morenadeba

Membro Attivo
Buongiorno a tutti!
Io abito a Ferrara e sono proprietaria di una porzione di casa a due piani da cielo a terra indipendente sui 3 lati. Già prima del terremoto avevo deciso di rinnovare la mia porzione di tetto in quanto vecchio (casa costruita nel 1953) e privo di carta catramata (se per caso si spostano i coppi piove in casa, sul soffitto in arella, già successo!). Dato che vorrei fare un ristrutturazione che tenga conto, per quanto possibile, di criteri antisismici vorrei chiedere di indicarmi i criteri principali per una ristrutturazione antisismica e anche a chi rivolgermi per un preventivo: basta un impresa edile o devo contattare un ingegnere strutturista?
Vi ringrazio per essere giunti fino a qui nella lettura …spero di poter contare sull’aiuto e sulla competenza di questo forum che fornisce informazioni utili, basate sia sulle leggi ma anche e soprattutto sul buon senso!
ciao
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Prima di avviarti, ti consiglio di far visionare il tutto da un tecnico. Per fare un tetto oggi è molto diverso da quando è stato realizzato nel lontano 1953. Bisogna verificare la staticità dell'immobile e la sua solidità. Con le moderne tecnologie, si possono a costi contenuti, apportare miglioramenti statici e sismici funzionali anche su tutto l'immobile e non solo sul tetto. Avere un tetto antisismico appoggiato su un muro debole, non serve granchè , infatti in caso di terremoto potrebbe " scivolare " se non ancorato ad arte.
 

Giancarlo Tesei

Nuovo Iscritto
Prima di avviarti, ti consiglio di far visionare il tutto da un tecnico. Per fare un tetto oggi è molto diverso da quando è stato realizzato nel lontano 1953. Bisogna verificare la staticità dell'immobile e la sua solidità. Con le moderne tecnologie, si possono a costi contenuti, apportare miglioramenti statici e sismici funzionali anche su tutto l'immobile e non solo sul tetto. Avere un tetto antisismico appoggiato su un muro debole, non serve granchè , infatti in caso di terremoto potrebbe " scivolare " se non ancorato ad arte.

Celefini ha ragione.

Prima va visto tutto l'immobile e chiesto ad uno strutturista indipendente (ovvero non legato a qualche impresa) che tipo di intervento ritiene debba essere necessario per intervenire con il rifacimento del tetto.
Così, a occhio e sempre che debba intervenire solo sulla copertura, credo che dovrà scoperchiare il fabbricato e appoggiare il nuovo tetto, più leggero, su una serie di cordoli in c.a..
Mi raccomando, lei è a Ferrara e quindi nell'occhio del ciclone.
Se ha resistito fino ad oggi e, soprattutto, ha passato indenne il recente evento sismico, il suo tetto potrebbe resistere ancora qualche mese, forse qualche anno.
Oggi a Ferrara immagino che si viva un momento particolare e conoscendo i miei colleghi temo che proporrebbero soluzioni estremamente garantiste (per loro) e molto costose (per lei).
Quindi prima di tutto ed indipendentemente dall'intervento che lei vorrebbe fare, faccia fare una relazione ad un tecnico (bravo) sulle caratteristiche del fabbricato, sulle sue condizioni statiche e sulle garanzie di stabilità. Questo lo faccia subito ed indipendentemente dal rifacimento del tetto.
Poi inizi con una ipotesi di intervento, incaricando sempre un tecnico di provata esperienza e quindi chieda più preventivi.
Tenga presente che oggi, dalla sue parti e vista la contingenza, forse tutto costa un po' di più.
Poi c'è il tema dei possibili contributi pubblici....... insomma, si dia da fare e può anche darsi che una parte del suo tetto glielo paghiamo noi "non padani" e lo dico con grande simpatia.
Buona fortuna
Giancarlo
 

mata

Nuovo Iscritto
Incarichi un ingegnere civile od edile (non meccanico o chimico), è la figura professionale più indicata. Si faccia fare un preventivo.
 

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