Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Supporter andiamo pure in un'altra area,ma studia,studia,studia la Divina Commedia (non è mai troppo tardi).
Un abbraccio da
Gatta (che graffia)

se qualcuno mi vuole aiutare con qualche pillola della Divina Commedia, sono disponibile anche qua.;)

Grazie a Gatta e a tutti gli estimatori di Dante.:applauso:
 

Gatta

Membro Attivo
Vogliamo cominciare con qualche pillola?Ok,caro amico.
Tra le edizioni in mio possesso ne ho qui una molto ben recensita.Parlo dell'Inferno.
"Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura che la diritta via era smarrita".
L'inizio del poema in forma semplice e piana è una indicazione di tempo.Dante qui indica una data precisa cioè i suoi trentacinque anni,il punto medio della durata della vita.L'idea della vita come cammino riempie questo primo verso.
Con l'aggettivo nostra il singolo personaggio Dante accomuna a sè tutta l'umanità.
Il mi ritrovai è il prender coscienza di trovarsi donde lo sgomento e la paura.
La selva oscura è l'immagine comprensibile del male e dell'errore,è oscura perchè non vi splende il sole segno del bene e di Dio.
Per il "che" diverse le interpretazioni;personalmente lo tradurrei con un poichè.
La "diritta via" è quella della virtù.
In quel "era smarrita" c'è una vera finezza:la via è smarrita,ma non perduta perchè puoi ancora ritrovarla.
Vogliamo continuare?
Gatta
 

ralf

Nuovo Iscritto
Caro Gatta ..continua:daccordo:,siamo proprietari di casa , questo non esclude che qualche variazione sia ben accetta.:daccordo::daccordo::daccordo:
 

Gatta

Membro Attivo
"Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!"
La forma esclamativa ricorrerà sempre nel poema onde sottolineare i momenti di maggior tensione drammatica.
"Duro" metaforicamente nel senso di difficile.L'esta è l'arcaico dal latino iste che vale sia per questo che per codesto.I tre aggettivi selvaggia,aspra e forte sono posti in crescendo:la posizione disumana del luogo,aspra il suo intrico,forte la difficoltà di uscirne (secondo la più accreditata interpretazione).
"Che nel pensier...",tale che al solo pensarci si rinnova lo sgomento.La paura nasce dalla coscienza ridesta che si vede intorno un tal luogo.
Gatta
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto