nytro1981

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Proprietario Casa
Pensate sia così "semplice"? Se non fosse x il fatto che toccherà sborsare circa altri 1000 euro di pratica... cmq pare che prima o dopo avrei comunque dovuto fare questa modifica, anche nel caso il notaio incaricato del secondo rogito se ne fosse accorto subito
 

nytro1981

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Griz, io voglio capire, per questo mi informo... ma sinceramente trovo caotico questo modo di funzionare in questi forum.... più che ottenere risposte, noi miseri utenti ignoranti leggiamo soltanto una gara a "chi ce l'ha più grosso" dal punto di vista lessicale e di conoscenze, che quasi sempre contrastano, leggendo dall'inizio noto svariate soluzioni e svariati pareri, senza alla fine ottenere una visuale chiara della situazione e di come posso ottenere il risultato sperato nel miglior modo... non prendetemi per scortese e mi scuso se sto urtando la sensibilità di qualcuno di voi professionisti, ma la mia è una semplice espressione di come mi sto sentendo in questo momento, ovvio sarà sicuramente un problema di poco conto, per carità, ma ribadisco il fatto che dopo 3 paginate di commenti, ancora non ho una chiara idea di cosa sia corretto fare! Ma non perchè non voglio capire, magari sono limitato io, ma non sto capendo... da quello che cmq ho capito, e come mi ha detto appunto il notaio incaricato del secondo rogito, la soluzione più comoda, volendo mantenere il regime di comunione dei beni con mia moglie, è quella di fare questa integrazione allo stato della prima casa, in modo da farla rientrare in comunione dei beni affinchè risulti nella stessa "categoria" della seconda, in modo poi da renderla "compatibile" per la fusione... grazie ancora a tutti e buona serata!
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
ancora non ho una chiara idea di cosa sia corretto fare!
Non hai tutti i torti, ma un forum è una piazza dove ognuno la vede a suo modo e dice la sua.
Per la verità però anche tu non hai chiarito completamente quali siano le tue esigenze.

in breve (si fa per dire...):

1- Dopo qualche incertezza si è convenuto che giuridicamente le due intestazioni non sono omogenee, quindi una fusione piena allo stato attuale non è praticabile.
2- Le vie percorribili sono due: non equivalenti.
- Una è quella indicata dal notaio, che persegue la modifica della titolarità del primo immobile attraverso un atto notarile. Non conosco la procedura, ma non è dissimile da una compravendita tra i medesimi soggetti, con i relativi costi. Porta alla piena omogeneità e quindi ad una fusione a tutti gli effetti.
- Qui invece praticamente tutti ti hanno indicato la soluzione che solitamente viene attuata nei casi come il tuo, e che assolve sostanzialmente agli obiettivi che genericamente interessano, cioè conservare i benefici fiscali. La soluzione indicata è quella di una doppia pratica catastale che porta alla “fusione ai fini fiscali”; in sostanza tecnicismi per geometri, elaborati proprio per superare il tuo problema.
La differenza finale da valutare è quale delle due parcelle (notaio o geometra) costa meno. Penso sia facile immaginare la risposta.
 

griz

Membro Storico
Professionista
dopo 3 paginate di commenti, ancora non ho una chiara idea di cosa sia corretto fare!
ti capisco, tieni conto però di alcuni piccoli particolari:
la pratica catastale (il dialogare con un ufficio che gestisce una quantità di informazioni mostruosa) si matura in parecchi anni di "pratica" appunto quindi da cittadino entrare e comprendere certi meccanismi non è semplice e non è nemmeno semplice spiegare concetti che all'apparenza sono astrusi
Qui siamo parecchi tecnici e ad ogni argomento un po' complesso ci si scambiano opinioni e per voi che vorreste una soluzione su un piatto, non è semplice seguire gli argomenti
A volte sembra che si disputi un po' di "celodurismo" tra di noi ma personalmente cerco di stare fuori da certe pratiche pensando a sviscerare gli argomenti e ripetendo a volte i concetti per far capire meglio a chi legge

In conclusione: le soluzioni esistono e devi valutare tu quali siano migliori per te, però ti consigliarei di far leggere al tuo tecnico quanto è stato scritto a commento del tuo post, può darsi che capisca come procedere per risolvere senza dover stipulare un atto che secondo me è inutile e sicuramente più costoso della variazione catastale per fusione che comunque dovrà essere presentata
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
... e scrivevi “male” perché il risultato attuale è che le “intestazioni” dei due beni sono diverse ( ovviamente sul piano dei rispettivi diritti)
perdonami ma sei tu che non comprendi !!!
E per rispondere anche ad altri, non si tratta prettamente di una questione "lessicale" ma di diritti sulla proprietà

"intestazioni" = intestatari = proprietari
Se scrivo titolari proprietari dell'immobile/i ti è più chiaro
Non sono i proprietari ad essere differenti ma il loro Regime di comunione o meno


Siamo in presenza di problematiche sorte in ambito catastale, inerenti il Regime che ciascun proprietario vanta sugli immobili, Regime che ovviamente è il riverbero dello stato di legittimità che ciascuno dei proprietari vanta.

ribadendo il concetto
> comunione legale
> proprietà
sono Regimi e non intestazioni

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Ultima modifica:

marcanto

Membro Senior
Professionista
leggendo dall'inizio noto svariate soluzioni e svariati pareri, senza alla fine ottenere una visuale chiara della situazione e di come posso ottenere il risultato sperato nel miglior modo... non prendetemi per scortese e mi scuso se sto urtando la sensibilità di qualcuno di voi professionisti,
La soluzione è emersa, quindi non "svariate soluzioni" .......ma forse non l'hai percepita perchè trattasi di un contesto tecnico, fruibile e interpretabili da un tecnico.

"come posso ottenere il risultato sperato nel miglior modo"
come da te indicato questo è un forum, che è diverso da un servizio di consulenza.
Se cercavi prettamente un servizio di consulenza, il forum non è l'ambiente più congeniale.......nel forum ricevi pareri......ma ti dirò che nella fattispecie le risposte rasentano di più la consulenza, basta solo saperle interpretare !
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se scrivo titolari proprietari dell'immobile/i ti è più chiaro
Non sono i proprietari ad essere differenti ma il loro Regime di comunione o meno
Premesso che non intendo fare una gara, credo basta intendersi.

Secondo me, logica vorrebbe occorra distinguere tra causa ed effetto: io parto dalla causa tu dall'effetto.

Alla tua sottolineatura in grassetto io risponderei ribaltando la frase: poichè la comunione legale tra i coniugi produce effetti diversi dalla comunione ordinaria, ne consegue che le intestazioni dei due acquisti risultano come effetto diverse.

Quindi anche se i proprietari fisicamente sono le stesse persone, le loro quote/diritti immobiliari risultano differenti.

E' la stessa situazione che troveresti se in un caso A e B avessero ciascuno il 50%, e nell'altro caso A possedesse il 20% e B il 80%: anche qui i proprietari sono i medesimi (fisicamente le stesse persone), ma le intestazioni dei due cespiti sono diverse.
Non sono solo problematiche in ambito catastale.
Il Catasto, come sempre, deve (o dovrebbe) sempre riflettere la situazione giuridica: e poichè giuridicamente le due comunioni producono per i fini giuristi risultati difformi, anche il catasto ne trae le conseguenze. (imho)
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Quando qualcuno non vuol vedere di solito si esclama: Non esiste più ceco di un ceco che non vuol vedere!

Ma cosa si esclama per chi non capisci e non vuol capire. ?
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Vabeee! Ammetto che può avere un doppio senso, riferendolo anche alla nazionalità.
Ovviamene facevo riferimento a chi non vede o che ha perso la vista.
Comunque come battuta non è male. :)
 

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