carla bardelli

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Proprietario Casa
i miei due figli, studenti universitari, sono proprietari di un appartamento (rendita catastale 444,15) dove risiedono per seguire gli studi. recentemente nella casa sono stati sostituiti i vecchi infissi, migliorando notevolmente la situazione energetica.
come possono loro usufruire delle agevolazioni fiscali previste, visto che, non avendo nessun reddito, non fanno la dichiarazione ?
Oppure possono farla lo stesso per recuperare parte della spesa?
Oppure possiamo chiedere la detrazione noi genitori nel nostro 730, visto che in fondo siamo quelli che hanno pagato tutto e che loro sono fiscalmente a carico nostro?
 
Per detrarre Voi la spesa dovreste essere conviventi; infatti:
"La detrazione spetta anche al familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo grado) convivente del possessore o detentore dell’immobile, purché sostenga le spese e le fatture e i bonifici risultino intestati a lui".
In assenza di convivenza non potrete detrarre alcunchè.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Oppure possono farla lo stesso per recuperare parte della spesa?
La detrazione spetta fino a concorrenza dell’imposta lorda. Se non hanno redditi imponibili, non hanno imposta. Nulla potrebbero recuperare.
Aggiungo però, anche se presumo che non si applichi alla vostra situazione:
se fossero interventi di riqualificazione energetica di parti comuni di un edificio condominiale, esisterebbe un modo per recuperare parte della spesa. In luogo della detrazione i condomini incapienti, verificate alcune condizioni, potrebbero optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato i predetti interventi.
 
In assenza di convivenza non potrete detrarre alcunchè.
Vero.
Anche qui, aggiungo qualche considerazione che potrebbe interessare casi simili:
- la convivenza deve sussistere già al momento in cui si attiva la procedura (inizio lavori);
- la detrazione spetta al familiare per i costi sostenuti per la ristrutturazione di una qualsiasi delle abitazioni in cui si esercita la convivenza. Non è invece richiesto che l’immobile oggetto dell’intervento sia considerato abitazione principale per il proprietario o per il familiare convivente.
- ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione.
 
Stavo pensando al trasferimento del diritto alla detrazione...
Se i figli, eseguite le opere, successivamente vendessero ai genitori l'immobile, quest'ultimi diverrebbero (salvo diverso accordo delle parti) i legittimi titolari delle rate annuali ancora detraibili (irrilevante se ciò fosse avvenuto o meno causa incapienza degli originari titolari del diritto); ora, se invece di una compravendita, i figli cedessero ai genitori l'usufrutto? Sarebbe in tal caso applicabile il trasferimento (sulla scorta che l'usufruttuario è di per sè soggetto legittimato alla detrazione); non ho trovato nulla in merito: forse con un bel interpello...
 
No.
La legge parla specificamente di "vendita dell'unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi" ed altresì "In caso di decesso dell'avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all'erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene"
Solo compravendita quindi.
 
Rimanendo in tema detrazioni, ammesso che la proprietà sia in capo a genitore e figlio conviventi, ed il bonifico contempli l'indicazione di entrambi (padre e figlio) come beneficiari, ma sia emesso da un conto intestato solo al genitore, il figlio mantiene il diritto a detrarre la propria quota? O deve esserci anche l'evidenza della cointestazione del conto da cui provengono i pagamenti? (dimostrare cioè che le spese sono state sostenute in parte anche dal figlio?)
 
Rimanendo in tema detrazioni, ammesso che la proprietà sia in capo a genitore e figlio conviventi, ed il bonifico contempli l'indicazione di entrambi (padre e figlio) come beneficiari, ma sia emesso da un conto intestato solo al genitore, il figlio mantiene il diritto a detrarre la propria quota? O deve esserci anche l'evidenza della cointestazione del conto da cui provengono i pagamenti? (dimostrare cioè che le spese sono state sostenute in parte anche dal figlio?)
Avevi già avuto la risposta in altra discussione.
 
Non ricordo nemmeno di aver già fatto la domanda
È vero. Non eri tu.
E la risposta comunque sarebbe?
L'ordinante può essere un soggetto diverso dal soggetto indicato nel bonifico quale beneficiario della detrazione.
Fermo restando che le spese devono essere sostenute e rimanere effettivamente a carico del soggetto che vuole beneficiare della detrazione.
 

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