Antonella Tamagnone

Nuovo Iscritto
Buon giorno a tutti! Una persona informata dei fatti mi ha messo un 'condominio' di pulci nelle orecchie.
Qui di seguito indichero' tutto cio' che mi sono sentita dire:

- sono un Amministratore abusivo perche' non iscritta Albo
- ho dichiarazioni o documentazione fiscale da presentare ( tolto eventuale
770)
- presentazione di queste dichiarazioni/documentazioni e pagamenti sono
mia responsabilita' quindi colpevole in caso di errore
- avrei dovuto a fare una iscrizione (non dice quale) all'Ufficio delle Entrate
:shock::shock::shock:

Sinceramente ho percepito altri anatemi cadenti sulla mia testa, ma avevo
gia' le farfalle nello stomaco e non ho memorizzato.

Gentilmente c'e' qualche Buon Samaritano che mi puo' dare delucidazioni?

Grazie! :disappunto::disappunto::disappunto:
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Anzitutto ti dico che il "condomino incaricato" non esiste.

Pertanto, o un assemblea ha deliberato di nominarti amministratore con le maggioranze previste dalla legge, oppure sei soltanto un soggetto che si occupa di gestire lo stabile di cui è comproprietario, in una certa misura proporzionale.

Poi è bene sapere che le cosiddette associazioni di amministratori (anaci, anammi o simili) non danno alcun titolo "ufficiale" da accampare che possa essere assimiliato alla patente di guida per poter guidare.

L' amministrazione, come la politica, o la fai o la subisci, il resto sono chiacchere.

Il tuo condominio, come tutti i condomìni, ha bisogno di un' organizzazione amministrativa economica, efficace ed efficiente.

L' organizzazione del condomìnio è indispensabile a causa dei servizi di gestione insostituibili che fornisce:

La rappresentanza legale, la gestione della cassa, la cura e la manutenzione dei beni comuni.

Proprio perchè i condòmini hanno un bisogno assoluto di organizzarsi, non ne possono cioè fare a meno; proprio per questo, chi governa il condomìnio, se agisce in mancanza di un sistema di procedure controllato, può imporre prezzi altissimi per i servizi di gestione erogati, per quanto questi possano essere scadenti.

Ossia, l' amministratore in carica può permettersi di esigere e incassare altissime quote condominiali, mentre dall' altro lato può permettersi di dare in cambio il minimo indispensabile in fatto di servizi, trattenendo e usando per sè la differenza tra le risorse incamerate e quelle erogate.

Così massimizza i profitti! E' la legge della domanda e dell' offerta in un regime monopolista!

Siccome gli amministratori sono imposti dalla legge, finora essi hanno agito con la piena libertà di poter imporre anche la propria organizzazione e il proprio sistema di procedure; proprio per questo motivo gli amministratori, spesso, sono inefficienti; sempre, sono potenzialmente in conflitto di interessi; occasionalmente, fuggono con i soldi della cassa comune.
 

cautandero

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Vedo che sei contro gli amministratori per partito preso. Ti preciso, comunque, che non sono gli amministratori a determinare le spese e le quote condominiali che questi deve esigere, ma è l'Assemblea dei condomini. Se l'amministratore da in cambio del suo lavoro dà il minimo indispensabile e questo non piace ai condomini, l'Assemblea degli stessi, può decidere, in quesiasi momento di "defenestrarlo" ,mandandolo "a casa" ed eleggendo un altro amministratore al posto di questo che giudicano inefficiente. Premetto,non sono un amministratore condominiale e non ho voluto mai farlo.
 

Antonella Tamagnone

Nuovo Iscritto
Non ho avuto la tua sensazione leggendo la risposta di Guardiano.
Quello che ho capito e' che, purtroppo, una grande parte degli amministratori seguono le regole generali comportamentali
che sono un uso in Italia da parte di coloro che esercitano la loro professione in un campo che da' la liberta' di agire
senza tanti controlli. Queste sono le regole dei furbetti. Tutti si lamentano ma poi al momento di prendere la decisione di
sostituire detti furbetti dicono l'un l'altro " Tanto sono tutti uguali magari finiamo da uno peggiore!". E cosi' si rimane per
anni intrappolati.
Guardiano ha sottolineato che esistono anche gruppi di Amministratori che fanno gli interessi dei condomini e che comunque
riescono a guadagnare facendo il loro lavoro in modo onesto ed oculato.
:daccordo::daccordo::daccordo:
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Vedo che sei contro gli amministratori per partito preso. Ti preciso, comunque, che non sono gli amministratori a determinare le spese e le quote condominiali che questi deve esigere, ma è l'Assemblea dei condomini. Se l'amministratore da in cambio del suo lavoro dà il minimo indispensabile e questo non piace ai condomini, l'Assemblea degli stessi, può decidere, in quesiasi momento di "defenestrarlo" ,mandandolo "a casa" ed eleggendo un altro amministratore al posto di questo che giudicano inefficiente. Premetto,non sono un amministratore condominiale e non ho voluto mai farlo.

Non sono "contro" gli amministratori, visto che, tra l' altro, esercito la professione di "amministratore".
Invece sono "per" la gestione condominiale che crea valore per chi abita nella casa.

Chissà perchè in Italia è così necessario avere dei nemici da combattere!

Io non ho nemici! Discuto con tutti coloro che hanno la voglia e il coraggio di approfondire le questioni e risolvere i problemi.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Gli interventi di Antonio Azzaretto mi sono piaciuti assai assai. Purtroppo ho conosciuto molti dei praticoni da lui citati. Al contrario, la professione - faticosa e stressante dell'Amministratore con la A maiuscola- è una cosa seria e non esistono associazioni di categoria (autoelevatesi pomposamente al rango di Albo Professionale). Dato che la discussione era già stata iniziata tempo fa, inviterei, se possibile e se è il caso l'Amministratore del Forum a "rimandarla in onda. Vi abbiamo contribuito numerosi.
 

milly52

Membro Attivo
Proprietario Casa
Anzitutto ti dico che il "condomino incaricato" non esiste.

Pertanto, o un assemblea ha deliberato di nominarti amministratore con le maggioranze previste dalla legge, oppure sei soltanto un soggetto che si occupa di gestire lo stabile di cui è comproprietario, in una certa misura proporzionale.

Poi è bene sapere che le cosiddette associazioni di amministratori (anaci, anammi o simili) non danno alcun titolo "ufficiale" da accampare che possa essere assimiliato alla patente di guida per poter guidare.

L' amministrazione, come la politica, o la fai o la subisci, il resto sono chiacchere.

Il tuo condominio, come tutti i condomìni, ha bisogno di un' organizzazione amministrativa economica, efficace ed efficiente.

L' organizzazione del condomìnio è indispensabile a causa dei servizi di gestione insostituibili che fornisce:

La rappresentanza legale, la gestione della cassa, la cura e la manutenzione dei beni comuni.

Proprio perchè i condòmini hanno un bisogno assoluto di organizzarsi, non ne possono cioè fare a meno; proprio per questo, chi governa il condomìnio, se agisce in mancanza di un sistema di procedure controllato, può imporre prezzi altissimi per i servizi di gestione erogati, per quanto questi possano essere scadenti.

Ossia, l' amministratore in carica può permettersi di esigere e incassare altissime quote condominiali, mentre dall' altro lato può permettersi di dare in cambio il minimo indispensabile in fatto di servizi, trattenendo e usando per sè la differenza tra le risorse incamerate e quelle erogate.

Così massimizza i profitti! E' la legge della domanda e dell' offerta in un regime monopolista!

Siccome gli amministratori sono imposti dalla legge, finora essi hanno agito con la piena libertà di poter imporre anche la propria organizzazione e il proprio sistema di procedure; proprio per questo motivo

Salve,dato che lei un esperto di propit,le chiedo un chiarimento.
Questa è la situazione:ci sono 3 villette bifamiliari e una singola,in pratica 7 proprietari che hanno in comune solo le luci
del corsello ed un cancello elettrico,in comune risulta come residence,finora la bolletta dell'enel intestata al residence era
appoggiata presso un proprietario che divideva le spese per i millesimi di proprietà di tutti,oggi,dopo 17 anni,l'enel richiede
un codice fiscale per il residence minacciando azioni penali se questo non verrà richiesto all'agenzia delle entrate e comunicato loro.Sono cambiate le normative data questa richiesta dall'enel?
L'agenzia delle entrate per dare il codice fiscale richiede un rappresentante legale,cosa che nessuno dei 7 proprietari si sente di fare,anche perchè non si sa a cosa comporta.Non sarà obbligatorio prendere un amministratore per 4 lampade e un cancello!!!:disappunto::disappunto:
Si continua a sentire che si vuole semplificare la burocrazia ma pare che facciano di tutto per metterci in difficoltà.
Grazie se riuscirà a chiarire la situazione o dare un suggerimento;)
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
In pratica l' Enel intende intestare il contratto di erogazione dell' energia elettrica al condominio.

L' ente vi chiede per questo motivo di costituire il condominio e di nominare un amministratore (che poi sarà il soggetto che fungerà da rappresentale legale e chiederà il numero di codice fiscale).

Mi sembra una richiesta legittima e opportuna, visto che voi, di fatto, siete un condominio.

Finora non avete avuto un contratto di erogazione dell' energia elettrica regolare; è ora di cominciare.
 

milly52

Membro Attivo
Proprietario Casa
Il contratto dell'enel è già intestato al residence solo che è stato dato come codice fiscale quello della persona a cui era appoggiato come recapito postale,per cui mi dice che è obbligatorio nominare un amministratore?Se dovesse farlo uno dei condomini quali incombenze ha?:domanda:
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Allora, il codice fiscale del condominio è diverso da quello della persona fisica. Il primo è composto da soli numeri, mentre il secondo e fatto di lettere del cognome e del nome di numeri circa la data di nascita e lettere e numeri per il comune di nascita.
quindi l'Enel non può fatturare ("la bolletta" è una fattura....) ad una persona fisica una utenza intestata a: "condominio", "residence" ecc. ecc.
L'amministratore avrà l'incombenza di chiedere il C.F. all'Agenzia delle Entrate, di riscuotere l'importo della fattura Enel e.....dato che c'è un corsello condominiale, avrà anche la gestione dell'illuminazione e della manutenzione del medesimo. Oltre alle pulizie, se previste. Avrà la rappresentanza legale del Condominio ecc. ecc.
 

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