quiproquo

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Mia cognata sta per vendere un piccolo negozio ad un Geometra artigiano edile che
confermerà il compromesso solo se riuscirà ad ottenere sia dall'aministratore, sia dal comune
il permesso per modificarlo da uso commerciale ad uso abitativo. Lo scoglio maggiore è la trasformazione della porta-serranda che insiste sul marciapiede in Finestra con tanto di inferriata(?)
ed io vi chiedo se l'amministratore dovrà convocare un assemblea per chiedere l'approvazione.
Il comune di Torino ha già detto che darà il permesso che è comunque subordinato a quello
dell'assemblea. Io credo che ci voglia l'unanimità...ma non ne sono sicuro...Mia cognata non gode
di simpatia e so già chi si opporrebbe. Abbiamo però un'arma di dissuasione....L'immobile di 5 piani
è senza ascensore e a parole tutti sarebbero d'accordo per l'installazione. Mia cognata con 470 millesimi
(due negozi+4 alloggi) potrebbe "non contribuire..." da una parte...dall'altra lo stesso acquirente del
negozietto propone la cessione gratuita della grande soffitta (condominiale) assumendo in cambio
l'onere totale dell'ascensore...In caso affermativo e quindi positivo per tutti...quali conseguenze ci saranno per i condomini dell'ultimo piano che si vedranno costruire 2-3 alloggi sopra di loro???
A scopo di investimento??? Spero di aver dato un quadro completo ed esaustivo del topic.
E grazie mille in anticipo ai milleuno propisti che vorranno "donarmi" (senza animus donandi) la
loro attenzione. Quiproquo.
 

Dimaraz

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Per la trasformazione della "facciata" onde realizzare abitazione piuttosto che vetrine/negozi basta maggioranza "classica".
 

Dimaraz

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Per la modifica dell'ultimo piano (che interpreto proprietà comune) serve necessariamente approvazione unanime.
Le unità immediatamente sotto hanno gli stessi diritti degli altri ma indubbio che, dovendo "sopportare" altri sopra di loro potrebbero chiedere ulteriore "aggio".
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Per la modifica dell'ultimo piano (che interpreto proprietà comune) serve necessariamente approvazione unanime.
Le unità immediatamente sotto hanno gli stessi diritti degli altri ma indubbio che, dovendo "sopportare" altri sopra di loro potrebbero chiedere ulteriore "aggio".
Cosa mai potrebbero chiedere nel momento che proprio come "ultimisti" godrebbero maggiormente dell'ascensore...gratis et amore Deo...???
Invece proprio per evitare qualche loro uscita di senno...quali sarebbero i
disagi effettivi??? Qui a Torino si reputano piani nobili i penultimi...Loro, quindi,
diventerebbero penultimi e questo dovrebbe bastare a tacitarli...
Però, al di là di questi quesiti semplici, riterrei più complessa la procedura di tecnica costruttiva della trasformazione della soffitta in unità abitative e chiedo:
Come faranno a realizzare gli impianti (elettrico, idraulico, gas, riscaldamento...)
senza disturbare il piano sottostante??? Se così fosse a quali codici ci si dovrà richiamare e da ambo le parti??? Forse i due Daianco (connubio fra Daniele e Gianco)...potrebbero svelarmi l'arcano....chiaramente per quiproquo. E allora
grazie anche da FradJACOno.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Non ho detto che le loro pretese siano diritti...ma se mi trovassi al loro posto dovrei ben valutare l'impatto di avere, invece di un "silenzioso" solaio, altri inquilini sopra la testa ...con gli inevitabili rumori.

Anticipo i gemelli diversi..."daianco" (che al limite integrano o correggono dicendoti come sia difficile dire se e quali disagi dovranno patire per le "connessioni".
Tutto dipende da conformazioni impianti esistenti e soluzioni tecniche scelte.
Anche per questo indicavo possibili e " giuste" pretese (indennizzi) oltre alla mera quota millesimale.

Ps.
Solitamente il "piano" migliore è il "primo"... ma partendo da sopra.
Il piano attico.
 

quiproquo

Membro Senior
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l'

Non ho detto che le loro pretese siano diritti...ma se mi trovassi al loro posto dovrei ben valutare l'impatto di avere, invece di un "silenzioso" solaio, altri inquilini sopra la testa ...con gli inevitabili rumori.

Anticipo i gemelli diversi..."daianco" (che al limite integrano o correggono dicendoti come sia difficile dire se e quali disagi dovranno patire per le "connessioni".
Tutto dipende da conformazioni impianti esistenti e soluzioni tecniche scelte.
Anche per questo indicavo possibili e " giuste" pretese (indennizzi) oltre alla mera quota millesimale.

Ps.
Solitamente il "piano" migliore è il "primo"... ma partendo da sopra.
Il piano attico.
 

Luigi Criscuolo

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Mia cognata sta per vendere un piccolo negozio ad un Geometra artigiano edile che
confermerà il compromesso solo se riuscirà ad ottenere sia dall'aministratore, sia dal comune
il permesso per modificarlo da uso commerciale ad uso abitativo.
non capisco il nesso tra titolo di studio, professione e cambiamento di destinazione d'uso. Il professionista ci vuole andare ad abitare? Sei sicuro che il Comune concede l'abitabilità?
 

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