uva

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Proprietario Casa
È capitato anche a me
Pure a me, in un Comune in montagna.
Condominio quasi tutto di seconde case e solo tre residenti. Nel marciapiedi antistante c'era un foro (del diametro ridotto, ma sufficiente a farsi male se ci si infilava un piede) vicino al palo della luce. Forse il buco era stato scavato per una riparazione dell'illuminazione pubblica, e poi non chiuso.

Uno dei condòmini residenti ha fatto la segnalazione al Comune che è intervenuto per il ripristino.

Anche secondo me non è compito dell'amministratore del condominio presentare l'istanza al Comune. Potrebbe farlo, ma non rientra obbligatoriamente nelle sue mansioni perché il problema non riguarda una parte comune dell'edificio condominiale.
Se non se ne occupa l'amministratore, può farlo un condòmino oppure qualsiasi cittadino.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Anche secondo me non è compito dell'amministratore del condominio presentare l'istanza al Comune.
io non ho detto che è un "dovere" dell'amministratore ma che è una sua discrezionalità, sopratutto nell'ottica della difesa della sicurezza dei condòmini, se lo facesse non ci sarebbe nulla di anomalo, non travalicherebbe quelli che sono i suoi compiti, anche se lo facesse senza l'input assembleare. D'altro canto se l'amministratore scrive al Comune scrive in quanto rappresentante del Condominio, se scrive un cittadino lo fa a titolo personale, a meno che non faccia mettere in calce alla lettera la firma dei condomini.
 

alberto bianchi

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E' chiaro che lamentarsi con il Comune in rappresentanza di una "pluralità" di persone, che rischiano di rompersi una gamba o anche la testa, ha maggiore efficacia rispetto ad una lamentela presentata da un "singolo" individuo che, molto spesso, viene trattato alla stregua del "solito rompiscatole" che non ha niente da fare. L'Hotel di Rigopiano docet !
Quanto alle leggi, Dio ce ne scampi. In Italia ne abbiamo fin troppe, superano le 100.000 e i risultati si vedono. Inghilterra, Germania o Francia che ne hanno tra 5000 e 7000 non sono certo nazioni incivili.
 

Luigi Criscuolo

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Se mi spieghi in quale articolo di Legge sia precisata tale azione fra gli obblighi/mansioni di un Amministratore di Condominio te ne darò atto.
Allora a proposito delle mansioni dell' amministratore; difronte al cancelletto pedonale del condominio dove abito c'era una stazione ecologica, cioè i famosi cassonetti romani per la raccolta differenziata della immondizia.
I cassonetti erano in un numero insufficiente rispetto al volume delle immondizie dei cittadini a cui i cassonetti servivano: morale cassonetti stracolmi, immondizie abbandonate vicino ai cassonetti in quantità tale da invadere il marciapiede (chiamarlo marciapiede è un eufemismo perché è largo 70 cm) fino ad impedire l'agibilità del cancelletto pedonale.
A nulla sono valse le lettere mandate dai singoli condòmini all' AMA, alla Circoscrizione,ai Vigili Urbani, ed all'Ufficio di Igiene e le fotografie dello scempio mandate alle redazioni romane dei giornali nazionali e locali.
Poi è stata incaricata l'amministratore il quale ha incominciato a scrivere come rappresentante ufficiale del condominio: la situazione non è cambiata di molto ma se non altro gli interpellati hanno risposto, cosa che non avevano fatto quando chi aveva scritto era un cittadino qualunque.
Il colpo vincente per far spostare i cassonetti a lato del marciapiede di fronte è stata l'idea dell'amministratore il quale ha allegato il certificato medico della condomina del piano rialzato, che soffre d'asma, evidenziando le responsabilità a cui si sarebbero esposti i dirigenti AMA in seguito all'aggravarsi dello stato di salute della condomina a seguito del rifiuto di spostare i cassonetti.
Dopo una settimana sono stati messi cartelli di divieto di sosta sul marciapiede di fronte e dopo 5 giorni sono venuti tutti, dirigenti, e operai, AMA, vigili urbani per rimuove le macchine che nonostante il divieto erano state parcheggiate, Responsabile dell' Ufficio Tecnico Comunale, ed i cassonetti sono stati spostati dal lato del marciapiede di fronte, suscitando l'ira di quei frontisti.
Ora purtroppo lo spettacolo indecoroso è dall'altra parte.
Per dovere di cronaca il fatto si è verificato quando il Sindaco era Marino.
 

uva

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Proprietario Casa
è una sua discrezionalità,
Concordo che sia una discrezionalità dell'amministratore.

Infatti avevo scritto che l'amministratore
Potrebbe farlo, ma non rientra obbligatoriamente nelle sue mansioni

E' pure vero che l'amministratore può essere più incisivo perché rappresenta una pluralità di persone (i condòmini); però io ragiono diversamente.

Se come cittadina noto qualcosa di rotto/non funzionante/ecc. la cui riparazione/manutenzione compete all'Ente pubblico, mi attivo per sollecitare l'Ente.
Mi attivo anche parlando con altre persone danneggiate e raccogliendo le firme (nel caso del Comune in montagna non l'ho potuto fare perché in quel periodo non ero sul posto) per presentare un'istanza/petizione/ecc.

Poi ben venga l'iniziativa degli amministratori di condominio o di altre "figure" più influenti del singolo. Ma ciò non toglie che i cittadini, individualmente o in gruppo, possano darsi da fare senza aspettare che ci pensi qualcun altro.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Allora a proposito delle mansioni dell' amministratore...

Onore al "merito" e lodevole professionista... ma è stata una sua "libera" iniziativa.

Ancor più lodevole @uva perché è l'esempio di come le persone civili dovrebbero comportarsi: agire in prima persona e non scaricare le incombenze su altri o pretendere prestazioni non dovute...o peggio rimanere inerti.
 

chiacchia

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Ragazzi Garibaldi disse HO FATTO L'ITALIA, lo sbaglio e che doveva fare prima gli Italiani, se in casa tua butti un mozzicone a terra ci dovrà essere qualcuno che lo toglie ma se sei prima tu a non buttare il mozzicone l'attenzione ricadrà su altre cose e la casa sarà più bella, è vero che la spazzatura non la puoi tenere in casa, ma se tu che stai al comune, giusto per partire da un ufficio, se cammini par la strada e vedi lo scempio che fai? aspetti che te lo dicano? e mi fermo qui.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Onore al "merito" e lodevole professionista... ma è stata una sua "libera" iniziativa.
se a seguito di un incidente automobilistico uno dei mezzi coinvolti demolisce il muretto di cinta, con sopra la cancellata, di un condominio è l'amministratore di quel condominio che, a tutela degli interessi del condominio medesimo, seguirà tutta la pratica per ottenere il risarcimento del danno più vicino al costo della ricostruzione della parte danneggiata.
La parte danneggiata fa parte della proprietà condominiale quindi è di proprietà comune in forma indivisa di tutti i condomini: l'amministratore seguendo il risarcimento del danno fa gli interessi del condominio ma anche di ogni singolo condomino.
Ora non capisco che cosa ci sia di straordinario, o di encomiabile perché non dovuto, se l'amministratore, vedendo, o essendo stato avvertito, che il marciapiede davanti al cancello di ingresso può essere causa di lesioni ai condomini, si prende la briga di scrivere, in nome e per conto di tutto il condominio, all'Ufficio tecnico Comunale per far sistemare il marciapiede davanti al condominio stesso.
Non è assimilabile alla sistemazione di un passo carraio malandato?
Va bene che la Città Metropolitana di Roma è un pò "particolare" ma le lettere inviate dai singoli cittadini non sortiscono risultati al 90%. Avete mai provato a contattare gli uffici pubblici di una grande città? Vi fanno fare il "Giro delle sette chiese" e se ti adombri perché non ottieni una risposta esauriente ti attaccano pure il telefono.
 

uva

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Proprietario Casa
Avete mai provato a contattare gli uffici pubblici di una grande città?
Concordo che in una grande città o metropoli come Roma i vari uffici comunali difficilmente prendono in considerazione le lamentele dei cittadini.

Nell'esempio che ho fatto nel post n. # 11 è stato facile perché nei piccoli Comuni il contatto con le "istituzioni" è più semplice e diretto.
 

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