scarperosse

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salve a tutti, chi mi può aiutare a conoscere direttive su un quesito? (in provincia di rimini) è stato aperto un varco tra l'appartamento e un vano accessorio di proprietà su muro portante, all'epoca non previsto sul d.i.a, devo pagare multe, sanzioni, oneri ecc.... ? cosa dice nel merito il codice civile e leggi regionali?
grazie mille per le vostre risposte
da scarperosse
 

Daniele 78

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salve a tutti, chi mi può aiutare a conoscere direttive su un quesito? (in provincia di rimini) è stato aperto un varco tra l'appartamento e un vano accessorio di proprietà su muro portante, all'epoca non previsto sul d.i.a, devo pagare multe, sanzioni, oneri ecc.... ? cosa dice nel merito il codice civile e leggi regionali?
grazie mille per le vostre risposte
da scarperosse
Sicuramente in caso di compravendita dovresti presentare una dia in sanatoria per la porta con la relativa sanzione e riaccatastare l'immobile dovendo rifare le planimetrie di casa e vano accessorio. Non conosco la legge regionale dell'Emilia ma per quella nazionale puoi fare riferimento al decreto legge 78/2010 e legge 122/2010. Anche l'art 29 della 52/85.
 

griz

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il fatto che il muro sia portante non influisce sulle procedure urbanistiche, se la casa è tua avresti dovuto tenere conto del fatto, se invece si tratta di condominio il problema si porrà eventualmente se chi abita sopra notetà lesioni nelle strutture, in generale comunque se la nuova apertura non è particolarmente grande rispetto al muro non dovrebbe compromettere la stabilità
per il resto vale quanto ha scritto Daniele
 

scarperosse

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rispondo chiarendo la situazione, l'appartamento sito al piano terra di mia proprietà veniva ereditato assieme un locale accessorio.
il locale accessorio confinante in adesione al muro portante è stato ristrutturato e aprendo una porta è diventato parte integrante dell'app.to.
stabilito dal comune che il vano ampliava l'app.to , è stato pagato l'onere di urbanizzazioneper l'intera metratura aggiunta all'app.to.
domanda; il vano era esistente come l'app.to, penso che gli oneri sia stati pagati per ambedue unità dal nonno, tuttavia durante la ristrutturazione per l'apertura della porta si pagava nuovamente un onere di urbanizzazione pari alla metratura dell'intero vano accessorio.
da qui nasce un dubbio......
perchè ora devo pagare ancora una sanzioni per la maggior metratura del vano se all'epoca della ristrutturazione già si pagava oneri per l'intera metratura?
èseconda domanda; la porta costruita in fase di ristrutturazione deve essere gravata di oneri di urbanizzazione o di sanzioni?
mille grazie da scarperosse.
 

Daniele 78

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il vano era esistente come l'app.to, penso che gli oneri sia stati pagati per ambedue unità dal nonno, tuttavia durante la ristrutturazione per l'apertura della porta si pagava nuovamente un onere di urbanizzazione pari alla metratura dell'intero vano accessorio.
Sicuramente il vano accessorio aveva destinazione urbanistica come cantina. Tutte le volte che si cambia destinazione da vano accessorio (cantina,deposito ecc) e lo si porta ad esempio come camera dell'abitazione viene richiesto l'onere di costruzione pari a quello che avrebbero chiesto a tuo nonno se il progetto originario avesse avuto la camera al posto della cantina, ed ovviamente a fine lavori la variazione catastale. In molti comuni esiste una sorta di superficie in "franchigia" per i vani accessori come le cantine; ad esempio in un Comune che conosco molto bene la superficie in franchigia è di 20 mq per le cantine e di 30mq per i box auto. Se il progetto rispetta queste franchigie come superfici massime non vengono calcolati oneri aggiuntivi.
Se ad esempio vengono fatti depositi da 21mq e box da 31mq non paghi oneri SOLO per l'eccedenza ma per tutta la superficie accessoria.
Questa è la risposta alla prima domanda.

la porta costruita in fase di ristrutturazione deve essere gravata di oneri di urbanizzazione o di sanzioni?
No se non viene fatta in sanatoria, si in caso contrario. Comunque in entrambi i casi ossia sia che sia richiesta sanatoria, sia che la concessione sia normale, devi pagare le spese d'istruttoria pratica (generalmente intorno ai 100€) e marche da bollo. Se in sanatoria il minimo solo per la sanatoria dovrebbe essere intorno ai 500€.
 

griz

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se il vano era accessorio ed è diventato agibile come locale di abitazione, la variazione comporta una tassa corrispondente al maggiorvalore di urbanizzazione della nuova destinazione rispetto alla precedente, non sono sanzioni a meno che non si tratti di sanatoria che però non citi nella tua descrizione
 

scarperosse

Membro Attivo
Proprietario Casa
intanto vi ringrazio per le risposte, ma il problema è ben più grave,
secondo me il comune sbaglia qualcosa o io non capisco un cacchio.
la casa su due piani è stata costruita dal nonno e divisa in fase ereditaria-
il piano terra era comprensivo del vano accessorio.
ereditando l'appartamento al piano terra comprensivo del vano (sgombero) in muratura, fu costruita una porta su muro portante per rendere il vano accessibile dall'interno dell'app.to,
ho ristrutturato il vano e casa senza aggiungere al d.i.a, la porta aperta sul muro portante e non ho cambiato la destinazione d'uso del vano.
successivamente veniva regolarizzata la porta con normale d.i.a e pagavo oneri di urbanizzazione per l'ampliamento della casa equivalente l'intera metratura del vano sgombro,
ancora una volta non ho fatto un cambio di destinazione d'uso.
ultimamente il comune ha fatto arrivare un'ordinanza di abbattimento di una parte del vano in quanto dalla concessione edilizia originaria risultano 3 mq in più, quindi o pago la sanzione in sanatoria o abbatto un pezzo di questo vano.
il dubbio rimane in quanto io avevo già pagato l'onere per l'intera metratura esistente, non parziale.
il comune dice che sul progetto originario, il vano era inferiore di 3 mq,
quindi parla di abuso edilizio.
domanda; io ho già pagato un onere di urbanizzazione per l'intera e reale metratura del vano che risulta ancora sgombero quindi non capisco la loro richiesta di sanare o abbattere o sanzionare..
capite che caos? un saluto da scarperosse
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Hai fatto un abuso edilizio in quanto il cambio di destinazione d'uso va sempre regolarizzato, non solo se non cambi destinazione d'uso devi presentare la sanatoria con la destinazione d'uso corretta, il tutto ovviamente ti costa. Vedi il discorso di prima del precedente post.
 

griz

Membro Storico
Professionista
da come la metti sembra che ci sia un errore d'interpretazione da parte del comune, il collegare un accessorio all'appartamento senza cambio di destinazione al massimo produce un contributo sul costo di costruzione relativo alla sola aperetura della porta, il problema dell'abuso invece è importante ed è meglio chiarirlo
 

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