ogpls

Membro Attivo
quanto tempo prima devo mandare lettera all'inquilino per avvisarlo dello scatto Istat sul suo canone di affitto?il contratto scade il 31/08/2013 ed è a tacito rinnovo ogni 2 anni. Come devo fare per calcolare l'aumento istat sul suo canone?
 
J

JERRY48

Ospite
L'adeguamento Istat di solito è annuale, non so che clausole inerenti, avete inserito nel contratto stipulato. Nel contratto c'è scritto che devi avvisarlo?
Comunque prendi l'indice del mese di luglio (che viene pubblicato verso la metà di agosto) e calcoli l'aumento.
Per esempio: il canone mensile è di 500 € e l'indice è del 2,5.
Bisogna vedere se nel contratto l'adeguamento è previsto del 75% o del 100%.
Comunque mettiamo 75%>>>2,5 x 75% = 1,88 x 12 (mensilità) = 22,56 + 500 = 522,56 che sarà il nuovo canone.
Adeguamento 100%>>>>2,5 x 100% = 2,5 x 12 (mensilità) = 30,00 + 500 = 530,00

http://www.sicet.it/pages/dati_periodici/istat.htm
 

dolly

Membro Senior
Professionista
quanto tempo prima devo mandare lettera all'inquilino per avvisarlo dello scatto Istat sul suo canone di affitto?il contratto scade il 31/08/2013
In genere l'adeguamento del canone alla variazione Istat è previsto nel contratto di locazione. Se non vi è scritto ad esempio "automaticamente senza necessità di richiesta"allora la lettera di notifica di aggiornamento Istat deve comunque essere spedita prima della rata a cui si fa riferimento per addebitare sia l'aumento Istat sia un'eventuale imposta di registro annuale. Considerando nel tuo caso la scadenza al 31 agosto, basterà anche inviarla intorno al 10-15 di agosto di ogni anno.
 

tuonoblu

Membro Attivo
Proprietario Casa
L'aumento ISTAT anche se non specificato nel contratto di affitto è sempre dovuto
in ragione dell'indice che ogni annuo è adeguato al costo della vita e dei consumi.
Salvo diversi accordi pattuiti con il conduttore.
 
J

JERRY48

Ospite
L'aumento ISTAT anche se non specificato nel contratto di affitto è sempre dovuto
in ragione dell'indice che ogni annuo è adeguato al costo della vita e dei consumi.

Salvo diversi accordi pattuiti con il conduttore.



Contratti "liberi": con l'aumento automatico dovuti anche gli arretrati - Nel caso dei contratti liberi (4+4 anni), tutte le condizioni (tranne la durata) sono liberamente contrattabili, aumento compreso.

Per questo occorre prestare particolare attenzione alle clausole che vengono scritte a proposito degli aggiornamenti.

Così se viene specificato che l'aggiornamento è dovuto "a richiesta" : nessun aumento è dovuto se non espressamente chiesto e in caso di dimenticanza non si debbono pagare arretrati ma solo il canone aggiornato in base agli aumenti scattatti a partire dalla data di riferimento.

Invece se il contratto contiene formule quali "adeguamento automatico senza richiesta del proprietario", le cose cambiano parecchio. In questo caso, infatti, è l'inquilino a doversi fare carico di pagare il canone aumentato a partire dal primo anno successivo alla data di stipula del contratto, senza necessità di richiesta. E se non lo fa, il proprietario ha diritto non solo all'aumento dalla scadenza annuale in poi ma anche a tutti gli arretrati proprio perchè l'aggiornamento era contrattualmente dovuto.

A fare la differenza, in sostanza, è la formula "senza richiesta" che implica che l'aumento va pagato a prescindere da solleciti e lettere del proprietario, e chi non avesse controllato e non avesse pagato dovrà versare anche tutto quanto dovuto anche per il passato.
Al massimo, però, si può risalire indietro fino a cinque anni, perchè per i contratti di affitto la prescrizione è quinquennale: decorso questo termine, cioè, il proprietario non può più pretendere nulla.
 

dolly

Membro Senior
Professionista
Contratti "liberi": con l'aumento automatico dovuti anche gli arretrati - Nel caso dei contratti liberi (4+4 anni), tutte le condizioni (tranne la durata) sono liberamente contrattabili, aumento compreso.

Per questo occorre prestare particolare attenzione alle clausole che vengono scritte a proposito degli aggiornamenti.

Così se viene specificato che l'aggiornamento è dovuto "a richiesta" : nessun aumento è dovuto se non espressamente chiesto e in caso di dimenticanza non si debbono pagare arretrati ma solo il canone aggiornato in base agli aumenti scattatti a partire dalla data di riferimento.

Invece se il contratto contiene formule quali "adeguamento automatico senza richiesta del proprietario", le cose cambiano parecchio. In questo caso, infatti, è l'inquilino a doversi fare carico di pagare il canone aumentato a partire dal primo anno successivo alla data di stipula del contratto, senza necessità di richiesta. E se non lo fa, il proprietario ha diritto non solo all'aumento dalla scadenza annuale in poi ma anche a tutti gli arretrati proprio perchè l'aggiornamento era contrattualmente dovuto.

A fare la differenza, in sostanza, è la formula "senza richiesta" che implica che l'aumento va pagato a prescindere da solleciti e lettere del proprietario, e chi non avesse controllato e non avesse pagato dovrà versare anche tutto quanto dovuto anche per il passato.
Al massimo, però, si può risalire indietro fino a cinque anni, perchè per i contratti di affitto la prescrizione è quinquennale: decorso questo termine, cioè, il proprietario non può più pretendere nulla.

:ok: :stretta_di_mano:
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
Voi 2 sardi vi stati elogiando un po troppo, a parte gli scherzi, l'aumento ista biennale era presente nei vechhi moduli, dove si applicava l'equo canone, ora di solito si applica annualmente al 75 o 100% dipende dagli accordi contrattuali ciao
 

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