A

akillea

Ospite
per quello che riguarda il mio caso,io vado in settembre a fare la rinuncia in tribunale,poi la cosa non mi riguarda più,a chi debba andare o se subentrano gli altri comproprietari o meno è cosa loro,io mi tolgo dalle spese condominiali,le rogne può averle l'amministratore a questo punto se la quota rimane vacante, e finisco di avvelenarmi il sangue, in merito alle sentenze ognuna fa causa a se,al lato pratico io per lavori straordinari nel mio condominio le ho citate in sede per poi sentirmi dire che ogni sentenza annulla l'altra.....cioè si legge tanto ma al lato pratico è tutto un'altro paio di maniche...........saluti
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
La soluzione che abbiamo adottato con un cliente in un caso simile è stato vendere ad un vicino (nel suo casouna cifra modestissima ) il bene dichiarandolo usucapito:
La soluzione è stat quella di sfruttare una sentenza della Cassazione del 2007 la quale ha stabilito il principio secondo cui, è valida la vendita fatta da parte di un soggetto che per oltre venti anni abbia avuto il possesso indisturbato di un bene comportandosi come se ne fosse proprietario, anche laddove non sia stata verificata giudizialmente l’usucapione.
A quel punto, dopo averne discusso con il notaio abbiamo impostato l’atto nel quale i venditori garantivano la piena proprietà aquisita per usucapione, risolvendo così di fatto il problema
 

GrossaPanza

Nuovo Iscritto
Sono nella stessa vostra situazione, forse anche un pò peggio. Ho tanti pezzettini di proprietà di immobili in un paese sperduto in cui non vado mai. Nel caso di un immobile specifico, gli altri co-intestatari sono tutti defunti e nessun loro erede ha fatto la successione. Io l'ho fatta e mi trovo in mano un 50 esimo dell'immobile che non so come sbolognare. Vi prego se avete risolto con la rinuncia in tribunale informatemi!!!!
 

mimimomi

Membro Junior
Proprietario Casa
Sono proprietaria di una quota, per l'esattezza un ventesimo (1/20), di un appartamento, che non ho neanche mai visto!
Gli altri comproprietari sono irreperibili e quelli reperibili si disinteressano totalmente del bene.
....e chissà perchè tutte le comunicazioni di pagamenti e simili incombenze vengono tutte indirizzate a me.
Due volte mi sono anche dovuta far carico di pagare in toto delle spese per paura che mi facessero qualche fermo amministrativo o altre simili cose.
Io mi voglio LIBERARE di questo maledetto ventesimo.
Non voglio nulla in cambio.
Soprattutto voglio farlo con un atto unilaterale, perchè qualunque altra cosa che tiri in ballo gli altri comproprietari è improponibile.
Ho letto dell'abbandono liberatorio (art.1104 Cod.Civ.), nel mio caso si tratterebbe appunto di un atto di rinuncia unilaterale con la quale perdo la proprietà del bene senza averne nessun corrispettivo. ma come si fa a metterla in atto? Bisogna per forza andare da un notaio o esiste qualche modulo da depositare presso la cancelleria del tribunale? e quanto costerebbe questo iter?
Se qualcuno lo sa, è gradita la risposta.
vi ringrazio in ogni caso
vostra
disperata ventesimale
Sono proprietaria di una quota, per l'esattezza un ventesimo (1/20), di un appartamento, che non ho neanche mai visto!
Gli altri comproprietari sono irreperibili e quelli reperibili si disinteressano totalmente del bene.
....e chissà perchè tutte le comunicazioni di pagamenti e simili incombenze vengono tutte indirizzate a me.
Due volte mi sono anche dovuta far carico di pagare in toto delle spese per paura che mi facessero qualche fermo amministrativo o altre simili cose.
Io mi voglio LIBERARE di questo maledetto ventesimo.
Non voglio nulla in cambio.
Soprattutto voglio farlo con un atto unilaterale, perchè qualunque altra cosa che tiri in ballo gli altri comproprietari è improponibile.
Ho letto dell'abbandono liberatorio (art.1104 Cod.Civ.), nel mio caso si tratterebbe appunto di un atto di rinuncia unilaterale con la quale perdo la proprietà del bene senza averne nessun corrispettivo. ma come si fa a metterla in atto? Bisogna per forza andare da un notaio o esiste qualche modulo da depositare presso la cancelleria del tribunale? e quanto costerebbe questo iter?
Se qualcuno lo sa, è gradita la risposta.
vi ringrazio in ogni caso
vostra
disperata ventesimale

ciao, sono nel tuo stesso caso, ho provato da diversi notai ma tutti cadono dalle nuvole e mi dicono che non accettano questo genere di atto, solo compravendite e donazioni. Sono andato al collegio notarile di Verona per chiedere, visto che lo studio sulla rinuncia al diritto di proprieta' e' stato fatto dal Consiglio Nazionale del Notariato di cui loro fanno parte, il nominativo di qualche notaio disponibile e mi hanno guardato allargando le braccia... tu sei poi riuscita a fare quell'atto? ciao Maurizio
 

mimimomi

Membro Junior
Proprietario Casa
sono nella tua stessa situazione,sono cose che fanno ammalare,ho mal di stomaco tutti i giorni,a pensare ai soldi buttati,ho avuto persino un decreto ingiuntivo coi dati delle quote sbagliati,ho dovuto rivolgermi ad un legale,fare opposizione,pagare il legale,e alle mie domande uguali alle tue,ti rispondono VEDA LEI !MA COME ,VAI DA UN LEGALE CHE TRATTA SOLO CAUSE IMMOBILIARI E TI SENTI RISPONDERE COSì, NO, IO VADO Là PER AVERE DIRETTIVE, se non te le danno loro,comunque neanche a regalarle le quote,perchè ci sono lo stesso atti da fare con spese,e poi chi compra una quota di un immobile per farne che?anch'io sono proprietaria dal 2003,non ho le chiavi conosco solo l'ubicazione dell'appartamento,le spese condominiali sono assurde,+ le straordinarie che ne fanno tutti gli anni,è persino venuto un condomino a rimproverarmi perchè non pagavo ,ma in che cacchio di mondo siamo?????ciao e tanti auguri non so che dirti

ciao, sono nel tuo stesso caso, ho provato da diversi notai ma tutti cadono dalle nuvole e mi dicono che non accettano questo genere di atto, solo compravendite e donazioni. Sono andato al collegio notarile di Verona per chiedere, visto che lo studio sulla rinuncia al diritto di proprieta' e' stato fatto dal Consiglio Nazionale del Notariato di cui loro fanno parte, il nominativo di qualche notaio disponibile e mi hanno guardato allargando le braccia... tu sei poi riuscita a fare quell'atto? ciao Maurizio
 

MASA 39

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Egregi signori, anch io sono in una situazione simile alle Vs. con un 'aggravante: I MIEI
COEREDI sono all'estero e sono spariti - dopo vari contatti - sia da @, da skype o linee telefoniche.
Ho letto con interesse Viviana Verregia, e vorrei cortesemente sapere se potrei valermi dell'art 1104 c.c. - che consulterò. Anche la risposta di Ennio Alessandro Rossi potrebbe essere illuminante, senonchè mi è stata proposta questa soluzione, ma non avendo usucapito almeno per 10 anni il bene, questa dichiarazione mi metterebbe nell''illegalità nei confronti del fisco (compreso il lNotaio che emette l'atto).
Ho ricevuto una parte di eredità, con miei cugini francesi - 10 persone sparse in Francia, da uno zio morto nel 2007, senza figli e senza aver fatto testamento, poi alla morte di mia zia sua moglie un'altra porzione dello stesso bene (un appartamento).
Ovvio che tutte le spese di manutenzione, IMU, tari, tasi e qualt'altro dal 2011 al decesso della zia sono state e sono totalmente a mio carico.
Gli altri coeredi, ripeto se ne sono completamente disinteressati., anche se hanno accettato l'eredità a suo tempo.
Grazie di poter condividere la stessa avventura, ma auguro a tutti noi di trovare una soluzione valida per liberarci di pesi che ci minano la salute.
Spero avere una risposta. Saluti.

Masa
 

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