U

User_29045

Ospite
La domanda mi sorge spontanea: se il nuovo proprietario non fa le volture, il venditore può cessare i contratti di fornitura di propria iniziativa?
Oppure disdettando le utenze incorre nel reato di "esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose", di cui si è parlato spesso in questo Forum con riferimento alle locazioni?

Il venditore può recarsi negli uffici dei fornitori di acqua, luce e gas, copia autentica del rogito alla mano e, dichiarando di non essere più proprietario, può chiedere la chiusura immediata delle utenze.
E ci mancherebbe altro.
A quale titolo, faccio per dire, io dovrei essere obbligato a pagare le utenze di una casa che non è più mia, considerato anche che magari non c'è neanche vincolo di parentela tra chi ci abita perché ha comprato, e me che ho venduto?
Io ragiono così, correggetemi se sbaglio.
 
U

User_29045

Ospite
E' chiaro che SCONSIGLIO VIVAMENTE di fare la cessazione senza un minimo di buon senso, cioè le cessazioni vanno fatte PRIMA DEL ROGITO.
Dopo il rogito hai consegnato le chiavi, e hai PERSO IL DIRITTO DI ACCESSO ALL'APPARTAMENTO, con notevoli difficoltà per far sigillare il contatore del gas, che di solito sta sul balcone dell'appartamento.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Ripeto, capisco la prudenza , ma ho curato la vendita di decine di immobili ( come agente) , e mai ci sono stati problemi con le utenze: l’importante e accordarsi prima.
Le vendite non sono guerre ( di solito).
 
U

User_29045

Ospite
l’importante è accordarsi prima.

Su questo mi trovi d'accordo al 100%, perché anche io farei così.
Contrattualizzerei anche il fatto che le utenze verranno presentate, al rogito, come già cessate. La casa la consegnerei senza né acqua, né luce, né gas.
 
U

User_29045

Ospite
Io non farei così, però: anche perché le utenze le può volturare il venditore, il giorno stesso del rogito, avendo i dati di chi subentra.
Questione di buoni rapporti.

Ciò che dici non è fisicamente realizzabile. Come sai, gli uffici dei gestori di acqua / luce / gas hanno orari al pubblico ridotti all'osso, stile "visita del dottore", hai pochissimo tempo per i servizi a sportello com'è la voltura.

Il giorno del rogito non hai fisicamente il tempo per fare le volture passando, oltre che naturalmente dal notaio, in banca per versare l'assegno circolare, e poi dai 3 gestori (facendo 3 code!) per fare le volture.

Il giorno successivo al rogito il nuovo proprietario potrebbe fare melina e negarsi pretestuosamente, impedendo la voltura, forte del fatto che il vecchio proprietario non può più entrargli in casa (ha venduto il giorno prima).

Il giorno precedente al rogito rischi di volturare delle utenze che non dovevano essere volturate, perché magari - per ragioni che ora ignoriamo - il giorno dopo il rogito VA A MONTE: può succedere di tutto, nessuno è eterno, e gli imprevisti sono dietro l'angolo.

Quindi l'unico modo per stare tranquilli al 100%, è presentarsi al rogito con le utenze gia' distaccate.

Non è un imperativo, ho solo detto come farei io: ognuno è libero di regolarsi come meglio crede, e tutto dipende anche dal grado di fiducia che l'acquirente ci ispira: e questo varia da situazione a situazione.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Come sai, gli uffici dei gestori di acqua / luce / gas hanno orari al pubblico ridotti all'osso, stile "visita del dottore", hai pochissimo tempo per i servizi a sportello com'è la voltura.
Con a2a e altri fornitori , sia a Milano che sul Lago di Garda, si fa via tutto internet, e l’acqua nei condomini è ...condominiale.
Quindi per luce e gas, nessun problema, e nessuna difficoltà.
Non basta avere i dati di chi subentra. Chi subentra deve firmare i contratti. Quindi venditore e acquirente dovrebbero andare assieme, il giorno del rogito, a fare 3 code presso 3 uffici diversi? Fisicamente irrealizzabile!
Appena fatto con gas plus: scaricato modulo, firmato da venditore (io) e acquirente, e inviato via internet; tempo necessario 3 minuti.
Inoltre, quando vendi e incassi qualche centinaio di migliaia di euro, o anche qualche decina, anche se lo fai qualche giorno dopo, invece che il giorno stesso, non vai in rovina ...

L’unico aspetto per cui ti do ragione, è che ognuno è libero di fare come crede, e di attuare tutte le strategie che lo mettono tranquillo.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
le cessazioni vanno fatte PRIMA DEL ROGITO.
Certamente!
Non l'avevo scritto; ma ti assicuro che appena l'agente immobiliare mi ha comunicato la data definitiva del rogito io, accettandola benché il promissario acquirente l'avesse già cambiata due volte per i comodi suoi, gli ho detto e scritto per mail che il giorno precedente avrei cessato l'utenza (nell'immobile c'è solo l'energia elettrica).
L'agente si è quasi offeso e ha cercato di opporsi. Io non ho cambiato idea, anche perché sul preliminare l'argomento delle utenze non era stato trattato e non mi potevano accusare di inadempimento.
Per avere l'energia elettrica in quel Comune occorrono tre giorni, si trattava di seconda casa, non penso che l'acquirente abbia patito le pene dell'inferno ritardando di tre giorni la sua vacanza sulle montagne olimpiche!
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
l’importante e accordarsi prima.
Questo è vero.
Purtroppo nel mio caso non avevamo trattato l'argomento nel preliminare, perché nessuno ci aveva pensato: né l'acquirente, né l'agente, e neppure io.
Le prossime volte farò più attenzione!

Invece quando ho comprato un'altra seconda casa in montagna, sono stata io a dire al venditore di cessare il contratto dell'energia elettrica (anche in quella zona gli appartamenti non sono metanizzati). Perché ne avrei stipulato uno nuovo a distanza di mesi, quando sarebbero iniziati i lavori di ristrutturazione.
 

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