A mio avviso nei confronti dell'Agenzia delle Entrate tutto funziona se hai affittanze continue che non lasciano dei "buchi" tra un contratto e l'altro. Certamente la quantità di contratti 4+4 per lo stesso immobile che poi sfociano in risoluzioni anticipate immediate fa scattare una segnalazione. Se però l'Agenzia vede che nel corso di un anno il locale è stato quasi sempre locato e il reddito dichiarato corrisponde a quello indicato in fase di registrazione dei contratti, non dovrebbe preoccuparsi di accertare. Potrebbe solo presumere che i periodi di "non locazione" tra un contratto e l'altro siano invece degli affitti in nero. Quindi se ci sono dei periodi di non occupazione piuttosto lunghi tra un contratto 4+4 e l'altro aspettati un accertamento.
Per quanto riguarda l'aspetto civilistico, essendo previste dalla legislazione vigente delle forme di contratto che servono a soddisfare esigenze transitorie, ricorrere ad un contratto di locazione 4+4 risolto con preavviso il giorno dopo apparirebbe a qualsiasi giudice un escamotage per aggirare le norme vigenti. il tuo sistema funziona quindi finché qualcuno non decide di metterti i bastoni tra le ruote. Chi ? Può essere un inquilino, può essere il Comune, può essere un sindacato degli inquilini, può essere un condomino che vede troppo viavai di gente sempre diversa, o altri soggetti che, con una causa civile, ti citano a giudizio. In tal caso, pur essendo formalmente a posto, potresti vederti annullare le risoluzioni anticipate in quanto evidentemente non sopraggiunte per volontà postuma dell'inquilino, ma concordate in fase di stipula per aggirare le norme sui contratti ad uso transitorio.