MOLLO GIOVANNI

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Proprietario Casa
Gentili esperti,ho in atto due contratti di affitto agevolati con cedolare secca.La sfortuna mi mette davanti a due situazioni impreviste.Per il primo contratto con due locatari.uno di essi decede rimanendo nell'alloggio il secondo-nella fattispecie la moglie.Per il secondo contratto i due locatari sono fratello e sorella,il fratello lascia l'alloggio poichè si sposa e vuole fare casa propria. Premesso che i locatari che restano conduttori non possono,ovviamente, dare le dtesse garanzie di prima quando tutti lavoravano.: comunque continuando il rapporto,quali sono le formalita'da ottemperare con l'Agenzia delle Entrate,tenendo conto che sono in cedolare secca? ringrazio anticipatamente per eventuali cortesi risposte.
 

basty

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Proprietario Casa
Primo contratto: secondo me è ininfluente che la moglie superstite sia formalmente anche cointestataria del contratto. Il coniuge, (non il convivente more uxorio) , subentra di fatto sempre nel contratto relativo all'abitazione familiare. E ti dovrà corrispondere il canone regolarmente: i rapporti con la Agenzia delle Entrate riguardano essenzialmente il locatore, cioè il percettore dei redditi. Quindi non cambia nulla e non devi comunicare nulla.

Secondo contratto: nel secondo caso non sussistono obblighi legati alla parentela. Quindi le conseguenze dipendono da cosa è stabilito nel contratto. In sostanza uno dei due conduttori ti avrebbe dovuto mandare disdetta: se non è specificato diversamente sul contratto, in mancanza di liberatoria da parte tua, potrebbe rimanere coobligato con la sorella se questa non riuscisse a far fronte al canone totale, che resterebbe immutato, salvo patti in proposito preventivamente concordati.

Idem come sopra per ciò che riguarda la Agenzia delle Entrate.

SE nei due casi gli inquilini decidessero di darti disdetta totale, dovrai comunicare la risoluzione del contratto mediante modulo RLI (0€ d imposta essendo in CS)
 

basty

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No. Anche il convivente more uxorio è tra i successibili nella titolarità del contratto di locazione, in caso di morte del conduttore.
Ho qualche dubbio...: ho dovuto informarmi di recente, sembra non sia una situazione automatica. Non essendo sullo stato di famiglia, se il locatore non ha dato il consenso, il convivente rimane nel possesso dell'immobile senza titolo valido.
Diverso, se mi dici che non sarà comunque facile ottenere rapidamente il rilascio.
 

basty

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Se è "convivente", è (dovrebbe essere) nella stessa famiglia anagrafica del conduttore deceduto.
Di questo sono certo che la risposta dell'ufficio di stato civile del mio Comune è stata negativa: e mi pare coerente con l'attuale legislazione che non riconosce unioni di fatto.

Sullo stato di famiglia vengono caricati solo i familiari legalmente riconosciuti.

Di striscio questa problematica mi era emersa anche per via del fatto che il precedente inquilino, sfrattato, non aveva comunicato la variazione di residenza, per cui risultava anche successivamente residente nell'alloggo.

A specifica richiesta, mi era stato risposto che qualora avessi locato ad altra famiglia, avrebbero conservato la medesima residenza ma con due stati di famiglia distinti.
 

Nemesis

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Di questo sono certo che la risposta dell'ufficio di stato civile del mio Comune è stata negativa: e mi pare coerente con l'attuale legislazione che non riconosce unioni di fatto.
Risposta a quale quesito? La tenuta dell'anagrafe della popolazione residente è compito dell'Ufficiale di anagrafe. Non dell'Ufficiale dello stato civile.
Sullo stato di famiglia vengono caricati solo i familiari legalmente riconosciuti.
Falso. Lo stato di famiglia riporta le persone che fanno parte della famiglia anagrafica. Cioè le persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
il precedente inquilino, sfrattato, non aveva comunicato la variazione di residenza, per cui risultava anche successivamente residente nell'alloggo.
Se non era nota la sua attuale residenza, l'Ufficiale di anagrafe doveva cominciare il procedimento per accertarne l'irreperibilità e quindi, una volta accertata, cancellarlo dall'anagrafe.
 

basty

Membro Storico
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Risposta a quale quesito? La tenuta dell'anagrafe della popolazione residente è compito dell'Ufficiale di anagrafe. Non dell'Ufficiale dello stato civile.
Falso. Lo stato di famiglia riporta le persone che fanno parte della famiglia anagrafica. Cioè le persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi.

Bene: sicuramente non mi sono espresso bene, nel senso che non conoscevo la distinzione formale tra le competenze dello ufficiale di stato civile e l'ufficiale di anagrafe.

Altrettanto chiaro che la risposta avuta è (dovrebbe) essere coerente con la domanda fatta: e qui poteri aver formulato male la domanda....

Non dubito delle tue risposte: ho avuto modo di leggere che hai una particolare cognizione dell'ambito anagrafico ecc.

Mi dovresti allora spiegare cosa si intenda esattamente per :
- stato di famiglia
- famiglia anagrafica

e la differenza fra la famiglia comunemente conosciuta e la famiglia anagrafica , allargata alle persone da te citate e aggiunte.

Circa la composizione dell'ambito della famiglia, conoscevo solo l'art. 1023, che reputavo specifico solo in relazione ed applicazione dell'art. 1022.

Se non era nota la sua attuale residenza, l'Ufficiale di anagrafe doveva cominciare il procedimento per accertarne l'irreperibilità e quindi, una volta accertata, cancellarlo dall'anagrafe.
Infatti: la sua residenza nota era quella ante sfratto. Non era (ancora) nota la sua irreperibilità, nonostante lo sfratto fsse divenuto esecutivo diversi mesi addietro.
A fronte della mia segnalazione, l'ufficiale d'anagrafe (o soldato semplice? Non so) ha attivato il procedimento per la cancellazione, facendomi rilasciare una dichiarazione che l'interessato risulta aver abbandonato l'alloggio .
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
nel senso che non conoscevo la distinzione formale tra le competenze dello ufficiale di stato civile e l'ufficiale di anagrafe.
Non ho ancora compreso quale sia stata la tua domanda (a chiunque l'avessi fatta) e alla quale avevi avuto una risposta negativa.
Mi dovresti allora spiegare cosa si intenda esattamente per :
- stato di famiglia
- famiglia anagrafica
L'avevo già fatto. Lo stato di famiglia è l'elenco delle persone che fanno parte della famiglia anagrafica.
La definizione di famiglia anagrafica è contenuta nell'art. 4, comma 1 del D.P.R. n. 223/1989:
"Agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune."
Circa la composizione dell'ambito della famiglia, conoscevo solo l'art. 1023, che reputavo specifico solo in relazione ed applicazione dell'art. 1022.
Infatti quegli articoli sono inseriti nel Capo II, rubricato "Dell'uso e dell'abitazione", del Titolo V del Libro III del codice civile.
 

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