Acacerulen

Membro Ordinario
Ho presentato i documenti per la separazione consensuale con autocertificazione di stato famiglia e residenza. Il Tribunale gli ha respinti e ha richiesto che siano rilasciati dal comune. Il comune mi ha detto che non poteva rilasciarli perchè erano atti di autocertificazione. Poi è stata l'impiegata comunale che alle mie forti lamentele me lo ha rilasciato con la scritta, comune a tutte le autocertificazioni: Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi.
Ho pagato diritti di segreteria 0.26 Euro.
Il Tribunale è una Pubblica Amministrazione o no ?
Chi sbaglia Comune o Tribunale ?
 

cautandero

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Proprietario Casa
Secondo l'ultimo decreto legge è il ribunale che deve farsi carico di richiedere detti certificati al Comune, se non accetta l'autocertificazione. Il comune ha ragione.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
mi potresti dare la pagina del nuovo decreto Monti. Al Tribunale hanno detto che il presidente ha emanato una circolare che da questa disposizione. on solo non ho capito se un Tribunale sia una Pubblica Ammnistrazione o no, poichè i magistrati dipendono dal Ministero della giustizia, credo, per questo sia una Pubblica Amministrazione cosa che invece il Giudice ha detto che non è vero. Non solo ho recentemente richiesto delucidazioni a norma della Legge 241/1990 sulla trasparenza ed un giudice mi ha risposto che quella legge per loro non ha riscontro.
 

cautandero

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Entra in vigore l'1 gennaio 2012 la nuova disposizione della legge n.183 del 12 novembre 2011, che prevede che i certificati rilasciati dalla pubblica amministrazione siano utilizzabili esclusivamente nei rapporti tra privati e debbano riportare, pena la loro nullità, la dicitura: "Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi".

La nuova norma rafforza il concetto che, nei rapporti con la pubblica amministrazione o con i privati gestori di pubblici servizi, la produzione di certificati venga sempre sostituita dalla presentazione di dichiarazioni sostitutive di certificazione e di dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà ; la mancata accettazione di tali dichiarazione o la richiesta di certificati o di atti di notorietà costituisce, per la pubblica amministrazione, violazione dei doveri d'ufficio.

Sui contenuti delle dichiarazioni presentate vengono effettuati controlli mediante:

acquisizione d'ufficio delle informazioni che siano già in possesso di pubbliche amministrazioni, previa indicazione dell'interessato degli elementi indispensabili per reperirle;
accettazione della dichiarazione sostitutiva prodotta dall'interessato, negli altri casi.
E' stato inoltre abrogato il comma 2 dell'art. 41 del DPR 445/2000, che prevedeva la possibilità di produrre certificati, oltre il termine di validità, dichiarando, in fondo al documento, che "le informazioni contenute nel certificato non hanno subito variazioni dalla data di rilascio".
Resta confermata invece, la validità illimitata per i certificati non soggetti a modificazioni mentre, per tutti gli altri certificati, la validità è di 6 mesi dalla data di rilascio, sempre che non esistano norme che ne prevedano una validità superiore.

Penso che quanto sopra riportato possa valere anche per il Tribunale. Anche i Giudici devono sottostare alla Legge.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
bene non ci sono dubbi, che devo fare perchè voglio rompere le palle a questi arroganti soloni. Io credo che possa fare anzitutto una segnalazione alla Corte dei Conti per arricchimento indebito, poi denunciare l'abuuso d'ufficio e dal puntyo di vista disciplinare al CSM ? Che dici ?
 

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