.......Però ti sono rimaste le basi.....Io invece ho imparato a cucire, ricamare lavare, stirare ecc, ecc per poi finire a rispondere agli utenti che magari avendo la luna per traverso mi domandavano con "cafoneria".....se avevo finalmente finito di lavorare ai ferri:wall::wall::wall: Ed io, a seguito del giuramento professionale fatto al momento dell'assunzione dovevo replicare gentilmente: "Desidera".....anche se in cuor mio gli avrei risposto volentieri da buona romana: "Te ch'anno mai mannato a quer paese"....
 
La Collazione è l' istituto giuridico in base al quale chi accetta con altri un’eredità deve calcolare sulla propria quota ereditaria tutto ciò che gli è stato donato in vita dal defunto. Ciò sopratutto se il beneficiario nel caso di successione senza testamento è un erede legittimo oppure nel caso di testamento pur non essendo legittimario è stato nominato (legatario) ancora tra gli eredi.
I soggetti tenuti alla collazione sono solamente i figli e i loro discendenti e il coniuge che concorrono alla successione, che devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente, salvo che il defunto non li abbia da ciò dispensati.
I legatari non c'entrano nulla.
 
Io non posso specificare nulla in merito perchè, come ho specificato all'inizio della discussione, dell'argomento in questione so poco anzi nulla:-?
 
Domanda inerente, per favore, sempre in relazione a donazione immobile, volendo incidere ,solo sulla quota disponibile, in quanto figlia donataria, dunque ricevere comunque per intero, al momento opportuno, la mia quota legittima, e' corretto scrivere , dispensato da imputazione ex se, oppure se, c'e' una frase canonica ,particolare da nominare nell'atto..? Grazie a chi risponde.
 
Sapevo che la dispensa da collazione, rientrava comunque nella quota legittima,invece volendo appunto avere a suo tempo la quota legittima intera, io, avevo pensato di citare, alla dispensa da imputazione ex se, che pensavo incidesse solo sulla disponibile,, non e' cosi.?
 
che devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente, salvo che il defunto non li abbia da ciò dispensati.
Il de cuius avrebbe potuto donare una quota superiore a quella disponibile anche se avesse dispensato dalla collazione il donatario. E' evidente che in questo caso l'eccedenza sarebbe rientrata nella divisione.
 
Perdonami Gianco, ho capito , poco, la mia intenzione e' ricevere l'immobile, interamente, dalla quota disponibile, nell'atto , che scrivo..? ( o meglio il notaio..)
 
Ha scritto bene Nemesis con una piccola imprecisione. L'eredità comprende tutto escluso le donazioni se non soggette a collazione e se rientranti nel quota di disponibilità del de cuius.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Indietro
Top