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Utente Cancellato 45958

Ospite
Buon giorno, avevo già posto un quesito simile, ma ora la causa è definita ed ho dei riferimenti precisi. Ho vinto una causa per successione di un immobile, le parti avverse erano l' attore e un legatario, l' attore a fatto annotare una nota giudiziale specificando che era in corso una causa per invalidazione del testamento. In prima istanza il Colleggio mi a dato ragione ritenendo valido a TUTTI gli effetti il testamento a mio favore e condannando le parti alla rifusione delle spese, la sentenza è diventata esecutiva in virtù del mancato ricorso in Appello. Nella nota di replica in mio Legale ha chiesto la cancellazione della Nota, cosa che non è avvenuta. Non sò se per prassi (le arti avrebbero potuto andare in apello) o per dimenticanza. Ora per la cancellazione cosa devo fare? Secondo me è difficile che chi ha perso dia l' assenso, anche solo per ripicca. Basta l' assenso di chi l'ha ascritta o di tutte le parti del giudizio? Io sono in possesso del titolo esecutivo e cioè la Sentenza definitiva, come posso fare a esercitare il mio diritto avvalendomi della stessa?
Grazie.
(Non volevo, anche se è un mio diritto, porre tale quesito al mio Avvocato, anche erchè la Conservatoria di competenza è lontana e nella ia Regione c'è il sistema Tavolare e la prassi è diversa)
 
Forse ti conviene scrivere una mail alla conservatoria di competenza allegando copia della sentenza in tuo possesso. Da quanto ne so io possono iscrivere note solo i notai - ma la mia informazione potrebbe essere monca.
 
Mi hanno risposto di farmi firmare l' assenso alla cancellazione da TUTTE le parti in causa (attore e quattro convenuti) e presentarli assieme alla sentenza, questa sarebbe la via più breve. Credo di avere difficoltà ad ottenere l' assenso dall' attore e da uno dei convenuti (per dispetto). Altra via convincere l'attore a fare la cancellazione dal Notaio, anche se a mie spese la vedo difficile.
Come posso agire diversamente utilizzando la sentenza passata in giudicato?
 
Mi dispiace di non poterti essere d'aiuto. Temo ci vada il consiglio di un avvocato. Non capisco come possano rifiutarsi a fronte di una sentenza passata in giudicato ma sono sottigliezze della giurisprudenza al di fuori della mia portata.
 
In effetti ho sentito l' avvocato e ci sono diverse procedure per arrivare alla cancellazione 1) convincere l'attore a recarsi da un notaio per la cancellazione, c'è un costo e anche per ripicca l' attore potrebbe "tirarla" 2) Convincere le parti a dare l' assenso. 3) rivolgersi al Giudice che emetta l' istanza, questa via è la più semplice ma la più lunga.
 
O.K. condivido. Credo che il mio avvocato, visto il rapporto con i colleghi, voglia prima provare ad avere il benestare delle parti avverse ( un convenuto e l' attore), per l' attore che è colui che ha ascritto la nota non credo ci sia problema, quello che non capisco è la necessità di chiedere l' assenso anche al convenuto.
 

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