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esselte50

Ospite
Spettabile Community, sono un nuovo iscritto e spero di aver scelto l'arera giusta.

Ho bisogno del Vs. prezioso consiglio non tanto per gli importi coinvolti quanto per una questione di
correttezza ed eventualmente per provocare di riflesso una reazione.

A seguito eredità, sono comproprietario assieme a due miei cognati (stesssa quota di proprietà) di un
appartamento situato nella loro città di residenza (che non è la mia).
Io non possiedo nenche le chiavi dell'appartamento in questione, ma premetto che pago regolarmente
la mia quota di spese condominiali ordinarie e straordinarie, assicurazione e IMU.
L'appartamento è sfitto da anni e uno dei miei cognati con una scusa o con l'altra ne ostacola la vendita.
Nonostante ciò,.... da sempre.... si rifiuta di chiudere le utenze (che tra l'altro sono ancora a nome del defunto) in quanto durante la pausa pranzo usufruisce dell' appartamento per farsi una doccia, mangiare
qualcosa o.....rilassarsi.
L'altro cognato condivide la mia richiesta per cui, la mia domanda è:
- legalmente, possiamo pretendere che le utenze vengano chiuse e/o rifiutarci di
rimborsargli questo tipo di spese?

Grazie in anticipo per il vs. consiglio.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Spettabile Community, sono un nuovo iscritto e spero di aver scelto l'area giusta.
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L'appartamento è sfitto da anni e uno dei miei cognati con una scusa o con l'altra ne ostacola la vendita.
Nonostante ciò,.... da sempre.... si rifiuta di chiudere le utenze (che tra l'altro sono ancora a nome del defunto) in quanto durante la pausa pranzo usufruisce dell' appartamento per farsi una doccia, mangiare qualcosa o.....rilassarsi..

Beh, io direi che questo cognato potrebbe vergognarsi di far pagare così caro il suo "relax" agli altri due proprietari.
Secondo me ci sono due soluzioni, una più subdola ed una più formale.

1. Mettere una pulce all'orecchio alla moglie sul fatto che forse utilizza l'appartamento come "garconniere" ... vedrete che gli farà disdire le utenze quanto prima. :^^:
2. Inviargli una raccomandata "congiunta" a firma tua e dell'altro propietario nella quale esprimete la vostra ferma intenzione di chiudere le utenze entro 30 giorni per non sostenere più le spese, invitandolo, qualora desiderasse continuare ad utilizzare l'appartamento, a stipulare con voi due un regolare contratto di comodato gratuito e a volturare le utenze a suo nome entro il suddetto termine, fermo restando che qualora non vi provvedesse non esiterete a far cessare le forniture.

Non esistono leggi che regolano queste particolari situazioni, ma il buon senso e, nel caso non bastasse, la volontà della maggioranza in caso di comproprietà.
 

bolognaprogramme

Membro Assiduo
Professionista
Direi che il consiglio di Mapeit è eccellente, sia nella prima versione che nella seconda...

Anzi, io unirei entrambe le modalità per avere un risultato ottimale !
 

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