Salve a tutti. Un contribuente, proprietario di un immobile, è deceduto il 15 gennaio scorso. Dunque, dovendo un periodo di 15 gg. essere assimilato ad una mensilità ai fini dell'IMU, gli eredi sono tenuti al pagamento per conto del de cuius. Il relativo importo complessivo, calcolato con le aliquote di riferimento (0.4 per l'abitazione principale; 0.76 per gli altri fabbricati) è inferiore a 24 euro, sì che l'acconto è inferiore alla soglia dei 12 euro. Secondo un funzionario del comune gli eredi sono tenuti a versare in acconto (dunque entro il 18 giugno) la totalità dell'importo (utilizzando per altro l'aliquota già deliberata dal comune), perché "il contribuente non è in vita nella seconda metà del 2012"; secondo gli eredi, invece, l'importo va versato e conguagliato a saldo, perché le rate sono di entità inferiore al limite prescritto dalla normativa nazionale.
Ha ragione il funzionario comunale o hanno ragione gli eredi?
Ha ragione il funzionario comunale o hanno ragione gli eredi?