ANTOPE

Membro Attivo
Salve a tutti.
Un'abitazione è occupata da due degli otto comproprietari.
Visto che pagano IMU e Tasi e visto che sono in programma lavori di manutenzione alla palazzina, alcuni dei comproprietari vorrebbero stipulare un contratto di affitto con gli occupanti; altri invece sono più propensi a lasciare tutto così com'è continuando a far utilizzare l'appartamento a titolo gratuito.
E' valido un contratto di affitto stipulato solo tra gli occupanti e una parte dei comproprietari?
Avete consigli su come ci si può regolare in questa situazione?
Grazie a chi vorrà intervenire.
Antonio
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Avete consigli su come ci si può regolare in questa situazione?
le spese di manutenzione straordinaria, quali sono i lavori di rifacimento delle facciate, sono a carico dei proprietari delle unità immobiliari presenti nell'edificio. Se l'appartamento ha 8 comproprietari gli otto comproprietari contribuiranno in misura proporzionale alla loro singola parte di proprietà alla quota a carico dell'appartamento intero.
Chi vuole affittare può affittare anche ad un comproprietario.
In questo caso se gli 8 proprietari sono comproprietari in parti uguali, cioè ognuno è proprietario indistinto del 12,5% dell'appartamento, ciascun non occupante può chiedere il 12,5% dell'affitto dell'intero appartamento ai due che occupano.
 

ANTOPE

Membro Attivo
Grazie Luigi Criscuolo per l'intervento.
Quindi dal punto di vista burocratico come si può procedere? Ci vuole un contratto d'affitto firmato da tutti i comproprietari o uno solo di essi può operare per conto degli altri?
Come ci si regola con la cedolare secca?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Ci vuole un contratto d'affitto
Il contratto può essere stipulato anche solo da uno o alcuni comproprietari, non è necessario partecipino tutti gli otto.

La scelta di optare oppure no per la cedolare secca è individuale: ognuno dovrà esprimerla nel quadro D del mod. RLI quando verrà registrato il contratto di locazione.
 

Clematide

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti.
Un'abitazione è occupata da due degli otto comproprietari.
Visto che pagano IMU e Tasi e visto che sono in programma lavori di manutenzione alla palazzina, alcuni dei comproprietari vorrebbero stipulare un contratto di affitto con gli occupanti; altri invece sono più propensi a lasciare tutto così com'è continuando a far utilizzare l'appartamento a titolo gratuito.
E' valido un contratto di affitto stipulato solo tra gli occupanti e una parte dei comproprietari?
Avete consigli su come ci si può regolare in questa situazione?
Grazie a chi vorrà intervenire.
Antonio


La locazione nella comunione semplice di un bene potenzialmente fruttifero si decide a maggioranza. E’ l’assemblea degli otto titolari della comunione che deve esprimersi riguardo la volontà di stipulare o meno un contratto di locazione (il contratto è unico e non frazionabile) con due condividenti la comunione, anche in contrasto con l’eventuale minoranza dissenziente. Quanto alle spese di manutenzione straordinaria, in un contratto libero possono essere poste a totale carico dei conduttori. Di ciò potrà tenersi conto in sede di determinazione del canone.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi pare di aver letto da qualche parte che sia possibile specificare sul contratto che i proventi sono ripartiti solo tra i comproprietari favorevoli alla locazione. Così evitando obblighi fiscali per chi non condivide la locazione. Sarebbe interessante averne conferma.
Quanto alla cedolare, rimango dubbioso circa le procedure e conseguenze riguardo a scelte difformi tra comproprietari. Certamente chi opta per il regime ordinario deve procedere con gli adempimenti della registrazione. Ma bisogna vedere per quale quota e con quale minimo. Ma quello che mi lascia in dubbio è cosa succede riguardo agli obblighi di non aumentare il canone. Qualcuno in passato riteneva che ciò non fosse impedito a chi non opta per la cedolare. Ma che ne avviene del canone?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
rimango dubbioso
Puoi dirimere i dubbi leggendo la circolare Agenzia delle Entrate n. 26/E anno 2011.

Se anche un solo locatore opta per la cedolare secca (e gli altri rimangono nel regime di tassazione ordinario), tutti rinunciano agli aumenti del canone a qualsiasi titolo.

I locatori che non esercitano l'opzione calcolano e versano l'imposta di registro sulla quota di canone di loro competenza.
L'imposta di bollo deve essere pagata per intero se anche uno solo dei locatori non opta per la cedolare.
 

Allegati

  • cedolare secca.pdf
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