa del canone concordato posso scrivere l'arrotondamento?
Perchè è vero che posso scegliere nella forchetta ma poi la cifra che scelgo va aumentata (o anche diminuita) in percentuale (in base alla strada, alla veduta, alle annualità aggiuntive ecc.) generando numeri non interi. Poi va moltiplicata ai mq calpestabili che spesso non sono numeri interi. Quindi il risultato spesso è un numero con numerosi decimali.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Il risultato finale dopo i vari calcoli è quasi sempre un numero con decimali.
Per non trascinarmi dietro i centesimi io arrotondo all'unità di euro.

L'Uppi che assevera i contratti concordati non ha mai mosso obiezioni.
Forse anche perché l'arrotondamento è a favore del conduttore, non del locatore, benché su base annua si tratti al massimo di una decina di euro, non una grande differenza!

Prova ad informarti presso il Sindacato a cui chiederai l'asseverazione.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
I calcoli determinano il canone massimo e minimo applicabile. Quindi non capisco che problemi ci possano essere, all'interno di quei valori, nello scegliere un valore intero senza decimali. Esempio: se il valore minimo è 432,567 Euro e quello massimo 512,495, tu scegli 510 Euro sei a posto. All'articolo 2 del contratto, per il quale va utilizzato l'allegato A al DM 16-1-17, riporti come canone la cifra arrotondata di cui sopra. A parte alleghi un foglio con lo schema di calcolo dei valori minimo e massimo previsto dai parametri dell'accordo territoriale.
 

biglu

Membro Junior
Proprietario Casa
I calcoli determinano il canone massimo e minimo applicabile. Quindi non capisco che problemi ci possano essere, all'interno di quei valori, nello scegliere un valore intero senza decimali. Esempio: se il valore minimo è 432,567 Euro e quello massimo 512,495, tu scegli 510 Euro sei a posto. All'articolo 2 del contratto, per il quale va utilizzato l'allegato A al DM 16-1-17, riporti come canone la cifra arrotondata di cui sopra. A parte alleghi un foglio con lo schema di calcolo dei valori minimo e massimo previsto dai parametri dell'accordo territoriale.
Magari sono io che leggo male l'accordo territoriale ma non mi pare proprio così. Prima vanno calcolati i mq (ovviamente). Poi si stabilisce l'area in base alla n. di foglio catastale. L'area determina il minimo e massimo. Una volta scelto un valore, lo si può aumentare in percentuale in base ad alcuni criteri. Capisci che se, per esempio, ho 80,35mq e lo moltiplico per 53€/mq aumentato del 15% mi ritrovo con un canone annuale di 4897.3325€ che fanno 408.1110416€ al mese. Per carità, sicuramente bisogna arrotondare, come ha detto uva. Volevo solo sapere come ci si regolava e cosa scrivere sull'allegato riepilogativo.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
se il valore minimo è 432,567 Euro e quello massimo 512,495, tu scegli 510 Euro sei a posto.
A Torino io non calcolo il canone concordato come nel tuo esempio.

Prima scelgo il valore €/mq, poi lo moltiplico per i mq. utili.
Il risultato viene aumentato (o diminuito) delle % stabilite in base agli altri parametri: classe energetica APE, ristrutturazione recente, se non si chiede al conduttore il deposito cauzionale, ecc.
Il risultato finale non è mai un numero intero. Lo arrotondo all'unità di euro a favore del conduttore come scritto nel post n. #2.
 

AlexIron

Membro Attivo
Proprietario Casa
Il risultato finale dopo i vari calcoli è quasi sempre un numero con decimali.
Per non trascinarmi dietro i centesimi io arrotondo all'unità di euro.

L'Uppi che assevera i contratti concordati non ha mai mosso obiezioni.
Forse anche perché l'arrotondamento è a favore del conduttore, non del locatore, benché su base annua si tratti al massimo di una decina di euro, non una grande differenza!

Prova ad informarti presso il Sindacato a cui chiederai l'asseverazione.
 

AlexIron

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao,
ti posso dire come faccio io. Quando il Sindacato, a cui mi rivolgo, mi rilascia la certificazione mi da un minimo e un massimo del canone di locazione che rientra nel concordato. Io non faccio altro che stare entro quei limiti e scegliere la cifra a cui offrire il mio appartamento. Spero di essere stato chiaro. 👋👋👋
 

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