leo mearini
Nuovo Iscritto
Ho ereditato una casa gravata da atti pregiudizievoli (pignoramenti e sequestri conservativi) avvenuti alla fine degli anni '70 e purchè il relativo debito sia stato transato (soddisfatto) non sono mai stati cancellati. I relativi atti di assenso sono stati persi e le banche hanno inviato al macero (o chissa dove) la necessaria documentazione.
Ora anche se l'art 2668 bis sancisce che la trascrizione della domanda giudiziale conserva il suo effetto per 20 anni dalla sua data e che tale effetto cessa se non è rinnovata entro tale data (20 anni), di fatto la sua presenza costituisce un deterrente per chi deve acquistare. Ora domamdo come si può cancellare tale pregiudizio senza la necessaria documentazione (persa) ma con la certezza che sono trascorsi i 20 anni previsti dalla legge?
Ora anche se l'art 2668 bis sancisce che la trascrizione della domanda giudiziale conserva il suo effetto per 20 anni dalla sua data e che tale effetto cessa se non è rinnovata entro tale data (20 anni), di fatto la sua presenza costituisce un deterrente per chi deve acquistare. Ora domamdo come si può cancellare tale pregiudizio senza la necessaria documentazione (persa) ma con la certezza che sono trascorsi i 20 anni previsti dalla legge?