Elisabetta48

Membro Senior
Tolgo il BOH e il punto interrogativo di prima.

Ho controllato le mie vecchie carte: noi siamo andate a un patronato che ci ha predisposto la dichiarazione di successione, ci ha detto quanto pagare e, dopo un po', appena possibile, ci ha fatto pure la voltura catastale.

Ovviamente non so cosa ha fatto poi il patronato, ma immagino che abbia presentato la nostra dichiarazione all'Agenzia delle Entrate. Dopo di che (c'è un bel sito della UIL che spiega tutto) la procedura è automatica: l'Agenzia delle Entrate controlla la dichiarazione, controlla che le imposte pagate siano corrette, poi "L’Ufficio (dell'Agenzia delle Entrate) predispone la richiesta di trascrizione utilizzando un’ apposita procedura automatizzata e la invia all’Ufficio del Territorio ( ex Conservatoria dei Registri Immobiliari ) , assieme al "certificato di eseguita dichiarazione e di pagamento d'imposta" ( Mod. 240 ), che comprende tutti i dati acquisiti dalla dichiarazione di successione."
"La trascrizione è pertanto un obbligo dell’Ufficio, e non può essere richiesta direttamente dagli eredi agli Uffici del Territorio competenti ( v. Circolare 14 maggio 1997, n. 136/E )"

Quando ho chiesto a Renzanna se avevano fatto la successione, era perchè davo per scontato che quella fosse solo l'inizio della corretta procedura per garantire la priprietà agli eredi, e direi che i fatti mi danno ragione. Infatti sono andata a vedere il rogito di vendita e il notaio vi ha riportato i dati della trascrizione (che avrà desunto dal Registro Immobiliare, visto che noi prima d'allora da un notaio non eravamo andate mai): tutto si è sviluppato in automatico dalla dichiarazione di successione presentata tramite CAF
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
La trascrizione è pertanto un obbligo dell’Ufficio, e non può essere richiesta direttamente dagli eredi agli Uffici del Territorio competenti
Certamente sì, la trascrizione della dichiarazione di successione. Ma non la richiesta di voltura catastale, che è onere degli eredi e da effettuare entro trenta giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione. In tutti i casi, non si vede che cosa c'entri questo con quanto era in discussione (sia per quanto riguarda gli atti che comportano accettazione tacita dell'eredità, sia per la successiva questione della trascrizione dell'accettazione dell'eredità, che è obbligatoria prima della successiva alienazione dell'immobile ereditato.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Certo, ma visto che renzanna aveva sollevato un altro punto e tu mi avevi fatto nascere un grosso sospetto ho voluto fare chiarezza.

D'altra parte ho visto tante volte in altre discussioni, che comunque qualcosa da imparare (o semplicemente richiamare alla memoria) spesso c'è, anche se fuori tema.
Ciao e buona giornata a tutti
 

renzanna

Membro Attivo
Per Elisabetta 48...la successione era stata regolarmente fatta e pagata. Anche il catasto era stato aggiornato in base alla successione. Ma ripeto e, come confermato da Nemesis, l'accettazione "notarile" garantisce l'acquirente in casi di eredi che non erano contemplati nella successione, visto che quest'ultima la aprono coloro che sono interessati. Poi se trovi un notaio ed un acquirente che non chiedono la tacitazione scritta ok.
Io ripeto davanti al notaio ho espresso le mie perplessità,ma sia lui che il direttore della banca mi hanno gentilmente "tacitato" dicendo che erano le regole della banca per cui...................A conferma di ciò per la parte di mia madre, deceduta da più di 10 anni, il problema di quella successione non si è posto.
 

samafed

Nuovo Iscritto
Riporto l'articolo del C.c. sul tema
Art. 476.
Accettazione tacita.

L'accettazione è tacita quando il chiamato all'eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede.

-----
Chiedo una cosa: a che titolo avete pagato l'IMU e le spese condominiali di un immobile del defunto?

Cerco di spiegarmi: alla morte dell'ultimo dei miei genitori abbiamo dovuto subito fare il calcolo di quanto era da lui dovuto fino al giorno X della morte per l'allora ICI e fare il versamento di saldo a suo nome fino a quel giorno. Per i mesi restanti, l'abbiamo fatto noi figlie a nostro nome. In un caso come questo credo che il pagamento ICI/IMU si configuri già come tacita accettazione di eredità.

Quindi voi a nome di chi avete pagato?????

Il decesso è avvenuto a marzo. Pe i primi 3 mesi l'IMU è stata pagata a nome del defunto. Poi ognuno ha pagato la sua quota a proprio nome. Le spese condominiali le ho pagate solo io citando genericamente il cognome del defunto. Oggi uno degli eredi vuole accettare l'eredità con beneficio d'inventario e gli altri non sanno più che pesci pigliare.
 

Aura13

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Salve! A proposito di accettazione tacita di eredità ho da esporvi un problema e spero che qualcuno possa aiutarmi. Mio padre è deceduto a febbraio 2013, lasciando un po' di debiti in giro (Inps e alcune multe); non possedava niente, se non una automobile, una vecchia panda, a lui intestata, appunto. Sia io che mia madre non abbiamo nessuna intenzione di accettare l'eredità, ovviamente, ma ad oggi non abbiamo ancora fatto nessuna rinuncia, visto che credevamo non servisse, con l'intento di rottamarla. Abbiamo rimandato la cosa proprio perché volevo informarmi meglio se rottamandola, visto che avrei dovuto firmare io (che ho la patente) implicasse comunque una accettazione tacita dell'eredità!! Nel frattempo, per non lasciarla x strada priva di assicurazione, l'ho fatta mettere nel locale di un amico. Ieri, però, leggevo su internet che l'erede che è "nel possesso dei beni" ha 3 mesi x decidere, trascorsi i quali è come se avesse tacitamente accettato! E' così? Io e mia madre, x essercene "occupate" in questi mesi, è come se avessimo tacitamente accettato? Dovevamo lasciarla x strada? Cosa dobbiamo fare??? Ringrazio veramente tanto fin d'ora chi avrà la disponibilità di risponderci!!!
 
J

JERRY48

Ospite
Il semplice possesso dell'automobile non costituisce atto che implica accettazione tacita (il chiamato potrebbe avere interesse a compiere atto conservativo o di vigilanza). Ciò però può essere autorizzato dal Giudice.
Ma secondo l'art. 485 c.c., essendo passati 3 mesi, è accettazione tacita dell'eredità.
 

Francesco Brunetti

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao a tutti, scusate un chiarimento ma il pagamento di parte delle spese condominiali di un immobile caduto in successione (quindi dopo la morte del decuius) al fine di evitare un eventuale decreto ingiuntivo e pignoramento, è un atto di accettazione implicita?
 

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