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solo lunedì il consiglio di stato aveva bocciato il regolamento del tesoro che disciplinava l'IMU per gli immobili ecclesiastici. ma in una nota diffusa martedi notte, quando ancora era in corso il consiglio dei ministri, il governo ha annunciato "gli aggiustamenti" necessari a elimare le obiezioni dei giudici. l'esucutivo taglia la testa alla lunga polemica sull'esenzione dell'imposta alla chiesa e spiana la strada all'applicazione dell'IMU a partire dal 1 gennnaio 2013
gli aggiustamenti
il consiglio di stato aveva criticato il decreto del ministero dell'economica, accusandolo di andar oltre ai poteri regolamentari conferiteli per legge. il governo è intervenuto modificando non il regolamento, bensì la stessa legge, integrandola con i requisiti per il pagamento e concedendo, allo stesso tempo, maggiori margini di azione al regolamento. la chiesa pagherà l'IMU a partire dal 2013 sugli immobili che ospitano le attività che danno profitto e in maniera proporzionale, sugli immobili la cui utilizzazione è mista, ovvero sia non commerciale che commerciale
l'applicazione dell'IMU
nella nota, il governo assicura che tutto il quadro di regole "sia primario che secondario" sarà definito in tempo per il periodo annunale di imposta". compito delle linee guida, sarà quello di definire le modalità e le procedure della dichiarazione. saranno inoltre definiti i requisiti per "poter qualificare come svolte con modalità non commerciali le attività di vario tipo (assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive). in questo modo il nostro paese cerca di adeguarsi anche alle norme comunitarie che vedono nell'esenzione IMU una violazione dei principi di libera concorrenza
per sapere quanto pagherai, noi di idealista abbiamo preparato per te la calcolatrice IMU, semplice e gratuita


Leggi tutto l'articolo su idealista.it/news...
 

basty

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Si pensa sempre all'IMU degli istituti ecclesiastici: mi piacerebbe sapere a quanto ammontano in proporzione anche tutti i beni interessati alla modifica appartenenti alle varie organizzazioni sindacali e simili esentate finora al pari della Chiesa.
 

ergobbo

Membro Attivo
mi piacerebbe sapere a quanto ammontano in proporzione anche tutti i beni interessati alla modifica appartenenti alle varie organizzazioni sindacali e simili esentate finora al pari della Chiesa.

La domanda è lecita, ma stai sicuro che quelli della chiesa sono di più!

Solo a Roma posseggono oltre il 50% degli immobili nel centro... comprese cliniche, alberghi a 5 stelle, ristoranti di lusso...
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
La domanda è lecita, ma stai sicuro che quelli della chiesa sono di più!

Solo a Roma posseggono oltre il 50% degli immobili nel centro... comprese cliniche, alberghi a 5 stelle, ristoranti di lusso...

E' indubbio, soprattutto confrontata singolarmente.

ma siccome l'Italia è il paese dei furbi e delle deroghe non mi sorprenderebbe che dietro il paravento delle opere di bene ed a fini sociali si nascondesse una moltitudine di piccole situazioni diffuse, che messe insieme, potrebbero non essere così trascurabili: mi vengono in mente i vari "dopolavori ferroviari, aziendali, i circoli enal ed arci, le proprietà fondiarie di istituti vari ecc.

Poi è vero che bisogna far pulizia , ed eliminare i troppi casi di possibilità di elusione. Credo a nessuno venga in mente di far pagare l'ICI alla chiesa parrocchiale o al municipio. Ma alberghi, cliniche, ristoranti, bar, non sono luoghi di culto o di attività politica.

Certo ci sono casi limite: il baretto autogestito dell'oratorio o del ritrovo per anziani. Ma un rapido censimento di un impiegato comunale saprebbe distinguere.
 

angeloma

Nuovo Iscritto
travi e pagluzze

E' indubbio, soprattutto confrontata singolarmente.

ma siccome l'Italia è il paese dei furbi e delle deroghe non mi sorprenderebbe che dietro il paravento delle opere di bene ed a fini sociali si nascondesse una moltitudine di piccole situazioni diffuse, che messe insieme, potrebbero non essere così trascurabili: mi vengono in mente i vari "dopolavori ferroviari, aziendali, i circoli enal ed arci, le proprietà fondiarie di istituti vari ecc.

Poi è vero che bisogna far pulizia , ed eliminare i troppi casi di possibilità di elusione. Credo a nessuno venga in mente di far pagare l'ICI alla chiesa parrocchiale o al municipio. Ma alberghi, cliniche, ristoranti, bar, non sono luoghi di culto o di attività politica.

Certo ci sono casi limite: il baretto autogestito dell'oratorio o del ritrovo per anziani. Ma un rapido censimento di un impiegato comunale saprebbe distinguere.

Credo che in Italia dovremmo preoccuparci di ben altro soprattutto di quello come vengono usati i soldi delle nostre tasse IMU compresa. Dall'articolo di oggi di Barbara Palombelli: "Ci vuole una bella faccia tosta per tentare di togliere qualche centinaio di euro da ciascun convento, scuola, ricovero o parrocchia, per affidarlo a quei gangster che ogni giorno riempiono le cronache giudiziarie.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
"Ci vuole una bella faccia tosta per tentare di togliere qualche centinaio di euro da ciascun convento, scuola, ricovero o parrocchia, per affidarlo a quei gangster che ogni giorno riempiono le cronache giudiziarie.
Appunto: aggiungerei anche a quei partiti e maggiorenti che si sono dimostrati incapaci ed impreparati a controllare come il denaro pubblico veniva usato....
(Margherita, PD, PDL, Lega, IDV....: ne rimane qualcuno?)
 

Fausto1940

Membro Attivo
Proprietario Casa
Crederò che la chiesa paghi IMU solo dopo che lo avrà fatto. Non un minuto
prima.
Sfondi una porta aperta! Ma non crederò neanche se vedessi le quietanze! In quanto al commento più sotto e riferito alla Signora Palombelli, non vedo per quale motivo i farabutti debbano ingrassarsi solo con i nostri soldi. Forse quelli di santa madre chiesa sono esenti da ruberie?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
In quanto al commento più sotto e riferito alla Signora Palombelli, non vedo per quale motivo i farabutti ...
ovviamente ognuno è libero di pensare come crede, ma mi pare che il commento della Palombelli non si prestasse all'interpretazione che ne dai.

Non prende le difese di farabutti cresimati, ma di istituzioni locali sotto gli occhi di tutti, ed al servizio delle comunità: di cert singolarmente non si arricchiscono con i mancati tributi. Vediamo invece che uso fanno del denaro pubblico certi pseudo-politici.

Piuttosto si potrebbe dire che anche il coniuge della Plombelli non ha fatto un gran figurone a cader dal pero: certo una cosa è prendersi del ladro, una cosa è essere sprovveduti: ma per un politico che aveva ambizioni di rango non è stato il massimo.
 

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