francesco55

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mio padre di circa 93 anni è proprietario di un sottoscala facente parte di un fabbricato dei primi del ‘900, delimitato per tre lati dal muro perimetrale del sottoscala e il quarto lato ovvero la parete di accesso al vano è costituita da una struttura in legno per la parte inferiore e di vetro smerigliato per la parte superiore. le dimensioni del vano calpestabile sono:
lunghezza di 3,30 metri – profondità di 1.46 metri e un’altezza che parte da mt. 2,00 e degradando arriva fino a 0,60 metri. i metri quadri del locale sono 4,8.
nell’atto di acquisto del 27.12.1952 viene definito come “ piccolo vano sottoscala al piano rialzato, già adibito a guardiola del portiere, senza ratizzazione di reddito imponibile, confinante con scala, cortile, pianerottolo e appartamento interno uno” (già appartamento del portiere ora affittato a terzi dal condominio). essendo senza reddito non è stato mai accatastato né presentato un elaborato grafico .
in vista di una futura successione, gradirei un parere tecnico circa l'obbligo di accatastamento del vano che presenta un metratura inferiore a mq. 8, ciò in vista di una futura successione oppure se, come detto da agenzia entrate (?) di indicare nella dichiarazione dei redditi 2015 di mio padre un valore presunto della rendita del locale ( attribuendo un valore corrispondente ad un locale classificato C2 ), salvo poi procedere al disbrigo delle pratiche catastali, al fine in una futuro di trasferire la proprietà del bene ai figli.
chiedo anche eventuali costi e suggerimenti per contenere le spese, sanzioni e valore rendita presunta.
Grazie
 

Gianco

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Se l'altezza media è inferiore a m 1,40 non necessita di accatastamento. Allo stato il vano, ripostiglio, esterno all'adiacente abitazione, è pertinenza della stessa. Pertanto, non occorre dichiararlo in catasto ed è sufficiente farne menzione nella descrizione dell'immobile in caso di successione. Diversamente, se volessi o voleste venderlo autonomamente, occorrerà, necessariamente, denunciarlo in catasto in modo da ottenere un identificativo da indicare nel rogito.
Per accatastarlo è molto semplice: l'operazione può essere svolta in uno, due giorni. Il costo, ad esagerare 100 € di onorari oltre a 50 € di diritti catastali.
 

moralista

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Come è divenuto proprietario tuo padre, con quale atto? con quale titolo lo possiede, non è che forse era graffato con l'appartamento del ex custode
 

francesco55

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Come è divenuto proprietario tuo padre, con quale atto? con quale titolo lo possiede, non è che forse era graffato con l'appartamento del ex custode
Il locale è stato acquistandolo dal costruttore con atto notorio e nell'atto non si fa nessuna associazione all'appartamento condominiale ex custode. Nella visura catastale e nella planimetria dell'appartamento condominiale non c'è nessun riferimento al vano sottoscala.
 

francesco55

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Se l'altezza media è inferiore a m 1,40 non necessita di accatastamento. Allo stato il vano, ripostiglio, esterno all'adiacente abitazione, è pertinenza della stessa. Pertanto, non occorre dichiararlo in catasto ed è sufficiente farne menzione nella descrizione dell'immobile in caso di successione. Diversamente, se volessi o voleste venderlo autonomamente, occorrerà, necessariamente, denunciarlo in catasto in modo da ottenere un identificativo da indicare nel rogito.
Per accatastarlo è molto semplice: l'operazione può essere svolta in uno, due giorni. Il costo, ad esagerare 100 € di onorari oltre a 50 € di diritti catastali.
Grazie per il parere, è stato molto esaustivo è preciso nella risposta.
 

Gianco

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Il locale è stato acquistandolo dal costruttore con atto notorio e nell'atto non si fa nessuna associazione all'appartamento condominiale ex custode. Nella visura catastale e nella planimetria dell'appartamento condominiale non c'è nessun riferimento al vano sottoscala.
Precedentemente asserivi:
nell’atto di acquisto del 27.12.1952 viene definito come “ piccolo vano sottoscala al piano rialzato, già adibito a guardiola del portiere, senza ratizzazione di reddito imponibile, confinante con scala, cortile, pianerottolo e appartamento interno uno” (già appartamento del portiere ora affittato a terzi dal condominio). essendo senza reddito non è stato mai accatastato né presentato un elaborato grafico .
Atto notorio equivale ad autocertificazione, pertanto non è un atto pubblico. Ma se è stato citato nell'atto sei a posto.
 

francesco55

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Salve,
a seguito di informazioni più precise da parte di mio padre rettifico che il vano sottoscala è stato acquistato regolarmente con atto di compravendita integrato della nota di trascrizione. Come già detto l'appartamento dell'ex portiere presenta una planimetria che non comprende il vano sottoscala. Non abbiamo altri elementi in merito se non quanto indicato nell'atto di compravendita. Spero che nel progetto originario il vano fosse incluso altrimenti cosa si dovrebbe fare?
 

Gianco

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Lo puoi accatastare adesso, se a se stante come unità afferente al sub x. Altrimenti, se unito all'immobile, con variazione per ampliamento.
 

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