potrebbero esserci i 90 giorni.
Sono situazioni diverse.

Nella procedura attuale i 90 gg del termine di grazia comportano una seconda udienza durante la quale se l'inquilino non sana la morosità il giudice convalida lo sfratto. Che solo a quel punto diventa un titolo esecutivo.
Sappiamo che attualmente gli ufficiali giudiziari non lo eseguono durante il primo accesso e possono concedere varie proroghe.

Nella procedura proposta dal ddl, l'AES emette comunque un titolo esecutivo.
La "proroga" di 90 gg concessa ai fragili/licenziati/malati/ecc. riguarda l'esecuzione dello sfratto.
Non mi è chiaro se scaduti i 90 gg. l'ufficiale giudiziario può concedere altre proroghe.
 
Il fatto che il DDL sia poco chiaro in tante sue parti sta a significare che è stato realizzato da gente che non conosce a fondo la materia e nemmeno la prassi. Purtroppo servirebbero invece dei professionisti, oppure una più stretta collaborazione con UPPI, Confedilizia o altre associazioni di proprietari che al loro interno dispongono di avvocati preparati ed esperti, per realizzare un Disegno di Legge chiaro, inequivocabile e che si basasse su presupposti realizzabili nella prassi. Che poi passi in Parlamento per l'approvazione mi sembra anche giusto. I Decreti sono sempre carenti e imprecisi. Togliere comunque la giurisdizione degli sfratti al Giudice ordinario mi sembra una buona idea ed è la strada più corretta per rendere le procedure più snelle.
 
collaborazione con UPPI
Infatti l'Uppi ha pubblicato delle proposte ragionevoli.
Ad esempio il
Registro nazionale delle morosità reiterate, accessibile ai locatori o alle associazioni di categoria.

Si dovrebbe organizzare il Registro distinguendo i morosi incolpevoli (chi è stato licenziato, famiglie con difficoltà reali e fragilità varie che hanno diritto all'assistenza dei Servizi sociali) dai furbastri.

Chi non paga l'affitto e mantiene un tenore di vita sicuramente non da indigente (spesso costoro postano sui social foto di viaggi, vacanze, auto nuove) non merita proroghe.
Il loro sfratto deve essere eseguito entro il termine più breve proposto dal ddl.
Il furbastro trovi a sue spese una sistemazione da parenti/amici, vada in un residence, e impari che il diritto alla casa si accompagna al dovere di pagare il dovuto al locatore prima di spendere per beni e servizi non necessari.

Condivido anche le altre proposte dell'Uppi, specialmente la

Tutela economica del piccolo proprietario
- Assicurazione pubblica volontaria contro la morosità, con premio deducibile;
- Detrazione immediata dei canoni non percepiti;
- Fondo statale di indennizzo per la ritardata esecuzione;
- Incentivi per il rapido riutilizzo dell’immobile liberato.


che avendo un costo a carico dello Stato / Enti locali necessitano di finanziamenti pubblici.
 
Togliere comunque la giurisdizione degli sfratti al Giudice ordinario
Qui secondo me casca l'asino. Una riforma del genere potrebbe essere giudicata incostituzionale.
Sinceramente preferirei che si tentasse di migliorare le attuali procedure senza stravolgerle completamente col rischio alla fine di un nulla di fatto.
 
un piano casa senza sghei
Vedremo.

IMG_6462.jpeg
 
Una riforma del genere potrebbe essere giudicata incostituzionale.
Se ti riferisci all'istituzione e poteri dell'AES proposti dal ddl, non mi pare incostituzionale se sarà un organo amministrativo soggetto alla vigilanza del Ministero:

Per la finalità dell’articolo 1, è istituita, presso il Ministero della giustizia, l’Autorità per l’esecuzione degli sfratti, di seguito«AES», quale ente nazionale pubblico autonomo dotato di poteri amministrativi e operativi in materia di rilascio dell’immobile per morosità acclarata.
L'AES potrebbe contribuire ad alleggerire il lavoro dei tribunali, dato che esaminare la documentazione e convalidare uno sfratto è un'attività di natura amministrativa non particolarmente complessa.

Se il locatore presenta all'AES un'istanza basata su argomentazioni e documentazioni false, l'art. 3 del ddl prevede che

L’AES, accertata la sussistenza di condotte rilevanti ai sensi del presente articolo, può trasmette gli atti alla procura della Repubblica per le valutazioni di competenza relative ai reati di falso, truffa, calunnia.

Il locatore truffaldino ne risponderà in tribunale.
 

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