Damiano Rosato

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Proprietario Casa
Ho un quesito da porre sull'uso dell'acqua con contatore unico.
Ho la residenza in una casa di cui sono comproprietarie anche le sorelle. La casa è comunicante con un'altra abitazione autonoma e in altra via tramite un passaggio aperto, da oltre 50 anni, nell'intercapedine esistente tra le due abitazioni. Un leggero dislivello separa le due unità abitative e si è sopperito con una scalinata molto scomoda nell'intercapedine .
Ho provveduto, perché anche invitato dalle sorelle, a fare le volture utenze che ancora erano a nome del genitore ormai defunto.
Una sorella abita nella casa di proprietà adiacente che, ripeto, è autonoma e sta in diverso indirizzo!
Sull'impianto idrico interno alla casa dove abito c'è una deviazione che, sempre attraverso un'intercapedine, porta l'acqua pure alla casa adiacente. Sulla deviazione è montata una chiave d'arresto che doveva servire pure a interrompere definitivamente l'acqua quando la casa si sarebbe dotata di contatore autonomo; quindi doveva essere una situazione provvisoria. Invece...
Effettuata la voltura delle utenze, ho chiesto alla sorella di dotarsi di un contatore idrico autonomo ma rinvia un adempimento che non arriverà mai perché asserisce che è comproprietaria e ha facoltà di usare l'acqua nella sua unità abitativa di residenza. Le utenze di luce e gas sono sempre state autonome.
Non voglio continuare a protrarre ulteriormente questa situazione anomala, secondo me, anche per non incorrere in eventuali abusi e risarcimenti. A nulla valgono le reiterate sollecitazioni a provvedere.
Come mi devo comportare?
Ringraziando anticipatamente dell'attenzione, distintamente saluto.
 
Soluzione
Visto che (pare) tra voi finora c'è sempre stata pacifica convivenza, non mi pare il caso di turbare la situazione.

Non mi pare che sia un suo diritto: lo sarebbe se avesse le residenza nella casa di cui usa l'acqua. Ma lì lei è solo proprietaria, la residenza ce l'hai tu, e lei ce l'ha nella casa adiacente. Quindi lei non ha, a mio avviso, il diritto di prelevare acqua dall'impianto, solo per il fatto di essere priorietaria.

Comunque se ognuno paga la sua quota di acqua, che si divida con contatore oppure bonariamente, non mi pare che ci siano problemi.

Certo, se lei dovesse vendere, o se dovesse incrementare il numero degli abitanti, i problemi ci potrebbero essere.
Visto che (pare) tra voi finora c'è sempre stata...

AnArchi

Membro Attivo
Professionista
Per risolvere la questione possono entrare in causa diverse soluzioni, quale la chiusura della saracinesca (previo avviso in RR) e intimazione alla risoluzione del problema; nell'installazione di un contatore a valle della saracinesca (in modo da verificarne il consumo e decurtarlo dalla bolletta, per la suddivisione delle spese); far intervenire attraverso una comunicazione ufficiale il legale di fiducia che potrà intimare l'idonea risoluzione. Sono del parere che la seconda sia la meno pesante, perchè non entrate in contrasto ... poi si faranno gli altri passi per arrivare all'installazione di una rete autonoma.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
A nulla valgono le reiterate sollecitazioni a provvedere.
Come mi devo comportare?

Non hai chiarito se ti viene pagata quita della fornitura... perché se così non fosse il montaggio di un sottocontatore rischia di diventare una ulteriore spesa di cui non ottieni rimborso.
9 su 10 che la subfornitura è vietata ed in ogni caso rischi di pagare di più se il consumo (e lo scarico/depurazione) supera la fascia agevolata.

Evita la soluzione 1...o rischi grosso.
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
asserisce che è comproprietaria e ha facoltà di usare l'acqua nella sua unità abitativa di residenza
Non mi pare che sia un suo diritto: lo sarebbe se avesse le residenza nella casa di cui usa l'acqua. Ma lì lei è solo proprietaria, la residenza ce l'hai tu, e lei ce l'ha nella casa adiacente. Quindi lei non ha, a mio avviso, il diritto di prelevare acqua dall'impianto, solo per il fatto di essere priorietaria.

Comunque se ognuno paga la sua quota di acqua, che si divida con contatore oppure bonariamente, non mi pare che ci siano problemi.

Certo, se lei dovesse vendere, o se dovesse incrementare il numero degli abitanti, i problemi ci potrebbero essere.
Visto che (pare) tra voi finora c'è sempre stata pacifica convivenza, non mi pare il caso di turbare la situazione.
Falle promettere che in caso di modifica della situazione abitativa, si cambierà la modalità di conteggio. Se poi lei stessa si convince a mettere un contatore o ad allacciarsi indipendentemente, meglio così.
 

Damiano Rosato

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Visto che (pare) tra voi finora c'è sempre stata pacifica convivenza, non mi pare il caso di turbare la situazione.

Se paga lei tutta la fornitura non vedo quali patemi ci siano.


Se proprio vuoi regolarizzare devi chiedere un nuovo allaccio (comunicando la cessione dell'altro)...oppure la trasformazione del contratto attuale in fornitura condominiale con posa di sottocontatori.

Se paga lei tutta la fornitura non vedo quali patemi ci siano.


Se proprio vuoi regolarizzare devi chiedere un nuovo allaccio (comunicando la cessione dell'altro)...oppure la trasformazione del contratto attuale in fornitura condominiale con posa di sottocontatori.
Farò un uso conveniente dei tuoi suggerimenti.
Ti ringrazio per essere intervenuto.
 

Damiano Rosato

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Visto che (pare) tra voi finora c'è sempre stata pacifica convivenza, non mi pare il caso di turbare la situazione.

Non mi pare che sia un suo diritto: lo sarebbe se avesse le residenza nella casa di cui usa l'acqua. Ma lì lei è solo proprietaria, la residenza ce l'hai tu, e lei ce l'ha nella casa adiacente. Quindi lei non ha, a mio avviso, il diritto di prelevare acqua dall'impianto, solo per il fatto di essere priorietaria.

Comunque se ognuno paga la sua quota di acqua, che si divida con contatore oppure bonariamente, non mi pare che ci siano problemi.

Certo, se lei dovesse vendere, o se dovesse incrementare il numero degli abitanti, i problemi ci potrebbero essere.
Visto che (pare) tra voi finora c'è sempre stata pacifica convivenza, non mi pare il caso di turbare la situazione.
Falle promettere che in caso di modifica della situazione abitativa, si cambierà la modalità di conteggio. Se poi lei stessa si convince a mettere un contatore o ad allacciarsi indipendentemente, meglio così.

Non mi pare che sia un suo diritto: lo sarebbe se avesse le residenza nella casa di cui usa l'acqua. Ma lì lei è solo proprietaria, la residenza ce l'hai tu, e lei ce l'ha nella casa adiacente. Quindi lei non ha, a mio avviso, il diritto di prelevare acqua dall'impianto, solo per il fatto di essere priorietaria.

Comunque se ognuno paga la sua quota di acqua, che si divida con contatore oppure bonariamente, non mi pare che ci siano problemi.

Certo, se lei dovesse vendere, o se dovesse incrementare il numero degli abitanti, i problemi ci potrebbero essere.
Visto che (pare) tra voi finora c'è sempre stata pacifica convivenza, non mi pare il caso di turbare la situazione.
Falle promettere che in caso di modifica della situazione abitativa, si cambierà la modalità di conteggio. Se poi lei stessa si convince a mettere un contatore o ad allacciarsi indipendentemente, meglio così.
Se le promesse bastassero farei sicuramente così. Ma.....
Ti ringrazio per l'intervento che ho apprezzato molto e combacia col mio modus operandi.
 

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