Non è necessario stipulare un nuovo contratto per aumentare il canone, e non è consigliato.
Perché ripartendo "da zero" il locatore potrebbe non poterlo disdettare alla fine del primo quadriennio se non ricorrerà uno dei motivi tassativamente elencati nell'art. 3, c. 1 l. 431/1998.

Il locatore può proporre al conduttore il rinnovo del contratto in essere a nuove condizioni, seguendo la procedura descritta nel post #12 anche con riferimento al passaggio da cedolare secca a regime ordinario.
👍grazie Uva!
 
Confermo che alla scadenza dell'ottavo anno puoi proporre al conduttore, con preavviso di almeno 6 mesi, il rinnovo ad un canone maggiore di quello attuale.

Se lui accetta, ritengo che nel nono anno si debba passare da cedolare secca a regime IRPEF ordinario. Perché sono vietati gli aumenti di canone, per qualsiasi motivo, finché dura l'opzione.
Nelle annualità successive (dalla decima in avanti) il locatore potrà ritornare in cedolare secca, preavvisando il conduttore.
In un caso analogo al tuo io mi sono comportata così.

dunque ciò che è riportato in questo allegato non è applicabile , per forza bisogna tornare, per un anno almeno, al regime IRPEF... per cui ogni volta che si vuole variare regime fiscale ti salta un anno !?
ma si tratta di un nuovo quadriennio!,dove cambia il canone e si sceglie ancora la cedolare....
 

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