Sjlvia

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Si può chiedere all'inquilino un aumento del canone di affitto in occasione della seconda scadenza di un contratto 4+4 in cedolare secca?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Sì, seguendo la procedura di cui all'art. 2, c. 1 l. 431/1998:

... Alla seconda scadenza del contratto, ciascuna delle parti ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni o per la rinuncia al rinnovo del contratto, comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all'altra parte almeno sei mesi prima della scadenza.
La parte interpellata deve rispondere a mezzo lettera raccomandata entro sessanta giorni dalla data di ricezione della raccomandata di cui al secondo periodo.
In mancanza di risposta o di accordo il contratto si intenderà scaduto alla data di cessazione della locazione.
In mancanza della comunicazione di cui al secondo periodo il contratto è rinnovato tacitamente alle medesime condizioni.
 

uva

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Proprietario Casa
La raccomandata può essere anche a mano?
Assolutamente no!

La comunicazione deve avere data certa, quindi spedita per raccomandata ar. NON rileva la data di spedizione, ma quella in cui il destinatario è messo in condizione di riceverla.

Ne abbiamo parlato qui:
(post #14)

Va bene inviarla tramite pec, se entrambi (locatore e conduttore) ce l'hanno.
 

Sjlvia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Assolutamente no!
Grazie.

Secondo te, se proprietario e inquilino si sono verbalmente accordati sull'aumento che rischi si corrono in mancanza della comunicazione preventiva con raccomandata?
Intendo dire, se il conduttore ha accettato e c'è la sicurezza che non ci saranno contestazioni da parte sua, si potrebbe andare incontro ad altri problemi perché mancano le raccomandate (o sono state spedite in ritardo)?
Magari con l'Agenzua delle Entrate, facendo la dichiarazione del redditi, o nella comunicazione di rinnovo del contratto dove si dovrà inserire un canone diverso dal precedente....
 

uva

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uva

Membro Storico
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mancano le raccomandate (o sono state spedite in ritardo
Se trovi un accordo col tuo inquilino, puoi fare come segue.

1) Firmate un accordo di risoluzione consensuale del contratto in essere.
Se la data di risoluzione coincide con la scadenza del quadriennio non occorre comunicarla all'Agenzia delle Entrate.

2) Stipulate un nuovo contratto 4 + 4 con un nuovo canone.
Se sarà
in cedolare secca
come quello precedente, non si pagano né imposta di registro né bolli.
 

Sjlvia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se trovi un accordo col tuo inquilino, puoi fare come segue.

1) Firmate un accordo di risoluzione consensuale del contratto in essere.
Se la data di risoluzione coincide con la scadenza del quadriennio non occorre comunicarla all'Agenzia delle Entrate.

2) Stipulate un nuovo contratto 4 + 4 con un nuovo canone.
Non è una cosa che mi riguarda direttamente, ma coinvolge un mio familiare.
Era la soluzione che gli avevo prospettato anch'io, però c'è un problema: l'immobile è cointestato con il coniuge, che purtroppo non è più in grado di firmare (una forma avanzata di alzheimer). Non hanno fatto richiesta di interdizione, non c'è un amministratore di sostegno; è una situazione particolare per la quale non so che suggerimento dare.
Avevo pensato alla possibilità di mantenere il vecchio contratto aumentando il canone, visto che c'è già l'accordo con l'inquilino e che in otto anni non ci sono mai stati motivi di controversie.
 

uva

Membro Storico
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l'immobile è cointestato con il coniuge, che purtroppo non è più in grado di firmare
Non è un problema.
Soprattutto se il coniuge malato che non compare come locatore è consenziente, e paga le imposte sul relativo reddito in base alla sua quota.

L'immobile cointestato può essere dato in locazione anche da uno solo dei comproprietari.


 

Sjlvia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non è un problema.
Soprattutto se il coniuge malato che non compare come locatore è consenziente, e paga le imposte sul relativo reddito in base alla sua quota.

L'immobile cointestato può essere dato in locazione anche da uno solo dei comproprietari.
Perfetto, penso sia la soluzione giusta.
Temevo che il contratto dovesse essere firmato da tutti e due i proprietari.

Quindi è sufficiente che come locatore compaia uno dei due, mentre ognuno di loro dichiarerà la propria quota di reddito.

Grazie per il suggerimento!
 

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