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Una nostra vicina di casa (anziana e un po' polemica) mi ha detto che il supermercato di Torino dove fa la spesa da qualche mese ha iniziato ad arrotondare l'importo degli scontrini solo per i pagamenti in contanti.
Così a volte il cliente paga un po' di meno e a volte un po' di più.

Io vado di rado in quel supermercato e spesso in altri punti vendita della stessa catena, ma pagando sempre col bancomat non conoscevo la legge che consente gli arrotondamenti.

La sua domanda, a cui non so rispondere, è: se il cliente paga in contanti con i soldi giusti (compresi i centesimi) può opporsi alla regola dell'arrotondamento?

Esempio: scontrino per un piccolo acquisto € 5,38. Lei aveva la somma esatta in contanti ma la cassiera ha arrotondato e le ha fatto pagare € 5,40.
 
non conoscevo la legge che consente gli arrotondamenti.
Art. 13-quater, comma 2 del D.L. n. 50/2017, introdotto dalla legge di conversione n. 96/2017, applicabile dal 1° gennaio 2018:
[...] quando un importo in euro costituisce un autonomo importo monetario complessivo da pagare e il pagamento è effettuato integralmente in contanti, tale importo è arrotondato, a tutti gli effetti, per eccesso o per difetto, al multiplo di cinque centesimi più vicino.
Loro centesimi(1 e2) non ne danno e non ne vogliono
Comma 4 del sopraccitato articolo:
Resta impregiudicato il corso legale delle monete metalliche in euro destinate alla circolazione di valore unitario pari a un centesimo e a due centesimi di euro secondo le norme ad esse applicabili.
 
Comma 4 del sopraccitato articolo:
Ritornando all'esempio del post #1:

l'importo totale dello scontrino è € 5,38;
la cliente paga in contanti, ha esattamente € 5,38 (non le si dovrebbe dare il resto) e vuole pagare la somma non arrotondata;
la cassiera ha già battuto lo scontrino con l'arrotondamento e pretende che la cliente paghi € 5,40.

In base al comma 4 chi ha ragione: la cliente o la cassiera?

Per quella anziana è una questione di principio.
Anche perché i supermercati spesso pubblicizzano prodotti con prezzi che comprendono i centesimi. Tipo € 10,99 invece di € 11,00 che fanno poi pagare ai clienti in base alla legge dell'arrotondamento.
 
a tutti gli effetti
Ok, ho capito e oggi glielo spiego.
Non mi era chiaro quali fossero tutti gli effetti di cui al comma 2.

La vicina mi ha dato il volantino delle offerte di quel supermercato e so già che criticherà il pacco di biscotti a € 1,19 - la confezione di melanzane a € 1,99 - il prosciutto a € 2,29 - ecc.
E' vero che l'arrotondamento dello scontrino riguarda la somma dei prezzi di tutti i prodotti acquistati, ma certe pubblicità hanno poco senso.
 
Non conoscevo il Dl 50/2017.
Ci sono supermercati più “signori”: se non erro il più noto super Lombardo applica l’arrotondamento sempre … in difetto
 

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