sebin6

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Buon pomeriggio, volevo sapere se in un condominio è possibile avere il superbonus 110% effettuando interventi "trainanti" sul 25% o più dell'edificio ma non effettuando il cappotto termico ma insufflando isolante sull'intercapedine dei muri esterni per migliorare la classe energetica di 2 unità.
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Il DL Rilancio non pone divieti riguardo il metodo d'isolamento da usare per l'ottenimento del superbonus.
Esistono però dei requisiti tecnici da rispettare, definiti nel Decreto attuativo del MISE (attualmente in fase di registrazione alla Corte dei Conti per la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).
In sintesi, i requisiti consistono nel rispetto dei valori minimi di trasmittanza, suddivisi per fascia climatica e per tipologia di superficie da isolare (pareti, pavimenti, coperture).
Rispetto a quelli attualmente vigenti e contenuti nel DM 26 gennaio 2010, sono stati abbassati.
Inoltre, i materiali isolanti dovranno rispettare i criteri ambientali minimi (CAM) riportati nel DM 11 ottobre 2017.

Morale della favola: non si può determinare l'accesso al superbonus semplicemente valutando il metodo d'intervento, ma calcolando a monte la prestazione finale ottenuta a seguito della sua esecuzione (e questo vale per qualsiasi lavoro di riqualificazione energetica).

Per cui, il consiglio che mi sento di dare è di diffidare dai "venditori porta a porta" che, dall'uscita del superbonus, hanno cominciato a circolare proponendo interventi a caso, senza effettuare un minimo di diagnosi preliminare e promettendo detrazioni, cessione del credito e sconto in fattura sull base del nulla.
Tant'è che fanno firmare contratti raffazzonati e pieni di clausole sospensive e/o vessatorie a loro tutela esclusiva.
Attenzione a questi pagliacci.
 

ismet

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve, ho in corso una trattativa con una ditta (una S.p.A.), operante nel settore del fotovoltaico da circa 10 anni, la quale attraverso una rete locale di imprese e collaboratori, mi ha proposto di poter eseguire dei lavori di ristrutturazione (cappotto, infissi, fotovoltaico, PDC, caldaia, ect), beneficiando del bonus 110% e con pagamento mediante lo sconto in fattura.

La società ha richiesto preliminarmente la mia impegnativa attraverso il pagamento di 700 euro che, stante al modulo sottoscritto, verranno restituiti all'accettazione ed esecuzione dei lavori mentre verranno trattenuti nel caso in cui non sussisteranno più le condizioni del 110% ovvero i lavori dovessero spostarsi oltre il 31.12.2021.

A fronte della somma versata mi fornirà un dispositivo (da scegliere tra monopattino elettrico, PDC, ecc.) che comunque rimarrà mio alla restituzione della somma, anche nel caso delle citate difficoltà di esecuzione.

La società ha precisato che detta somma rappresenta una modalità di sbarramento per evitare che persone decidano di avviare le procedure (con certificazioni, sopralluoghi, ecc) e poi abbandonano per altri preventivi. Diciamo che rappresenterebbe una fidelizzazione forzata.

Dopo un preliminare e sommario sopralluogo senza alcun specifico riferimento ai singoli interventi da eseguire ho ricevuto una serie di fogli da firmare, alcuni dei quali riportano le caratteristiche del mio immobile, altri indicano sommariamente, per macro voci, gli interventi trainanti, altri specificano nel dettaglio il valore e la componentistica dell’impianto fotovoltaico, un altro ancora elenca una serie di condizioni contrattuali con clausole che sono tipiche di un rapporto in cui sono previste finanche delle penalità per ritardati pagamenti.

Dopo aver letto questa documentazione sono stato assalito da numerosi dubbi manifestandoli alla società la quale ha precisato che si tratta di un contratto preliminare unicamente utilizzato, in formato standard, a fissare il mio impegno nella prosecuzione della trattativa.

A questo punto io ho avanzato queste richieste, accettate dalla società:
  • inserire una postilla con la quale, a pena di nullità di ogni accordo/contratto/atto, tutte le forniture e le cessioni fatte dalla società dovranno essere esclusivamente pagate mediante sconto in fattura e/o cessione del credito;
  • non firmerò la pagina delle condizioni contrattuali e la pagina in cui si specificano anche delle modalità di pagamento;
  • eseguirò il pagamento della somma di euro 700 per avviare le procedure.
Io avrei intenzione di proseguire nella procedura per cui chiedo se magari ci sia qualche altra garanzia che mi possa mettere al riparo da possibili insidie contrattuali.


saluti
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Salve, ho in corso una trattativa con una ditta (una S.p.A.), operante nel settore del fotovoltaico da circa 10 anni, la quale attraverso una rete locale di imprese e collaboratori, mi ha proposto di poter eseguire dei lavori di ristrutturazione (cappotto, infissi, fotovoltaico, PDC, caldaia, ect), beneficiando del bonus 110% e con pagamento mediante lo sconto in fattura.

La società ha richiesto preliminarmente la mia impegnativa attraverso il pagamento di 700 euro che, stante al modulo sottoscritto, verranno restituiti all'accettazione ed esecuzione dei lavori mentre verranno trattenuti nel caso in cui non sussisteranno più le condizioni del 110% ovvero i lavori dovessero spostarsi oltre il 31.12.2021.

A fronte della somma versata mi fornirà un dispositivo (da scegliere tra monopattino elettrico, PDC, ecc.) che comunque rimarrà mio alla restituzione della somma, anche nel caso delle citate difficoltà di esecuzione.

La società ha precisato che detta somma rappresenta una modalità di sbarramento per evitare che persone decidano di avviare le procedure (con certificazioni, sopralluoghi, ecc) e poi abbandonano per altri preventivi. Diciamo che rappresenterebbe una fidelizzazione forzata.

Dopo un preliminare e sommario sopralluogo senza alcun specifico riferimento ai singoli interventi da eseguire ho ricevuto una serie di fogli da firmare, alcuni dei quali riportano le caratteristiche del mio immobile, altri indicano sommariamente, per macro voci, gli interventi trainanti, altri specificano nel dettaglio il valore e la componentistica dell’impianto fotovoltaico, un altro ancora elenca una serie di condizioni contrattuali con clausole che sono tipiche di un rapporto in cui sono previste finanche delle penalità per ritardati pagamenti.

Dopo aver letto questa documentazione sono stato assalito da numerosi dubbi manifestandoli alla società la quale ha precisato che si tratta di un contratto preliminare unicamente utilizzato, in formato standard, a fissare il mio impegno nella prosecuzione della trattativa.

A questo punto io ho avanzato queste richieste, accettate dalla società:
  • inserire una postilla con la quale, a pena di nullità di ogni accordo/contratto/atto, tutte le forniture e le cessioni fatte dalla società dovranno essere esclusivamente pagate mediante sconto in fattura e/o cessione del credito;
  • non firmerò la pagina delle condizioni contrattuali e la pagina in cui si specificano anche delle modalità di pagamento;
  • eseguirò il pagamento della somma di euro 700 per avviare le procedure.
Io avrei intenzione di proseguire nella procedura per cui chiedo se magari ci sia qualche altra garanzia che mi possa mettere al riparo da possibili insidie contrattuali.


saluti
A giudicare dalla descrizione del caso, credo che Lai abbia contattato il mio studio per una verifica del suddetto contratto.
Se così fosse, suppongo abbia avuto riscontro in merito dal collega avvocato che si occupa di tali questioni e che ha verificato il documento in dettaglio.
Non scendo nei particolari della disamina che ha fatto lui, ma quando parlavo di contratti raffazzonati e privi di ogni fondamento tecnico e legale, mi riferivo esattamente a quello che ha esposto.

Se vuole affidarsi ad un fornitore così poco competente e per nulla trasparente, per mettersi al riparo non basta aggiungere clausole improvvisate, ma farsi affiancare da un esperto in materia contrattualistica, che le garantisca una tutela valida anche per eventuali problemi che dovessero crearsi nel proseguio dei lavori.
Infatti, qui non si tratta semplicemente di rimetterci qualche euro, ma di mettere a rischio il suo denaro, il valore della sua casa e tanto tanto tempo.

E, purtroppo, qualche consiglio raccolto su questo forum non può sostituire un avvocato né garantirle sicurezza su temi complessi come questi.
 

ismet

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho in corso questa trattativa e sto cercando di capire se devo completamente diffidare della società. Il problema è anche quello di trovare delle ditte specializzate sul territorio che siano in grado di eseguire tutti i lavori che si potrebbero realizzare con l'ecobonus 110% e che applicano lo sconto in fattura
 

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