neramarea

Membro Junior
Salve a tutti; la mia domanda è semplice, ma piuttosto articolata; cercherò di essere più suntivo possibile:
recentemente, io e la mia compagna - non siamo sposati - abbiamo deciso di acquistare la nostra prima casa. L'immobile (e di conseguenza il mutuo) andrà intestato a lei sola, poiché io risulto segnalato al Crif per la mia storia creditizia con Agos (non sto a raccontarvi cosa mi hanno combinato, ma sta di fatto che la pratica è in sofferenza).
La divina provvidenza si è manifestata sottoforma dei mie nonni, che hanno deciso di aiutarci con la somma iniziale, facendomi pervenire € 50000. Dico "facendomi pervenire" perchè la somma mi è stata consegnata brevi manu dal padre della mia compagna (abitiamo a più di 500 km dai miei nonni che, ormai anziani, non sopporterebbero mai un simile tragitto)... in contanti! I miei nonni, devo dire a ragione, non si sono mai fidati delle banche, e men che meno delle poste, da quando sono diventate un'azienda privata: di conseguenza, la non trascurabile somma è il frutto di 10 anni di risparmio, accumulati... praticamente sotto il materasso (le buste contenenti il denaro odoravano ancora di naftalina, quando le ho aperte). Risultato: quando io e la mia compagna ci siamo recati in banca (varie banche) con il "malloppo", tutti ci hanno sconsigliato di versare la somma, per non incorrere nella segnalazione antiriciclaggio, pur avendo spiegato nei dettagli la questione ai vari direttori, ed essendo altresì in possesso di uno scritto dei miei nonni attestante che la somma era destinata da loro a me. Nessun direttore si è preso la responsabilità di autorizzare il versamento; uno di questi, però, ha avuto un'idea; forse non buona, ma sempre un'idea: ho aperto un conto nella banca in cui poi richiederemo il mutuo, e ho versato l'intera somma allo sportello automatico, girando poi l'intero capitale sul conto della mia ragazza tramite bonifico affinché potesse staccare l'assegno per la prima caparra. In questo modo il direttore della filiale si è "chiamato fuori"...
La mia domanda è questa: ho evaso? Dovevo necessariamente passare tramite un notaio, per aquisire la somma? La segnalazione all'antiriciclaggio è partita sicuramente, ma chi dovrà accertare come si comporterà? Io sono nella più totale legalità... non ho riciclato un bel nulla... e su quella somma i miei nonni hanno già abbondantemente pagato tasse e balzelli, poichè quei soldi provengono dalle loro misere e sudate pensioni. Se dovesse esserci una contestazione, dovrò pagare una "multa"? E di che importo?
Vi ringrazio anticipatamente. nm
 
DONAZIONI
Anche il regime fiscale delle donazioni e degli atti di trasferimento a titolo gratuito di beni e diritti è cambiato per effetto dei provvedimenti citati che, in sostanza, hanno eliminato la tassazione di tali trasferimenti mediante l'applicazione dell'imposta di registro.
Quanto si paga
Il nuovo sistema prevede, anzitutto, che la base imponibile per l'applicazione dell'imposta sia pari al valore globale dei beni e dei diritti diminuito degli oneri a carico del beneficiario. Il valore dei beni e dei diritti ricevuti in donazione si calcola con gli stessi criteri descritti per le successioni.
Le aliquote da utilizzare per determinare l'imposta sono le stesse previste per le successioni e variano in funzione del rapporto di parentela intercorrente tra il donante e il beneficiario:
· 4 per cento, per il coniuge e i parenti in linea retta, da calcolare sul valore eccedente, per ciascun beneficiario, 1.000.000 di euro;
· 6 per cento, per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente, per ciascun beneficiario, 100.000 euro;
· 6 per cento da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado;
· 8 per cento, senza alcuna riduzione della base imponibile, per le altre persone.
ATTENZIONE
Se a beneficiare del trasferimento è una persona portatrice di handicap riconosciuto grave ai sensi della legge n. 104/1992, l'imposta si applica sulla parte del valore della quota che supera 1.500.000 euro.
Gli importi esenti dall'imposta (la franchigia) sono aggiornati ogni quattro anni, in base all'indice del costo della vita.
Dal 1º gennaio 2007, i trasferimenti di aziende, quote sociali e azioni effettuati in favore dei discendenti (dal 1° gennaio 2008 anche quelli in favore del coniuge) non sono soggetti all'imposta se i beneficiari proseguono l'esercizio dell'attività d'impresa o detengono il controllo della società per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento e se nell'atto di donazione producono apposita dichiarazione. Lo stesso regime si applica ai medesimi trasferimenti, effettuati anche mediante patto di famiglia, in favore dei discendenti.
Se oggetto della donazione è un bene immobile o un diritto reale immobiliare, sono dovute inoltre:
· l'imposta ipotecaria (necessaria per procedere alla trascrizione dell'atto nei pubblici registri immobiliari), nella misura del 2 per cento del valore dell'immobile;
· l'imposta catastale (richiesta per la voltura dell'atto), nella misura dell'1 per cento del valore dell'immobile.
In merito alle donazioni di "prima casa", valgono le medesime agevolazioni concesse per le successioni. In sostanza, invece che applicare le citate percentuali sul valore dell'immobile, il beneficiario pagherà le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 168 euro ciascuna.
Da ricordare Gli atti di donazione e gli altri atti a titolo gratuito, se formati per atto pubblico o scrittura privata autenticata, sono soggetti a registrazione telematica entro 30 giorni dalla data di stipula dell'atto.
Decorrenza
Le nuove regole si applicano alle donazioni stipulate a decorrere dal 29 novembre 2006 (cioè dalla data di entrata in vigore della legge n. 286 del 2006), ad eccezione di quelle concernenti la franchigia disposta in favore dei fratelli e delle sorelle e quella disposta in favore dei portatori di handicap che si applicano alle donazioni stipulate a decorrere dal 1° gennaio 2007.
L'esenzione per i trasferimenti di aziende, quote sociali e azioni, si applicano, rispettivamente, per i discendenti dal 1° gennaio 2007, per il coniuge dal 1° gennaio 2008.

Agenzia delle Entrate - Documentazione - 8. Successioni e donazioni
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La donazione diretta và formalizzata con atto pubblico come più volte ho sostenuto in questo post attirandomi le ire di increduli. La posizione del sottoscritto e ben illustrata da questo "Esperto Risponde" derl Sole 24 ore che credo "tagli la testa al toro per la sua chiarezza" . Cordialità
da :
http://www.propit.it/f78/donazione-consistente-assegno-soggetto-tassazione-3570/
 
Io avrei versato €*4.500,00 alla volta su un c/c, ogni 10 gg. Saresti stato potenzialmente controllabile, ma saresti incorso nel solo obbligo, eventuale, di giustificare la provenienza.
In tal caso, preoccupati di avere una dichiarazione dei Nonni che nell'arco di 6 mesi ti hanno regalato tale cifra per finalizzare l'acquisto di una casa. Non è molto ma meglio che nulla.
 
il direettore della banca ha detto che sarebbe sto peggio, in quanto una simile frequenza di versamenti l'avrebbe segnalata immediatamente, in quanto miolto più sospetta di un unico versamento. in ogni caso, ormai ho fatto. la letterina dei nonni, firmata, ce l'ho.
 

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