Un immobile ad uso abitativo risulta da una visura catastale come a/3 ma con requisito di ruralità, cosa cambia ai fini della imposte IMU o ai fini IRPEF? non mi pare nulla corretto?
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Sì, se non è l'abitazione principale del soggetto passivo d'imposta.Paga IMU
Ok se capisco bene quindi si comporta come una normale abitazione classe a3 che se non è abitazione principale del passivo di imposta paga IMU. In alternativa può esserci una riduzione solitamente del 50 per cento nel caso in cui sia ceduta in comodato ad uso gratuito.Sì, se non è l'abitazione principale del soggetto passivo d'imposta.
Se vi sono le condizioni per la riduzione dell'imposta per l'immobile concesso in comodato, questa è sempre del 50%.può esserci una riduzione solitamente del 50 per cento
Ma deve essere ceduta in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.nel caso in cui sia ceduta in comodato ad uso gratuito.
Si grazie ma basty qua la situazione per cui non capisco è la seguente. C’è un immobile che al catasto risulta a3 con annotazione di ruralità. Il trattamento ai fini IMU è il medesimo anche se non avesse questa notazione?Cerca di far tesoro dalle informazioni e risposte combinate nelle innumerevoli discussioni da te aperte. La riduzione al 50% è prevista solo in determinate situazioni. Non mescolare il comodato ( a parenti entro il primo grado) da seconde case in medesimo comune
Purtroppo con un velo di malinconia è tutto vero... grazie comunque dei preziosi aiutiQuando ero giovane andava di moda questa battuta:
se mia nonna avesse le ruote sarebbe una automobile.
Le casistiche sono infinite: se vuoi diventare esperto fiscalista, comincia a procurarti, anche in rete, le istruzioni per la compilazione della denuncia dei redditi.
Ti studi in particolare il trattamento per il quadro B, redditi da fabbricati, ed il quadro A, redditi da terreni. Poi ti procuri eventualmente anche le precisazioni che solitamente Agenzia delle Entrate emette in prossimità delle scadenze fiscali, altri circa 130 pagine.....: troverai una ampia trattazione di vari casi possibili.
Riguardo alla domanda/ipotesi posta, io a naso ti risponderei che anche li sbagli: tu come proprietario non coltivatore, non hai nessun privilegio: il tuo fabbricato sarà trattato come qualunque immobile, e seguirà la regola IMU/IRPEF generale.
E' solo il coltivatore o azienda agricola, eventualmente proprietaria di un immobile strumentale alla sua attività, che verrà a godere di agevolazioni.
Con tutta la comprensione che posso accordarti....: mettitelo in testa, alla morte, alle imposte ed alle grane della vita, non si sfugge. Ed i dané servono proprio a quello, compreso il tuo funerale (il più tardi possibile) visti i rapporti coi tuoi parenti.
Amico mio, con quel che passa oggigiorno il bergamasco, .... pensa alla salute!
p.s.: sai che comincio ad avere il dubbio che tu ti stia divertendo alle spalle nostre? In ogni caso .... stai sereno: ci divertiamo anche noi.....
Gratis per sempre!