Gatta

Membro Attivo
In effetti,a prescidere da quanto autorevolmente detto dai carabinieri e da Alexia,avrei qualche perplessità sul piano giuridico.
Come ben rileva il nostro utente le sentenze si riferiscono a casi ben diversi:parcheggi regolamentati con pagamento corrispettivo,siano o meno essi incustoditi o abbiano i soliti cartelli di "esonero da responsabilità":nessuna esimente da colpa.
Il danno va pagato previa esibizione dello scontrino che prova il perfezionamento del contratto di deposito ex 1766 cc.
Quindi è pacifico che in fattispecie del genere (salvo la difficoltà della prova:furto di merce,danni all'auto etc.) il depositario dovrà liquidare il danno.
Il caso peraltro esposto da Smith mi sembra diverso e le sue (timide) obiezioni giustificate.
Nonostante la sicumera della simpatica Alexia.
A modesto parere dello scrivente la semplice "tolleranza" all'uso dell'area per parcheggiare gli autoveicoli per consentire gli acquisti al supermercato non concreta una precisa responsabilità della
Decathlon e/o Leroy Merlin mancando gli estremi del do ut des.Altrettanto dicasi per la segnaletica tracciata per delimitare le aree di sosta.
Gatta
Massima del giorno:
"Quot capita,tot sententiae" (Terenzio,commed.romano):tanto per significare che ciascuno,per fortuna,possiede la propria opinione.
 

smith

Nuovo Iscritto
Grazie GATTA, purtroppo anch'io la penso così , però come Tu dici magari la mia interpretazione potrebbe essere pessimistica per cui sperare di trovare in qualche meandro della nostra giurisprudenza una soluzione a me favorevole , mi sarebbe piaciuto !
Grazie comunque della disponibilità
Smith
 

Alessia Buschi

Membro dello Staff
Membro dello Staff
Professionista
Ciao Gatta,
innanzitutto ti ringrazio e scusami se non ti ho risposto subito,
ma anche essendo romana ho origini paesane e quindi sono una capatosta :disappunto:
In proposito mi ricordavo di aver letto qualcosa in merito smanettando col computer, ma non riuscivo più a trovarlo. Alla fine ci sono riuscita.

Inserito il 31 gennaio 2007 alle 07:22:00 da ufficiostampa. IT - Servizi e Società

SERVIZI E SOCIETA':

Furto all'interno del parcheggio, supermercato responsabile

Il supermercato è responsabile del furto avvenuto all’interno del proprio parcheggio. Così ha stabilito il Tribunale di Verbania, che ha rigettato l’appello proposto avverso la sentenza precedentemente pronunciata dal Giudice di Pace della stessa città. Il primo giudice, infatti, aveva riconosciuto la responsabilità del supermercato e lo aveva condannato al pagamento, della somma di euro 1.400,00, oltre le spese processuali.

E’ accaduto che un consumatore ha lasciato la sua macchina nel parcheggio sotterraneo e, dopo aver effettuato alcuni acquisti, ritornato a prelevarla, ha riscontrato che ignoti avevano forzato la serratura di una portiera, asportando dal baule una borsa contenente alcuni modesti valori e alcuni importanti documenti.

Ha così citato in giudizio il supermercato ritenendolo responsabile per la mancata custodia connessa all’obbligo del depositario. La società convenuta aveva invece sostenuto di non essere responsabile né del furto di un veicolo lasciato nel posteggio sotterraneo, né di quanto vi era contenuto.

Il contratto atipico di posteggio di un veicolo, ha affermato il Tribunale, va inquadrato, ai fini della sua disciplina, nello schema generale del contratto di deposito, il quale comporta l’affidamento della cosa al depositario con l’obbligo di custodirla e di restituirla nello stato in cui è stata consegnata. Ha riconosciuto, poi, che l’offerta di parcheggio da parte del supermercato si estendeva anche alle cose contenute nel veicolo sul presupposto che l’accordo, in base al quale la responsabilità del depositario si estende anche alle cose contenute nel veicolo, può essere tacito e desunto dalle circostanze concrete in cui si attuata il deposito.

Il supermercato risponde ormai ad una esigenza dei consumatori, i quali vi si recano per acquistare una quantità, spesso notevole di merci e che affidano allo stesso il veicolo facendo affidamento alla diligenza ed alla operosità degli addetti di custodire anche le cose contenute all’interno del veicolo e lì lasciate per esigenze varie connesse al modus vivendi, che ormai si è instaurato da tempo. Accade sempre più spesso, infatti, che l’utente o consumatore soprattutto di sesso femminile, uscendo dal suo posto di lavoro, approfitti del residuo tempo a sua disposizione per recarsi nel supermercato senza nemmeno pensare alle cose che lascia provvisoriamente in macchina.

L’offerta di parcheggio, da parte del supermercato, è finalizzata a far accorrere il maggior numero di persone e per agevolarle lo mette a loro disposizione in quanto, altrimenti, l’affluenza sarebbe di gran lunga minore; in tal modo vengono incrementate le vendite, che ripagano ampiamente dei costi necessari a mantenere in efficienza il parcheggio. Nè può ritenersi che sia stata usata la diligenza del buon padre di famiglia in quanto le dichiarazioni testimoniali del vice direttore del reparto vendita e del responsabile della sicurezza hanno fatto emergere che la guardia giurata passava periodicamente alla distanza di un’ora circa per sorvegliare il parcheggio sotterraneo e che non vi erano telecamere. Circostanze queste che, entrambe sono state giustamente ritenute dal Giudice di Pace inadeguate. La miglior possibile sicurezza consisteva nella permanenza ben visibile della guardia nel parcheggio e nel contemporaneo funzionamento di telecamere.

avv.Carmelo Calì - Presidente Confconsumatori Sicilia

Spero che questa sentenza rinfranchi un pochino il nostro amico. Non è giusto che i furbtti la facciano sempre franca.
 

Gatta

Membro Attivo
Grazie Alexia dell'esaustiva relazione che arricchisce tutti.
Sai benissimo comunque che casi del genere vanno sempre inquadrati nella giusta dimensione e "cum grano salis".Sembrerebbe infatti che c'era una guardia giurata che controllava questo parcheggio sotterraneo e,quindi,la presenza fisica ed anche magari di telecamere fanno pensare alla figura giuridica di una vera e propria custodia sia pure in senso atipico.
L'articolo dell'avv.Cali non mi impressiona ed un caso non fa certo testo.
In conclusione,riesaminata la situazione descritta da Smith (che mi sembra diversa da quella da Te riportata),non mi sentirei certo di consigliare un contenzioso al nostro utente che magari si ritroverebbe a pagare delle rilevanti spese legali per un danno,tutto sommato,non eccessivo.
La mia lunghissima (mi si perdoni l'immodestia) esperienza nella materia mi suggerisce,ripeto,stando alla descrizione dei luoghi fatta,di dissuadere azioni legali. Che in ogni caso provocherebbero opposizioni anche per evitare pericolosi precedenti giurisprudenziali.
Grazie Alexia del Tuo prezioso contributo ed un cordiale saluto.
Gatta
 

smith

Nuovo Iscritto
Grazie Alexia e Gatta per le informazioni fornitemi , siete stati più che esaurienti.
Tanto per non lasciare nulla di intentato ma soprattutto per spingere i proprietari/gestori dell'area messa a disposizione del centro commerciale a provvedere di dotare l'area di mezzi visivi di controllo (anche per gli altri clienti visto che mediamente ogni settimana ci sono 3 o 4 furti) , proverò a far inviare dal mio avvocato una lettera di richiesta di danni.
Vi terrò informati sugli esiti di tale tentativo.
GRAZIE ancora e buona settimana a Tutti.
Smith
Smith
 

Gatta

Membro Attivo
...attenzione che anche una semplice richiesta danni,salvo particolari rapporti,costa (apertura pratica,sessione cliente,invio racc.,spese segreteria etc.).
D'altronde mi pare giusto:ad ognuno la sua veste professionale.
Gatta

Motto:
"Pecunia non olet" (i soldi non puzzano!)

Aggiunto dopo 9 minuti :

...soltanto per cultura di tutti.
Del motto citato in verità non conoscevo la fonte.
Incuriosito ho compulsato la nostra Wikipedia ed ho appurato che:
"..si vuole questa frase attribuita a Vespasiano (9-79), a cui il figlio Tito aveva rimproverato di avere messo una tassa sui servizi igienici pubblici (Cloaca Maxima), denominati da allora 'vespasiani', dalla quale provenivano cospicue entrate per l'erario. L'episodio completo vorrebbe che Tito avesse tirato alcune monete in uno dei bagni, in segno di sfida al padre: quest'ultimo le avrebbe raccolte e, avvicinatele al naso, avrebbe pronunciato le fatidiche parole."
Carina,no?
Gatta
 

mascagni

Membro Attivo
Buongiorno a tutti,
anche se con molto ritardo mi accodo al Vs intervento in quanto poco giorni fa ho subito il medisimo trattamento di Gatta e mi hanno aperto la macchina e rubato un pò di roba....

Avete avuto riscontro dalle Vs azioni legali o semplici raccomandate di richieste danni??

Vi ringrazio in anticipo delle risposte.
 

smith

Nuovo Iscritto
Buongiorno Mascagni , come già previsto da Gatta tempo fà , pur avendo fatto scrivere dal mio legale alla proprietà del parcheggio , è emerso che , avendo i Carabinieri intervenuti , citato come luogo il nome della via e non che si trattava del parcheggio di Dechatlon, non abbiamo più potuto procedere con la richiesta di risarcimento.
Mi spiace e spero che Tu riesca , indicando tutto bene nella denuncia , ad avere soddisfazione.
Grazie Smith:rabbia:
 

Gatta

Membro Attivo
...."come già previsto da Gatta tempo fa":insomma che questa Gatta sia proprio una divinità?!!!
Mah! vorrei proprio sapere perchè l'Amministratore non mi nomini "Guru ad honorem".
Mi farebbe proprio piacere.
Ricordate la Sibilla Cumana? Estrapolo da Wikipedia per un ripasso:
"La Sibilla Cumana fa parte della serie dei Veggenti, collocati su ampi troni architettonici sui peducci. Ognuno di essi è affiancato da un paio di giovani assitenti e sta in un grande scranno marmoreo, tra due plinti con finti altorilievi di putti a coppie, in varie posizioni. Il loro nome è scritto (in questo caso CVMAEA) in tabelle sotto la piattaforma che fa da base al trono, rette da un putto.
La posizione della Cumana nella campata centrale dell'intera volta ricorda la sua fondamentale profezia riportata da Virgilio nella IV egloga delle Bucoliche, in cui preannunciò la nascita di un bambino nel regno di Augusto che avrebbe dato origine a una nuova progenie celeste in grado di riportare l'Età dell'oro: si tratta della più importante profezia in ambito pagano riletta in chiave cristiana, che spianò la strada al raccordo tra cultura classica e dottrina cristiana dell'Umanesimo. Si riteneva infatti che tutta l'umanità nella fase antica fosse vissuta nell'attesa della "Buona novella" e che Dio, sebbene si fosse manifestato in maniera più diretta ai profeti dell'Antico Testamento, avesse trasmesso frammenti della Rivelazione anche ai pagani, in particolare tramite le sibille, sacerdotesse e veggenti.
La Sibilla Cumana venne rappresentata da Michelangelo come una vecchia dalla corporatura gigantesca e mascolina (soprattutto nel muscoloso braccio nudo in primo piano), con la carnagione scura e il volto rugoso, dai tratti marcati. La possente volumetria, evidenziata dalle profonde ombreggiature, le dà un risalto scultoreo e un notevole effetto dinamico. Essa è assisa sul trono con il busto ruotato verso sinistra, diversamente dalle gambe; tra le mani tiene aperto il libro della profezia, appoggiato su un cuscino sopra il lato sinistro del trono. L'espressione è dura e concentrata, sembra sforzarsi per decifrare il significato delle scritture. Anche i due putti alle sue spalle hanno lo sguardo fisso sul libro aperto. Altri rotoli si trovano in una bisaccia appesa su questo stesso lato del trono.
Dal punto di vista cromatico le calde tonalità arancioni del suo mantello sono bilanciate dall'azzurro della tunica e il verde del libro, creando così una armoniosità cromatica di grande effetto. In testa indossa una cuffia bianca.
[modifica]".
L'unico particolare che non collima è che queste Sibille erano giovani e vergini:e qui c'è una discrepanza!
Vi siete divertiti?
Gatta
 

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