Buongiorno a tutti !
Cerco di schematizzare:
1. una mia parente vende un appartamento. E' stato fatto un compromesso in cui
c'e' scritto che la parte acquirente saldera' tutto all'atto definitivo,
con una parte cospicua di mutuo (il 60% del prezzo pattuito)
2. una settimana prima della data concordata verbalmente per il rogito,
l'acquirente dice che la banca rilascera' il mutuo solo al momento
del consolidamento dell'ipoteca. La mia parente si dovrebbe contentare
di un mandato irrevocabile all'incasso (che, come ho imparato,
e' cosa ben diversa da un bonifico irrevocabile ....)
A me non sembra molto corretta questa procedura: se le cose
vanno bene, ok. ma se le cose dovessero andare male nel periodo
di consolidamento (che, da quanto leggo in giro, potrebbe essere
ben superiore ai 10 giorni) qualcosa si intoppa, la banca tira un
sospiro di sollievo e non eroga piu' il mutuo, il compratore ha
la casa avendo sborsato solo il 40% e la mia parente rimane fregata
(scusate il francesismo ....).
Curiosando in rete ho visto che una soluzione potrebbe essere
fare due atti differiti: un primo atto in cui la banca mette
l'ipoteca con l'autorizzazione di mia zia (dove si precisa
che lei, comunque, non e' in alcun modo responsabile nei
confronti della banca) e al momento dell'erogazione effettiva del mutuo
si procede al rogito.
Ho chiesto al loro notaio se si poteva fare cosi', in modo da garantire
tutti.
Questo mi ha risposto in malo modo, dicendo che non si puo' fare,
che sarebbe vietato dalla Banca d'Italia (!) e che si puo' fare solo
come dice lui. O cosi', o niente !
A parte il modo di fare del notaio (non e' questo il punto) chiedo
a qualcuno piu' esperto di me se effettivamente e' proibito fare
due atti differiti, visto che invece diversi siti propongono questa
come soluzione per garantire anche il venditore.
Grazie a tutti quelli che mi faranno capire un po' meglio !
Cerco di schematizzare:
1. una mia parente vende un appartamento. E' stato fatto un compromesso in cui
c'e' scritto che la parte acquirente saldera' tutto all'atto definitivo,
con una parte cospicua di mutuo (il 60% del prezzo pattuito)
2. una settimana prima della data concordata verbalmente per il rogito,
l'acquirente dice che la banca rilascera' il mutuo solo al momento
del consolidamento dell'ipoteca. La mia parente si dovrebbe contentare
di un mandato irrevocabile all'incasso (che, come ho imparato,
e' cosa ben diversa da un bonifico irrevocabile ....)
A me non sembra molto corretta questa procedura: se le cose
vanno bene, ok. ma se le cose dovessero andare male nel periodo
di consolidamento (che, da quanto leggo in giro, potrebbe essere
ben superiore ai 10 giorni) qualcosa si intoppa, la banca tira un
sospiro di sollievo e non eroga piu' il mutuo, il compratore ha
la casa avendo sborsato solo il 40% e la mia parente rimane fregata
(scusate il francesismo ....).
Curiosando in rete ho visto che una soluzione potrebbe essere
fare due atti differiti: un primo atto in cui la banca mette
l'ipoteca con l'autorizzazione di mia zia (dove si precisa
che lei, comunque, non e' in alcun modo responsabile nei
confronti della banca) e al momento dell'erogazione effettiva del mutuo
si procede al rogito.
Ho chiesto al loro notaio se si poteva fare cosi', in modo da garantire
tutti.
Questo mi ha risposto in malo modo, dicendo che non si puo' fare,
che sarebbe vietato dalla Banca d'Italia (!) e che si puo' fare solo
come dice lui. O cosi', o niente !
A parte il modo di fare del notaio (non e' questo il punto) chiedo
a qualcuno piu' esperto di me se effettivamente e' proibito fare
due atti differiti, visto che invece diversi siti propongono questa
come soluzione per garantire anche il venditore.
Grazie a tutti quelli che mi faranno capire un po' meglio !