gillo

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Possiedo una seconda casa in un paese costiero della Sardegna in cui non risiedo e dove la tassazione ICI è regolamentata come segue:
Aliquota agevolata del 4,5 per mille:
• per gli immobili delle persone fisiche con residenza anagrafica nel Comune
Aliquota del 7 per mille:
• per gli immobili dei cittadini non residenti;
In base a questo, io pago il 2,5 per mille in più rispetto a un residente che ha una seconda casa.
Chiedo se qualcuno è a conoscenza se anche la nuova tassazione IMP/IMU permette ai comuni queste discriminazioni.
Grazie per le eventuali risposte.
 

Fausto1940

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spetta certamente al Comune; sono stabilite le aliquote di massima sia per le "prime case" che per le seconde. I Comuni, con apposite delibere, possono applicare le aliquote minori o maggiori nei limiti stabiliti dalla legge, in deroga alle aliquote base. Tieni presente che l'IMU assorbe l'IRPEF e le addizionali che gravano sull'immobile. Preciso che per abitazione principale, si intende (art. 8 D.Lgs 504/1992) quella nella quale si dimora abitualmente, pur avendo la residenza altrove. E' onere del dimorante dimostrare l'utilizzo abituale dell'immobile.
Attualmente, come certo avrai notato, non mi risulta che i Comuni abbiano assunto decisioni in materia.
 

gillo

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ICI/IMU e residenza

Grazie per la risposta, ma forse non ho espresso al meglio cosa mi interessava sapere e cioè: se due cittadini possiedono uno stesso bene (seconda casa), possono essere trattati diversamente in base alla residenza per quanto riguarda l’ICI/IMU? Vi sembra legale?
 

Fausto1940

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Proprietario Casa
Grazie per la risposta, ma forse non ho espresso al meglio cosa mi interessava sapere e cioè: se due cittadini possiedono uno stesso bene (seconda casa), possono essere trattati diversamente in base alla residenza per quanto riguarda l’ICI/IMU? Vi sembra legale?
Ritengo che per "residenti" si intendano coloro che dimorano abitualmente nell'immobile sito nel comune in cui hanno stabilito anche la residenza. Pertanto godono dell'aliquota agevolata. Chi invece non ha la dimora abituale, busca una legnata! A titolo di esempio, risiedo e dimoro abitualmente in provincia di Como e pago il 4,5x mille. Abbiamo un appartamento a Firenze che -quando era locato (con regolare contratto) a studenti ed essendo "seconda casa" - scontava il 7,5x1000. Una volta liberatici dai lanzichenecchi, l'aliquota è passata al 9 x1000. Commento: giusto o ingiusto, dura lex sed lex. E' cosa buona e giusta martellare chi si crea un patrimonio con quattrini guadagnati con il lavoro e regolarmente tassati, quando questo patrimonio è (stoltamente?) alla luce del sole.:basito:
 

gillo

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Ciao, ho appena letto la tua risposta, sono d’accordo con le tue considerazioni finali sulle tasse, ma ribadisco che per l'ICI la mia situazione è diversa: nello stesso comune, un residente paga 4,5x mille, l’altro non residente 7x mille. E’ una cosa giusta? A proposito di Firenze, per curiosità ho visto la tabella delle aliquote ICI: in nessuna delle aliquote riportate, pur nella varietà della casistica, si parla di aliquote diverse da applicare a cittadini residenti e non residenti, ma le aliquote sono uguali per tutti.
Grazie ancora.
 

Fausto1940

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Ciao, ho appena letto la tua risposta, sono d’accordo con le tue considerazioni finali sulle tasse, ma ribadisco che per l'ICI la mia situazione è diversa: nello stesso comune, un residente paga 4,5x mille, l’altro non residente 7x mille. E’ una cosa giusta? A proposito di Firenze, per curiosità ho visto la tabella delle aliquote ICI: in nessuna delle aliquote riportate, pur nella varietà della casistica, si parla di aliquote diverse da applicare a cittadini residenti e non residenti, ma le aliquote sono uguali per tutti.
Grazie ancora.
Purtroppo, nulla osta a che il comune diversifichi le aliquote a seconda dello stato di residente o meno. L'unica discriminazione per legge è relativa alle cointestazioni nel medesimo immobile. Mi spiego: se un immobile è cointestato ed è usufruito da uno dei cointestatari quale abitazione principale mentre per l'altro è seconda casa, il primo godrà per la sua quota delle agevolazioni, mentre il secondo non ha questa possibilità. Ovviamente, è facoltà dei comuni assoggettare all'aliquota favorevole l'immobile pluri intestato qualora questo sia goduto da un congiunto del titolare; altrettanto dicasi per il versamento: per legge, ciascuno deve versare la prpria quota, succesivamente è stato concesso un unico versamento da parte del più diligente dei cointestatari. Per l'ICI, ribedisco, occorrer fare molta attenzione ai regolamenti e alle delibere comunali.
Concludendo, anche se quanto tu esponi è iniquo, "chi ha in mano il bastone, comanda!"
 

gillo

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Proprietario Casa
E’ proprio così, chi comanda, pur di non dispiacere i propri elettori e curarsi l’orticello, non si pone scrupolo di agevolare gli uni a discapito degli altri. Vorrà dire che starò in vigile attesa di qualche spiraglio normativo che mi permetterà di fare ricorso.
 

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