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User_58071

Ospite
ho fatto il cappotto ad una villetta : lavori iniziati nel 11/2020 e terminati in 03/21. Quindi fatture pagate nel 2020 ed anche nel 2021.
Documentazione ad Enea non ancora trasmessa per difficoltà nell'accesso al portale di Enea, dice il direttore lavori.
Il CAF tra i documenti per la detrazione nel 730/21 mi chiede :
-asseverazione dei requisiti tecnici con attestazione delle congruità delle spese sostenute rilasciata al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori, con ricevuta di trasmissione all’ENEA
-Scheda descrittiva con ricevuta di trasmissione all’ENEA.
Può chiedermi questi documenti per la parte detrazioni cappotto relative al 2020 ?
ringrazio in anticipo.
 

basty

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Credo proprio di sì: e mi pare che le comunicazioni ad Enea
Debbano essere effettuate entro 90 gg dalla fine lavori. Se questi sono terminati a marzo 21, verifica quando è il termine per comunicare ad Enea!!!!
 

Biz Consulting

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Indipendentemente dal bonus che userai per detrarre il cappotto, per le spese sostenute lo scorso anno e che si devono dichiarare in questo periodo non serve consegnare alcuna pratica Enea a CAF/commercialisti, visto che hai chiuso i lavori solo quest’anno.
Purtroppo i CAF sono molto poco informati sulle procedure e chiedono documenti a caso senza sapere che le tempistiche delle documentazioni fiscali e tecniche possono viaggiare su binari diversi quando spese e chiusure lavori si riferiscono ad anni fiscali differenti, come nel tuo caso.

E, comunque, le comunicazioni Enea sono documenti di ambito tecnico e non è obbligatorio consegnarle a CAF e commercialisti per procedere con le dichiarazioni dei redditi.
Devono semplicemente essere conservate dal contribuente e mostrate in caso di verifiche.
Lo stesso vale per asseverazioni e dichiarazioni di congruità costi.

Fai pure presente quanto sopra al CAF e, se hanno un minimo di voglia di fare il mestiere per cui li paghi, basterà loro informarsi come si deve e vedrai che torneranno sui loro passi.

In ogni caso, se hai chiuso i lavori a marzo, chi hai incaricato di occuparsi della comunicazione avrebbe già dovuto spedirla, visto che i 90 gg. sono passati.
Puoi anche farlo in ritardo ma, in tal caso, dovrai pagare una sanzione di circa 200 euro tramite procedura di ravvedimento bonario con F24 ELIDE.

P.S.: per la cronaca non c'è mai stata nell'ultimo anno alcuna difficoltà di accesso al portale Enea. Noi spediamo comunicazioni quotidianamente e, a parte qualche situazione di offline momentanea, non abbiamo mai avuto problemi.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Il guaio è, gentilissimo Biz, che il geometra o chi per esso che non ha dato risposte corrette forse se ne laverà le mani e difficilmente si farà carico delle sanzioni, mentre i Caf et similia, nonostante non siano giustificati in certe pretese, ti rispondono che o porti loro tutti i documenti che chiedono o non procedono: e chi non se la cava da solo non ha solitamente nemmeno la capacità di obiettare.
 

Biz Consulting

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Professionista
La soluzione è semplice @basty: mandare a quel paese questi soggetti e rivolgersi a tecnici competenti e, magari, spendere qualche euro in più per farsi seguire da un commercialista nella stesura e spedizione della dichiarazione dei redditi.

In molte discussioni ho cercato di far capire che affrontare la richiesta dei Bonus Casa (da quelli che sembrano meno complessi al superbonus) richiede attenzione, soprattutto nelle fasi iniziali (scelta dei tecnici, dei fornitori e dei consulenti).
Purtroppo ci si scontra col falso mito del "basta conservare fatture e bonifici e sei a posto" proprio a fine lavori, quando ti accorgi che le incombenze cui fare attenzione sono diverse e, cosa molto grave, c'è pochissima informazione (e voglia di fare) proprio da parte delle figure professionali che dovrebbero aiutarti.

Correggere il tiro in questi casi diventa problematico e te lo dice uno che ha almeno il 30% delle pratiche seguite annualmente che arriva proprio da questi casi di contribuenti abbandonati o male informati.
Ma di certo non bisogna rassegnarsi e lasciare tutto com'è, sperando che chi controlla non si accorga di pasticci nella documentazione e ritardi.
Non tutti i professionisti se nel lavano le mani o cercano scuse, te lo posso garantire.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
La soluzione è semplice @basty:
Io uso una soluzione più semplice ancora: faccio da me.

Ovvio che non è una soluzione generalizzabile: ma anche il tuo scritto presenta incognite. Il problema è proprio quello di incontrare “a priori” professionisti seri, preparati e capaci.
Qualità non visibili sul biglietto da visita
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Non ho scritto che i professionisti seri si debbano incontrare a priori, ma ho parlato di pianificazione iniziale, il che richiede tempo e attenzione.
Non siamo più negli anni 80 in cui esistevano solo i geometri di paese e ci si poteva basare solo sulla bellezza del biglietto da visita.

Ora i canali per informarsi non mancano: siti, forum, social, ecc.
Anche in questi casi, più che al "Chi siamo" o alle autolodi (tutti sono buoni a parlare bene di sé stessi), bisogna fare attenzione alle recensioni dei clienti già serviti e poi sondare il terreno in modo pratico.

Se un professionista si limita a pubblicare listini standard per i suoi servizi, come se si trattasse di prodotti da banco, ma non è disposto a dedicare almeno una mezzoretta gratuita per ascoltare le problematiche del cliente e, ancor meglio, a raccogliere un po' di documentazione su immobile ed interventi papabili per farsi un'idea più chiara della situazione, allora è bene cercare altrove.
Altro aspetto importante è non limitarsi a scegliere sulla base dell'onorario più basso: si parla di consulenze che possono durare anche mesi e che servono a garantirsi sonni tranquilli nei prossimi 5-15 anni, a seconda della rateizzazione dell'agevolazione.
In questi casi andare a risparmio a tutti i costi può non essere la strada più indicata.
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Anche se esistesse non sarebbe garanzia assoluta.
La capacità di ragionare e scegliere ce l'ha ogni essere umano.
Il margine d'errore resta, ma si riduce notevolmente se ci si muove in modo cauto e selettivo.
Potremmo parlarne per ore, ma mi pare che abbia poco senso.
 

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