PNiko

Membro Junior
Conduttore
Scrivo a riguardo di un problema futuro che da tempo spesso non mi fa nemmeno dormire la notte.

Prima da solo e ora con moglie e figli ho sempre osservato uno stile di vita che considero morigerato (qualcuno potrebbe definirlo deprimente, ma vabbè) con lo scopo principale di garantire a tutti i miei figli, qualora lo volessero, l'istruzione universitaria che io non ho potuto avere, ossia poter sostenere le spese di rette e soprattutto vitto e alloggio. Scopo secondario di vivere una vita tranquilla, tanto che dopo anche pochi anni di lavoro abbiamo abbastanza risparmi per ammortizzare situazioni critiche che magari con meno risparmi ci avrebbero messo alla prova.
In tutto ciò contiamo solo su noi stessi, non speriamo/contiamo su eredità o altro.

In ogni caso il tempo passa e tutti invecchiamo, compresi i miei genitori.

Il problema principale è mio fratello.
Nonostante abbia iniziato a lavorare oltre 10 anni prima di me e dopo 30 anni di lavoro non ha praticamente un soldo da parte ed è sempre con l'acqua alla gola. Quando ancora viveva con noi si spendeva tutto in vacanze all'estero, macchina e cellulari nuovi, vestiti e uscite. Da quando è in affitto ha ridotto lo stile di vita ma riesce comunque a spendersi tutto.

Nel senso che più volte a settimana va a mangiare dai miei anche se ci litiga sempre ma almeno risparmia sul cibo (lo hanno capito pure i nostri genitori) e quando c'è da acquistare un elettrodomestico o da pagare il meccanico per la macchina ormai vecchia va sempre a batter cassa dai miei. Ogni discorso in tal senso è inutile con loro, sganciano e basta. E nel frattempo a suo nome arrivano ogni giorno a casa dei miei uno o più pacchi da Amazon e altri negozi online...

Ora, se mio fratello fosse una persona diversa, magari il classico prepotente o con evidenti dipendenze sarebbe per certi versi più facile.

Il punto è che è una persona fondamentalmente tranquilla, che è riuscita a tenersi lo stesso lavoro da quasi 20 anni, che fa regali ai suoi nipoti e che tendenzialmente anche quando ci si litiga a me al massimo viene da ridergli in faccia perché poveretto non ce la può fare. Come valvola di sfogo gli è rimasta l'aquisto compulsivo. Ed è sanissimo di mente, quindi nemmeno da dire che si può fare qualcosa a riguardo.

So che prima o poi i nostri genitori se ne andranno e l'unica cosa che ci lasceranno è una casa "invendibile".
Immaginate un appartamento al terzo piano senza ascensore di una casa con impianti vecchi completamente da rifare (ci avevano prospettato 1000 euro/mq, oltre 100mila euro che nessuno ha...), garage condonato su terreno demaniale e appoggiato a costruzioni altrui abusive (quando provammo a vendere tramite agenzia del garage non ne vollero sapere nulla...), infine il sospetto che pure una parte del condominio sia su terreno demaniale (perché all'ennesimo cambio di gestione del terreno, dopo 40 anni e su una mappa catastale scala 1:200 un geometra dice che forse un angolo della casa è abusivo per meno di un metro...non un lato intero, proprio la punta di un angolo). Capite voi la situazione.

Affittarla manco morto, se poi capita chi decide di non pagare siamo in Italia e la cosa diventa un pozzo senza fondo di soldi.

Ora, capite voi che se la si vende la si vende per davvero 4 spicci. Fosse poi a Roma o Milano...ma parliamo di una città normalissima, nemmeno un uversitaria o industriale.
Ammettendo di venderla per 4 spicci, mio fratello si consumerebbe la sua parte in poco tempo e verrebbe poi a batter cassa da me. E sinceramente vorrei evitare questo scenario.

Lasciare a lui casa e tutti il resto di eredità non è nemmeno sensato. Galvanizzato dal non dover pagare l'affitto ritornerebbe a uno stile di vita assolutamente immantenibile, e magari se non gli pago io le bollette gli pignorano la casa.

Lasciarlo ad abitare in una casa che rimane mia al 50% manco morto, di storie così ne ho viste troppe e finiscono sempre male.

Ho quindi pensato, come proposta da fare ai miei finché ci sono ma attuabile anche dopo, di lasciare a lui l'usufrutto e tenermi io la nuda proprietà. Lui sarebbe libero dall'affitto e senza rischio di perdere la casa o finire in mezzo a una strada, io coprirei le spese fisse di una casa di cui ho la proprietà ed eviterei di sganciargli soldi a ogni piè sospinto.
So che la nuda proprietà ha valore molto inferiore all'usufrutto, ma potrei forse pareggiare con eventuali liquidi, ma in generale se entrambi siamo daccordo a una successione divisa iniquamente, perché no?

Mi sembra l'unico modo per salvare capra e cavoli, ossia prendermi cura di mio fratello e salvare in parte l'eredità.

E anche se si accasasse con qualcuno 20-30 anni più giovane di lui, mi è parso di capire che l'usufrutto non sia ereditabile.

Quando io o i miei figli (in caso che) rientremo in possesso pieno dell'appartamento allora si potrà svendere.

C'è qualche altra controindicazione?
O qualche altra soluzione?
Lasciare mio fratello a se stesso non è contemplata...

Grazie in anticipo e scusate il papiro.
 

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