ergobbo

Membro Attivo
Se l'argomento è già stato trattato, mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa per non averlo trovato, ma sottoposto il problema a 3 diversi commercialisti, ho ricevuto 3 risposte diverse...

Premesse:

1) Coppia sposi XXX in comunione dei beni si separa.

2) La casa coniugale, di proprietà comune al 50% non viene assegnata a nessuno dei due e finisce in vendita

3) Dato il fantastico periodo del mercato immobiliare, la casa non viene venduta e sopraggiunge l'incognuta IMU

4) Il sig. XXX - pur vivendo altrove - mantiene la residenza nell'ex casa coniugale, la ex sig.ra XXX la cambia.

5) Nessuno dei due aspiranti ex coniugi ha altri "beni al sole" e la casa ex coniugale è stata durante il matrimonio 1° casa.

Problema:

CHI PAGA L'IMU? E IN BASE A QUALI PARAMETRI?

Le risposte ricevute finora sono: 1) La paga solo il marito al 100% perché risiede nominalmente li; 2) La pagano entrambe al 50% come prima casa perché non hanno altri immobili e 3) Il 50% lo paga il marito come prima casa e il 50% la moglie come seconda casa perché non vi risiede più.

Se è fra queste, qual'è quella giusta? E se non c'è, chi è in grado di svelare l'arcano?
 

gmp

Membro Attivo
basta abbassare il prezzo e si vende. Tanto, caleranno per anni, oggi sembra di "s"vendere, domani avrete fatto un affare..........
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
La risposta giusta è:
la pagano entrambi i coniugi, ciascuno per la propria quota di proprietà (50%), con l'aliquota di base (0,76%) e senza nessuna detrazione. Perché, per entrambi, quell'immobile non è l'abitazione principale.
Per la moglie, perché non vi ha né la residenza (che è il luogo della dimora abituale), né l'iscrizione anagrafica.
Per il marito, perché pur avendo mantenuto l'iscrizione anagrafica, la sua effettiva residenza (dimora abituale) è altrove.
Si aggiunge che il marito ha l'obbligo giuridico di dichiarare l'effettiva dimora abituale all'Ufficiale di anagrafe del comune di nuova residenza (o dichiarare il cambiamento di abitazione, se il comune è lo stesso), entro 20 giorni dal trasferimento. Per ottenere l'iscrizione anagrafica corrispondente alla nuova residenza.
 
B

britallico2

Ospite
Se siete tutti e due intestati, la pagate tutti e due, in Italia non esiste che uno possiede un bene ed e' esente dal pagare le tasse dovute solo perche' non lo utilizza.

Se devo quotare la responsabile dell'ufficio tributi dove vivo io, con il termine "abitazione principale" si intende il fabbricato ove si è residenti per cui se sei residente li, allora avrai le detrazioni, l'altra intestataria invece dovra' pagare come "altro fabbricato".

Comunque la risposta giusta e' naturalmente quella di contattare l'Ufficio tributi di Roma e parlare con il responsabile.

Lei/lui ti fara' i conti e ti mandera' il modulo F24 precompilato da stampare, oppure ne prendi uno dalle poste e lo compili seguendo quello che ti ha mandato lei/lui.

Oppure vai direttamente in comune come fanno tutti.

vai qui Roma Capitale | Sito Istituzionale

o qui
Roma Capitale | Sito Istituzionale
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
La ex moglie paga la sua quota (50%) con lo 0,76%;
Il marito dovrà pagare la sua quota (50%) con lo 0,4%.
Se però, il marito ha altra casa in ALTRO Comune, può optare di pagare con lo 0,4% dove gli conviene di più. Di conseguenza, nella ex casa comune pagherà con lo 0,76 o lo 0,4%. (pag. 11 della circolare MEF del 18/5/12)
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
La moglie non è ancora "ex moglie".
Il marito non può (non potrebbe) pagare con lo 0,4%. Manca il requisito della dimora abituale nell'immobile.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
La dimora abituale è un dato di fatto, e corrisponde alla residenza.
Non confondiamola con l'iscrizione anagrafica.
Per l'abitazione principale occorrono necessariamente entrambi i requisiti.
 

ergobbo

Membro Attivo
Avevo deciso di leggere tutte le risposte senza intervenire... ma a questa non posso resistere! :risata:

Comunque la risposta giusta e' naturalmente quella di contattare l'Ufficio tributi di Roma e parlare con il responsabile.

Mio buon britallico2, non hai la benché minima idea di cosa sia un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate a Roma o sei solo uscito di senno?

In uno dei più tranquilli, quello di Roma Settebagni, funziona così:

vai la mattina verso le 6 e ti metti in coda per prendere il numero per metterti in coda fuori dalla porta. Verso le 9 l'ufficio apre e con il numero preso 3 ore prima ti metti in coda per arrivare al banco informazioni dove, se sei fortunato, ti daranno un altro numero per metterti, finalmente, in coda per lo sportello. Se sei molto fortunato esci verso le 14:00.

Parlare con il responsabile???:risata::risata::risata: l'unico che è in grado di dare qualche info sensata e non contraddittoria è la guardia giurata alla porta!

Ovviamente la butto a ridere per non piangere, e so benissimo che in un paese civile il tuo sarebbe un consiglio sensato, ma ti assicuro che non c'è un filo di esagerazione in quello che ho detto e che preferirei farmi una notte di coliche che una giornata all'agenzia delle entrate!
 

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