uva

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Secondo me per ottenere un rendimento apprezzabile da un'obbligazione corporate, chi l'acquista deve prendersi un certo rischio.
E' importante verificare il rating, considerando che a volte i rating sono due: quello, più generico, dell'emittente e quello specifico dell'emissione a cui si è interessati.
Se il tasso del bond è appetibile, a volte c'è una call: l'emittente può deciderne il rimborso anticipato per poi rifinanziarsi sul mercato con altre emissioni a tassi inferiori.
Inoltre spesso i tagli delle emissioni corporate sono alti: 50.000 o 100.000 euro.
Se poi si tratta di obbligazioni in valuta estera, c'è pure il rischio cambio. Io, ad esempio, in passato ho investito in dollari USA acquistando dei Treasury perché non me la sentivo di rischiare con una corporate.

Tutti questi rischi e complicazioni col Btp Italia non li vedo!
 

Dimaraz

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che l'Italia fallisca non lo trovo molto probabile

Ma in un caso simile sarebbero già falliti il 99% degli altri emittenti di strumenti finanziari.

Il 99% degli altri emittenti non ha lo stesso rapporto di indebitamento ne lo stesso rating (vera baggianata).

Gli Stati possono fallire...solo che i "boiardi" usano termini diversi. Parlano di "default" oppure di "ristrutturazione".

Giocano con le parole per alterare la realtà.
Andate a chiedere a chi aveva investito in titoli Argentina...che per la cronaca ha dichiarato default con un rapporto deficit/pil ben inferiore al nostro dello scorso anno (auguri dove sarà per la fine del corrente).

E senza andare all'estero ....studiatevi il caso della Rendita Italiana Redimibile ...diventata Irridimibile...o come risolse la questione debiti nazionale l'innominabile di un secolo fa.

Quanto alla "tassazione" ...ennesima truffa di Stato.
 
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