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JERRY48

Ospite
Neo ministro Guidi, giovane signora, per lo sviluppo economico.
Ma che sviluppo può dare in Italia, se ha delocalizzato quasi tutto quel che ha, in quel famoso est europeo (Croazia e Romania), India e Argentina.
Con la Ducati ha uno strettissimo rapporto con la Pubblica Amministrazione.
Boh!....
Li scelgono sempre bene i neo-poltronati.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Io provo a dare una chiave di lettura diversa, proprio perché ha dovuto delocalizzare a causa della enorme pressione fiscale, da ministro può dare dei suggerimenti pratici per abbassare il famoso cuneo fiscale, proprio perché per una vita è stata dall'altra parte della barricata ed ha provato sulla sua pelle le difficoltà. La maggior parte delle persone sarebbe più che felice lavorare sotto casa senza spararsi 1000km per cercare lavoro, purtroppo a volte sei costretto perché qui proprio non ti fanno lavorare. Forse è venuto il momento di lasciare dei tecnici (ma pratici) e non come i Monti o i Passera o i Letta che l'economia l'hanno vista a scuola o nei convegni, ma non hanno mai provato mettersi in gioco con i propri beni per lavorare. Credimi la teoria è una bella cosa ma senza pratica molte cose neanche riesci a capirle ed i risultati degli ultimi anni lo confermano.
 
J

JERRY48

Ospite
Credimi la teoria è una bella cosa ma senza pratica molte cose neanche riesci a capirle ed i risultati degli ultimi anni lo confermano.
Purtroppo la pratica ci è stata imposta. Pensa ai tempi quando l'Italia aveva le aziende che lavoravano: gli industriali, gli imprenditori guadagnavano e pure gli operai vivevano decorosamente. Tu mi risponderai: ma ora sono troppe le tasse che le imprese devono pagare; giusto, oggi viviamo questa situazione, però prova a pensare al perchè e come ci siamo arrivati, le cause. Se ne possono elencare diverse,
- prova a pensare all'approccio degli industriali alla politica, dovevano salvaguardare
quel che avevano costruito, uno solo ne cito, un certo Gianni Agnelli su quei scranni, uno come lui che bisogno, che tempo aveva, eppure c'era.
- prova a pensare al ruolo dei sindacati, al loro impegno e al loro peso di allora.
- prova a pensare alle richieste al governo da parte dell'industria, erano prontamente accettate.
- prova a pensare adesso al ruolo della politica, alla reazione dei politici: do ut des, ma noi possiamo dare, ma possiamo pure pretendere! Ecco entrare in gioco la famosa mazzetta, la corruzione, gli intrallazzi. Oggi non si può fare, appaltare, costruire nulla senza che le due parti ne traggano vantaggi.
- prova a pensare alla voragine della spesa pubblica attuale, ai privilegi conquistati da loro e al potere acquisito.
- prova a pensare adesso al peso dei sindacati che hanno e la situazione attuale dei lavoratori e aggiungiamoci pure i pensionati.
- prova a pensare adesso ai poteri forti che tutto controllano e a tutti comandano il da farsi.
Nel frattempo le tasse sono aumentate, l'indebitamento dell'Italia è cresciuto a dismisura, le industrie per sopravvivere fuggono all'estero per il costo esiguo della manodopera, quindi introiti sicuri sempre per loro, ma grossa crisi del ceto medio e impoverimento del ceto ancor di più inferiore.
Tutto questo appunto causato dalla corruzione, dal debito pubblico, dalla fuga all'estero delle imprese floride, dai poteri occulti, forti e dall'entrata nell'UE e al disfacimento della Banca d'Italia e conseguentemente dal cambio dalla lira al "benedetto" o meglio al contrario euro.
Ora che insegnamenti può dare la neo ministra, industrie all'estero, come tanti altri industriali hanno fatto, appunto per il costo della manodopera ed in più la D... in Italia con commesse milionarie per l'amministrazione pubblica.
Possiamo solo affermare che è stata un'ottima imprenditrice perchè ha salvaguardato quel che ha delocalizzato all'estero e si è premunita per facilissimi guadagni in Italia. In conclusione è stata teorica o pratica?
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Purtroppo la pratica ci è stata imposta. Pensa ai tempi quando l'Italia aveva le aziende che lavoravano: gli industriali, gli imprenditori guadagnavano e pure gli operai vivevano decorosamente. Tu mi risponderai: ma ora sono troppe le tasse che le imprese devono pagare; giusto, oggi viviamo questa situazione, però prova a pensare al perchè e come ci siamo arrivati, le cause. Se ne possono elencare diverse,
- prova a pensare all'approccio degli industriali alla politica, dovevano salvaguardare
quel che avevano costruito, uno solo ne cito, un certo Gianni Agnelli su quei scranni, uno come lui che bisogno, che tempo aveva, eppure c'era.
- prova a pensare al ruolo dei sindacati, al loro impegno e al loro peso di allora.
- prova a pensare alle richieste al governo da parte dell'industria, erano prontamente accettate.
- prova a pensare adesso al ruolo della politica, alla reazione dei politici: do ut des, ma noi possiamo dare, ma possiamo pure pretendere! Ecco entrare in gioco la famosa mazzetta, la corruzione, gli intrallazzi. Oggi non si può fare, appaltare, costruire nulla senza che le due parti ne traggano vantaggi.
- prova a pensare alla voragine della spesa pubblica attuale, ai privilegi conquistati da loro e al potere acquisito.
- prova a pensare adesso al peso dei sindacati che hanno e la situazione attuale dei lavoratori e aggiungiamoci pure i pensionati.
- prova a pensare adesso ai poteri forti che tutto controllano e a tutti comandano il da farsi.
Nel frattempo le tasse sono aumentate, l'indebitamento dell'Italia è cresciuto a dismisura, le industrie per sopravvivere fuggono all'estero per il costo esiguo della manodopera, quindi introiti sicuri sempre per loro, ma grossa crisi del ceto medio e impoverimento del ceto ancor di più inferiore.
Tutto questo appunto causato dalla corruzione, dal debito pubblico, dalla fuga all'estero delle imprese floride, dai poteri occulti, forti e dall'entrata nell'UE e al disfacimento della Banca d'Italia e conseguentemente dal cambio dalla lira al "benedetto" o meglio al contrario euro.
Ora che insegnamenti può dare la neo ministra, industrie all'estero, come tanti altri industriali hanno fatto, appunto per il costo della manodopera ed in più la D... in Italia con commesse milionarie per l'amministrazione pubblica.
Possiamo solo affermare che è stata un'ottima imprenditrice perchè ha salvaguardato quel che ha delocalizzato all'estero e si è premunita per facilissimi guadagni in Italia. In conclusione è stata teorica o pratica?
Io ci penso non lo metto in dubbio più nulla, però è altrettanto vero che se al governo ci va una persona che ha esperienza SOLO perchè è rettore in qualche università, o ha partecipato a convegni, ne converrai con me che difficilmente è in grado di mettersi nei panni di chi imprende e dal suo dipendente.
Un' po come andare dal fornaio e chiedergli " Mi aggiusti la macchina che si è rotto lo sterzo???" (mi risponderai è assurdo non lo farei mai io). Noi abbiamo messo l'Italia in mano a persone (che pur avendo titoli accademici e lauree) vedi Monti ma anche Letta che hanno puntato TUTTO SOLO sul rigore dei conti pubblici, ma se non vai un pò oltre, di SOLO rigore si muore.
Se io come imprenditore o professionista, mi fossi fermato tutte le volte che non mi pagavano o mi pagavano in ritardo, ti assicuro che non avrei mai portato a termine un solo immobile...(anche pubblico). Invece stringendo i denti,arrabbiandomi anche, alla fine sono riuscito a concludere.
Lo Stato deve imparare a rischiare un pochino per le cose giuste: per dar la SPERANZA CONCRETA DI UN FUTURO DECOROSO un pò a tutti.
Se ovviamente non ci crede (lo Stato) ti ammazza di tasse e ma poi crolla tutto (Stato compreso), ed è quello che sta avvenendo fino a prova contraria.
Esiste persino una correlazione sul fatto che oltre una certa soglia di tassazione perdi gettito, in quanto chiudono aziende (IVA, IRPEF dei dipendenti, IRAP, addizionali regionali e comunali) fidati per lo Stato è una grandissimi mazzata.
L'anno scorso lo Stato ha perso più di 10 mld per aziende che sono fallite o hanno semplicemente chiuso o hanno delocalizzato, 10 mld di tasse che sarebbero stati utili per finanziare qualunque settore (scuola, edilizia, disoccupazione ecc.) pensa un pò...
Non me la sto inventando ma un illustre economista propose negli anni 80 al presidente Reagan di portare la tassazione media dal 70% al 31%...i risultati furono che gli U.S.A si espansero tantissimo, eccola:
http://it.wikipedia.org/wiki/Curva_di_Laffer
Noi dobbiamo imitare quell'esempio se vogliamo uscire dalla nostra crescita 0.

Riguardo all'edilizia c'è da aggiungere, che in seguito alla crisi più nessuno presenta varianti in Comune (meno soldi che entrano per gli oneri) di conseguenza sono sempre più in difficoltà per restituire i servizi (specialmente per i più bisognosi).
Al catasto qui a Biella qualche anno fa, se arrivavi alle 9.00 eri morto perchè c'era tanta di quella gente che doveva presentare o DOCFA o PREGEO legati alle autorizzazioni comunali, che magari non passavi neanche per le 13.00 (con 5 sportelli attivi).
Ora con 2 sportelli (neanche sempre aperti) c'è un deserto, in qualunque ora della mattinata vai passi quasi al volo; (anche in questo campo hanno perso miliardi; per forza non c'è più nessuno che presenta nulla). Pensa che ti ho fatto SOLO l'esempio di Biella, ma SE allargo il quadro all'Italia è allucinante...davvero allucinante.
 
Ultima modifica:
J

JERRY48

Ospite
Hai ragione, comprendo l'urgenza di distribuire "elemosine" alla gente inferocita, ma questo SISTEMA non funziona più e dobbiamo farcene una ragione.
Questa CASTA corrotta di politici DEVE ma non vuole eliminare sprechi, privilegi, abusi, raccomandazioni, appalti pilotati, tutela dei lavativi e dei fannulloni, tolleranza verso la criminalità, indifferenza verso il merito e l'efficienza, tassazione spropositata a carico dei pochi settori produttivi rimasti, ecc.
Finché tutto ciò continuerà, nessuno al mondo verrà a prestare soldi, sapendo che non saranno mai restituiti. Tanto meno la Germania o l'Europa...
Il capo del governo si faccia il segno della croce e cominci a TAGLIARE enti inutili, stipendi gonfiati, personale in sovrannumero, ecc... e si potrà vedere che, con il recupero dell'efficienza, ci sarà anche il recupero della FIDUCIA degli investitori.
Non si tratta solo di teoria o pratica nel ministero in cui sei stato nominato, è la gestione la cosa più importante. Tu hai parlato della tua esperienza nel tuo lavoro, ti sei destreggiato con arguzia,intuizione, capacità e più di una volta sei riuscito a uscir fuori da situazioni rischiose, cioè hai gestito bene e sei andato avanti, non hai fatto il manovale nella tua azienda. Ma se mettiamo a capo di un ministero una persona sulla quale già sorgono dei dubbi nel contesto della sua moralità, non dico capacità di gestione di una industria, torniamo sempre a bomba, si continua sempre con la stessa spirale dalla quale mai si potrà uscirne.
I governi tecnici che si sono succeduti in questi si può dire due tre anni, sono stati messi lì per raggranellare soldi a palate, per far tornare i conti, ma così facendo hanno dimostrato, prima di tutto che non hanno saputo gestire un bel niente e in seconda battuta hanno dimostrato che facevano solamente gli interessi dei poteri forti dell'Europa, delle Banche e nient'altro, facendo sprofondare ancor più nel baratro il nostro paese.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Io provo a dare una chiave di lettura diversa
Tu sei sempre buono e generoso... Comunque spero che tu abbia ragione.

Spero anche che le persone trovino il coraggio di provarci. In provincia di Reggio Emilia di recente una fabbrica ha dovuto chiudere per fallimento. Gli operai, per la verità tutte o quasi tutte donne, hanno trovato il coraggio di investire i soldi del Tfr e col sostegno della Lega delle Cooperative hanno rilevato l'azienda, si sono costituiti in cooperativa e ora lavorano per se stessi. Hanno mantenuto i clienti della precedente gestione e tutto sta procedendo bene. Per loro è stato un passo grande e sofferto, ma hanno avuto coraggio
 

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