Salve a tutti e complimenti per l'utilissimo sito.
Vorrei porvi un quesito.
Sto valutando l'acquisto di un caseggiato rurale che necessita di una pesante ristrutturazione (è quasi un rudere!) e di un ridimensionamento della forma in quanto, essendo molto lungo e stretto, così com'è non è adatto ad un uso residenziale tipico dei giorni nostri. La mia intenzione sarebbe quella di accorciarlo ed allargarlo, mantenendo quindi soltanto parte di due muri perimetrali. La cubatura a disposizione permetterebbe di effettuare le modifiche necessarie.
L'unico mio interrogativo riguarda la posizione geografica, in quanto l'edificio e il lotto di terra su cui è costruito, ricadono completamente nel vincolo paesaggistico (legge Galasso) ossia è presente un corso d'acqua a meno di 150 metri di distanza.
All'urbanistica del mio comune mi hanno detto che non dovrebbero esserci problemi per il piano di ristrutturazione che intendo fare purché si faccia una certa attenzione all'aspetto estetico dell'edificio. L'uso del condizionale però non mi lascia molto tranquillo, per cui chiedo se c'è qualcuno che ha avuto un'esperienza simile, quali obblighi gli sono stati imposti e quanta burocrazia ha dovuto sopportare.
Sono consapevole che ogni regione ha la sua "bontà" per cui preciso che il comune è in provincia di Pordenone.
Ringrazio immensamente chi volesse aiutarmi.
Saluti.
Vorrei porvi un quesito.
Sto valutando l'acquisto di un caseggiato rurale che necessita di una pesante ristrutturazione (è quasi un rudere!) e di un ridimensionamento della forma in quanto, essendo molto lungo e stretto, così com'è non è adatto ad un uso residenziale tipico dei giorni nostri. La mia intenzione sarebbe quella di accorciarlo ed allargarlo, mantenendo quindi soltanto parte di due muri perimetrali. La cubatura a disposizione permetterebbe di effettuare le modifiche necessarie.
L'unico mio interrogativo riguarda la posizione geografica, in quanto l'edificio e il lotto di terra su cui è costruito, ricadono completamente nel vincolo paesaggistico (legge Galasso) ossia è presente un corso d'acqua a meno di 150 metri di distanza.
All'urbanistica del mio comune mi hanno detto che non dovrebbero esserci problemi per il piano di ristrutturazione che intendo fare purché si faccia una certa attenzione all'aspetto estetico dell'edificio. L'uso del condizionale però non mi lascia molto tranquillo, per cui chiedo se c'è qualcuno che ha avuto un'esperienza simile, quali obblighi gli sono stati imposti e quanta burocrazia ha dovuto sopportare.
Sono consapevole che ogni regione ha la sua "bontà" per cui preciso che il comune è in provincia di Pordenone.
Ringrazio immensamente chi volesse aiutarmi.
Saluti.