moni66

Membro Attivo
Ti riporto come esempio, come è stato e viene tuttora trattato il caso di mio zio disabile, premettendo che la sua è una disbilità psichica in forma non grave, nel senso che è più o meno in grado di occuparsi fisicamente di se stesso, ma non di amministrarsi, non è in grado di rapportarsi con gli enti esterni, pubblici o meno, non è in grado di capire un estratto conto, o capire il contenuto di una lettera dell'ufficio tributi o di una banca, ma riesce a recarsi in posta e pagare una bolletta, per intenderci. Non ha la cognizione del valore dei soldi ecc..
Lui è in carico ai servizi sociali del suo comune di residenza, tutti i giorni gli vengono consegnati i pasti (pranzo e cena) e una volta alla settimana riceve una visita da personale del comune che verifica lo stato dell'abitazione, pulizia, problemi, ecc..
Per il momento non è stata ancora attivata l'amministrazione di sostegno, perchè c'è ancora l'altro mio zio che riesce ad aiutarlo in tutte le pratiche quotiane per le quali lui non è in grado, quando non ci sarà più lui, occorrerà attivarsi in questo senso.
Il ricorso può essere presentato direttamente al Giudice Tutelare e puoi trovare molto materiale online.
In ogni caso:
Possono fare richiesta di amministrazione di sostegno: il beneficiario (persona interessata), i familiari entro il 4° grado, gli affini entro il 2° grado
Devono fare richiesta di amministrazione di sostegno: I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e nell’assistenza della persona, venuti a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l'apertura del procedimento di ammininistrazione di sostegno, sono obbligati presentare il ricorso al giudice tutelare
 

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