JeanPaul

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Buongiorno
Ho affittato un capannone dal 2014 e, pur pagando annualmente gli interessi sul deposito cauzionale, non ho mai applicato la variazione istat sul canone (gli aumenti erano irrisori), ma ora, come tutti sappiamo, l'inflazione è tornata ai livelli degli anni 70-80 e ho pensato che sia il caso di rivalutare il canone; ma non sò come fare e vi chiedo, fatta salva la non retroattività, dal mese prossimo posso eseguire il calcolo e quindi rivalutare il canone:
- cumulando gli aumenti dal 2014
- come sopra ma dal 2020, anno del primo rinnovo del contratto
- solo dal prossimo mese utilizzando il 75% dell'istat 1/11/2021-31/10/2022
- altro
Ringrazio in anticipo per qualsiasi aiuto.
 

basty

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Primo requisito è che il contratto preveda l'adeguamento Istat.
Quanto alla decorrenza, a mio parere potrebbe essere applicata la prima ipotesi, attualizzando il canone del 2014 ad oggi, (considerando il 75% della variazione)
Seconda considerazione: valutare se il risultato ottenuto porti ad un valore in linea con le quotazioni di mercato, e non ultimo se sia in linea con le possibilità e qualità dell'affittuario.
 

uva

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Ho affittato un capannone
Trattandosi di un contratto di locazione commerciale, l'aggiornamento del canone è regolato dall'art. 32 l. 392/1978.

Per quanto riguarda il calcolo, avevo espresso la mia opinione in un thread analogo:
(post. n. # 5, #7, #13)
 

JeanPaul

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Sul contratto l'articolo relativo all'adeguamento è espresso in questi termini:
"Ai sensi dell'art.32 della Lgs 392/1978, le parti convengono che il canone di locazione verrà aggiornato annualmente, su richiesta del Locatore, nella misura del 75% delle variazioni, accertate dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati"
Stando a quanto sopra sembrerebbe che possa applicare l'aumento dal 1/3/2023, visto che l'annualità scade il 28/2; resta da stabilire se posso cumulare gli istat dal 2014.
In questo caso dove posso trovare le tabelle? su internet ho trovato solo calcoli relativi alla rivalutazione monetaria.
valutare se il risultato ottenuto porti ad un valore in linea con le quotazioni di mercato, e non ultimo se sia in linea con le possibilità e qualità dell'affittuario.

Per quanto rigarda l'opportunità dell'adeguamento il conduttore, anche se sarà ricalcitrante, ha le capacità di assorbire l'aumento e il canone attuale è molto al di sotto delle quotazioni di mercato
 

JeanPaul

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Grazie Basty
e che mi dici sul quando applicare l'aumento, visto l'articolo del contratto, gia da novembre o da marzo 2023
 

basty

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Grazie Basty
e che mi dici sul quando applicare l'aumento, visto l'articolo del contratto, gia da novembre o da marzo 2023
SE fosse scritto che l'adeguamento si applica automaticamente senza necessità di richiesta, lo potresti applicare in qualunque momento. Ma essendo a richiesta, lo puoi applicare dal momento della nuova annualità
 

basty

Membro Storico
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Tale clausola sarebbe nulla.
È la medesima opinione già riportata da @uva: mi Chiedo però se esistano sentenze in proposito.
Perché mi sembra una interpretazione “talebana” della legge. Provo a spiegarmi:
1) L’aggiornamento Istat è lecito e previsto dalla legge
2) Non è indicato dalla legge con quale anticipo e scadenza debba essere richiesto al conduttore
3) La legge 392 art 32 prevede l’aggiornamento su richiesta: e non vedo perché questa richiesta non possa essere stata concordata a priori sul contratto. E Non vedo per quale motivo costituisca un pattuizione volta a determinare un canone superiore a quello pattuito dal contratto scritto e registrato art 13 L 431.
 

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