antonella1

Membro Ordinario
Ciao volevo un consiglio, io sono laureata in giurisprudenza e purtroppo per il momento non ho un lavoro stabile, mi chiedevo se è il caso di affrontare le spese per frequentare un corso di mediatore, visto le restrizioni che hanno creato con l'ultimo decreto di fine agosto, dove creano dei grossi paletti per chi non è già abilitato come avvocato. NOn vorrei che sia un flop e non avere un sblocco lavorativo. So che si aspetta ulteriori novità da parte della Corte Costituzionale. Grazie
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Fare il corso da mediatore è utile soprattutto per te.
La conciliazione serve ogni giorno, perchè tutti abbiamo a che fare con altre persone, e se sappiamo trattare con uno spirito conciliativo ne abbiamo dei vantaggi sociali ed economici.

Io credo e spero che la nostra società impari a servirsi della conciliazione, invece di sprecare tempo per litigare in Tribunale.

La conciliazione, che in Italia ha assunto il nome di mediazione civile, è uno strumento che fornisce valore relazionale, ed io farò di tutto per diffonderla.
 

antonella1

Membro Ordinario
Ok sono d'accordo con te che l'istituto della mediazione e della conciliazione sono utili per deflazionare il carico dei pendenti presso il tribunale e che è una vergogna che per una semplice causa si debba aspettare tanto tempo, però la mia richiesta è diversa, infatti, volevo sapere dato che sono "" semplicemente" (detto con ironia) laureata in giurisprudenza, è utile fare il corso di mediatore civile , visto i grossi paletti creati dal decreto legislativo del 6 luglio n 145 che favorisce sempre gli avvocati e penalizza di molto i semplici laureati con restrizioni vergognose. E' quindi un ""BLEFFF""
 

AvvocatoDauriaMichele

Membro Attivo
Professionista
Nella vita è utile fare tutto, quindi è utile anche un corso di alta formazione sulla Mediazione.
Circa gli sbocchi lavorativi, meglio non farsi soverchie illusioni; attualmente infatti ci sono già circa cinquantamila mediatori professionisti, uno su ogni 1.200 persone residenti in Italia, compresi neonati e ultracentenari; considerato che per mediare qualcosa c'è bisogno di almeno due persone in disaccordo significa che la base scende a 600; tra l'altro si spera che tutta questa gente - già poco numerosa - non passi l'intera vita a litigare; il che significa, alla fine, che i mediatori, già oggi, sono fin troppi per le prospettive di lavoro realisticamente presenti.

Non vorrei scoraggiarti, ma visto che sei giovane se decidi di prendere questa strada prendila molto seriamente e con impegno; se è tanto per fare qualcosa probabilmente sarà solo tempo perso.
 

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