Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
dobbiamo usare tutte le "armi" possibili per difenderci da queste leggi incostituzionali.
Soprattutto bisogna non arrendersi a questi quattro zozzoni, continuare a lottare e, soprattutto, a farci sentire in tutti i modi e in tutte le sedi possibili. Inoltre, tutte le volte che ne abbiamo l'occasione, dobbiamo contrastare gli inquilini "professionali", facendo in modo che siano conosciuti e riconoscibili, anche col porta-a-porta, avvisando gli amici locatori e quant'altro possibile, anche al limite della legalità: questa gente che galleggia sulle leggi-truffa e sulla magistratura frenata ed ideologizzata, deve avere vita difficile.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Aggiorno il thread con una novità.

Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la proroga della sospensione esecuzione sfratti relativi ad immobili pignorati (che in genere sono occupati dal debitore esecutato).
Quindi sono liberate le case pignorate e occupate a titolo di abitazione principale.

Purtroppo la sentenza non incide, invece, sugli sfratti per morosità (la grandissima maggioranza di quelli convalidati).
Per i quali rimane la graduazione prevista dal Dl Sostegni (post n.# 31).
Ossia dal 1° luglio si possono eseguire solo gli sfratti convalidati prima del 28/02/2020.

La sentenza attuale agevola fortemente le pretese degli istituti bancari.
Speriamo che la Corte o il Governo prendano in considerazione anche le esigenze dei locatori i cui immobili da mesi continuano ad essere occupati da inquilini morosi.

Esecuzioni immobiliari, bocciate le proroghe dei rilasci - Il Sole 24 ORE
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Dovrebbe essere una parziale buona notizia, ma se ho correttamente inteso, mi fa ancor più arrabbiare.
I creditori (=leggi banche), oottengono l'esecuzione degli sfratti di un immobile pignorato al proprietario debitore , nonostante sia la sua abitazione principale.

I creditori ordinari (=locatori) non ottengono invece il rilascio di un loro immobile anche in caso di manifesta morosità abituale .

Mi pare sia di ieri un esposto di una associazione edilizia che sollecitava il governo a non prorogare il blocco degli sfratti: differenti poteri contrattuali.

Io non sono contrario di principio ad interventi eccezionali in situazioni eccezionali: ma bisognerebbe anche attivare verifiche sostanziali per differenziare le situazioni:
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
se ho correttamente inteso,
Anch'io ho inteso come te.
Le parole che ho riportato in corsivo sono tratte dall'articolo del Sole del 23 giugno.
In particolare, il riferimento agli istituti bancari è una dichiarazione dell'Uppi. Che a mio parere prende atto del potere contrattuale esercitato dalle banche, e indirettamente fa capire di non averne (o averne molto poco) per tutelare gli interessi dei piccoli proprietari/locatori.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Aggiornamento con una buona notizia (dal Sole di oggi 06/07/2021).

Confermato lo stop all'IMU 2021 per i proprietari di immobili bloccati dalla sospensione degli sfratti a partire dal 28/02/2020.
L'emendamento
(al decreto Sostegni bis) che sarà votato oggi prevede l'esenzione per il saldo IMU di dicembre e un credito d'imposta per chi ha versato l'acconto lo scorso 16 giugno.
Sarà il Mef a fissare le regole per farsi riconoscere il bonus IMU.
Bonus che, come denuncia Confedilizia, al momento escluderebbe i negozi.


Se avessero provveduto prima della scadenza del 16/06 tanti proprietari non avrebbero pagato l'acconto e non dovrebbero chiedere e aspettare il credito d'imposta!
 

marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Come è stato giustamente fatto notare da altri, è solo una goccia. L'intera questione (blocco sfratti) è stata gestita malissimo, in primi dal governo (g minuscola) , ma anche dalle varie sigle sindacali della proprietà. Sono TUTTI andati in ordine sparso, ottenendo solo un pugno di mosche!. Ma non vedono come fanno i sindacati dei lavoratori? Dal governo ci vanno INSIEME ed ottengono il 90%. Si sveglino, si uniscano, per lo meno per le cose comuni, e dopo, INSIEME, vadano dal governo. Tutta la legge sugli affitti va rivista, per bilanciare meglio le contrapposte esigenze. Per inciso, leggendo qua e la ho già contato due piccoli proprietari che hanno iniziato la sciopero della fame e della sete a Roma, davanti al parlamento e in piazza San Pietro.
 

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