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Una casa a San Basile . Fonte Virgilio.

Si chiama "Una casa a San Basile" (Una CASA a SAN BASILE - Homepage) l'iniziativa promossa dall'Amministrazione comunale del piccolo paese di origine arberesh, per ripopolare il centro abitato. Il borgo, in provincia di Cosenza, dagli anni '50 a oggi ha conosciuto un graduale spopolamento che ha dimezzato il numero degli abitanti. Per questo motivo l'attuale sindaco Vincenzo Tamburi ha pensato di mettere in vendita alcune case sfitte a soli € 5000, lanciado l'iniziativa online.

Ma i casi di paesi che combattono o hanno già parso la battaglia dello spopolamento, in Italia, sono numerosissimi: nel 2005 si annoverano 5.838 "paesi abbandonati", una cifra che rappresenta il 72% di tutti i comuni italiani. La desertificazione sociale colpisce soprattutto piccoli abitati di montagna dove i cittadini si sono spostati verso residenze in pianura. La situazione più grave si registra in Basilicata dove ben 97 centri sono a rischio estinzione, nelle parti montuose della Sicilia e della Sardegna, nelle aree interne di Marche e Toscana e su tutto l'arco dell'Appennino Meridionale, dall'Abruzzo alla Calabria, passando per il Molise.
Più comfort, più servizi, un impiego più redditizio (forse) o comunque un lavoro lontano dalla terra. Probabilmente avremmo agito anche noi allo stesso modo, ma l'inurbamento massivo che ha svuotato interi paesi dagli anni '60 a oggi, ha pesanti ricadute: con l'abbandono di case e di coltivi scompare per sempre un patrimonio storico, culturale, sociale e ambientale che difficilmente potrà essere recuperato.

Soluzioni o escamotage per opporre resistenza alla lugubre definizione di "paese fantasma"sono diversi. Ecco alcuni esempi.
Craco, fatiscente gioiello scolpito su uno sperone di roccia nella provincia di Matera è così suggestivo dall'essere stato trasformato più volte in set cinamatografico. Ospita ancora l'ultimo irriducibile residente, un pastore quarantenne e la sua famiglia, comparse di un film che cancella la parola Fine.
Dalla Lucania alla Liguria, Lavazzuoli è un borgo semiabbandonato della Val Brevenna. L'incuria dovuta al progressivo spopolamento in cui ha versato negli ultimi 50 anni ha trovato un rimedio grazie al lavoro di una coppia che ha deciso di non fuggire e che qui sta progettando la nascita di un agriturismo. Ora sta ricominciando a vivere.
A Romagnano al Monte, nell'entroterra salernitano, gli abitanti sono ridotti a un terzo della popolazione che risiedeva lì a fine '800. In un sito internet dedicato al borgo campano (Romagnano al Monte) si legge: «la creazione di questo sito è dettata dal desiderio di farvi conoscere il più piccolo paese della provincia di Salerno sorto centinaia di anni fa, che nel cuore è ancora molto giovane e non ha nessuna voglia di scomparire».
 

ralf

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Il titolo del post ci ha un pò illuso :risata::risata: Pensavo che il crollo dei valori fosse già iniziato come viene immaginato da una altra discussione in questo forum.:D
 

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